ATECO, la nuova classificazione per Influencer e Content Creator: ecco come funziona
Con l’aggiornamento della classificazione delle attività economiche, il 2025 segna una svolta importante per influencer e content creator, ossia l’introduzione del codice ATECO 73.11.03, che consente a chi opera nel mondo digitale di identificare la propria attività in modo più specifico, separandola da altre categorie come il marketing tradizionale.
Vediamo cosa comporta questa novità e come i professionisti del settore possono adeguarsi. Perché un codice specifico?
Negli ultimi anni, il numero di influencer e content creator è cresciuto esponenzialmente in Italia. Secondo una ricerca di IIDEA, l’associazione italiana dell’industria dei videogiochi, nel 2024 il valore del mercato legato al digital marketing e alle attività degli influencer ha superato i 280 milioni di euro. L’introduzione del codice ATECO 73.11.03 mira a:
- dare una chiara identità fiscale a questa professione emergente;
- semplificare le procedure amministrative e contabili;
- favorire una maggiore trasparenza per enti e istituzioni.
Aprire una partita IVA, cosa cambia per i giovani professionisti
Se sei un giovane influencer o content creator intenzionato ad avviare una partita IVA, il primo passo è individuare il codice ATECO corretto. Con il 73.11.03, puoi finalmente descrivere la tua attività in modo preciso. Ecco cosa devi sapere:
- Costi e regime fiscale
La maggior parte dei nuovi professionisti opta per il regime forfettario, che offre:
- un’imposta sostitutiva al 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni);
- esenzione IVA in fattura,
- semplificazione degli adempimenti contabili.
- Documentazione necessaria
Per aprire la partita IVA, ti serviranno:
- documento d’identità valido;
- codice fiscale;
- dichiarazione di inizio attività da presentare all’Agenzia delle Entrate.
Se hai già una partita IVA con un codice ATECO diverso, è necessario aggiornare il tuo profilo fiscale. Questo processo prevede:
- una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate;
- l’aggiornamento dei contratti e delle fatture emesse con il nuovo codice;
- una revisione con il tuo commercialista per evitare errori fiscali.
L’Importanza di un conto business per la partita IVA
Gestire le proprie finanze in modo efficiente è fondamentale per chi opera come libero professionista. Aprire un conto per partita IVA, aiuta a separare le finanze professionali da quelle personali, migliorando la gestione delle spese e semplificando la rendicontazione fiscale.
Tra i conti business per partita IVA una buona soluzione è offerta da Qonto:
- apertura 100% online, senza costi nascosti;
- strumenti avanzati per la gestione della contabilità;
- carte fisiche e virtuali personalizzabili;
- assistenza clienti reattiva e dedicata.
Qonto non è l’unica opzione sul mercato, ma rappresenta una soluzione ideale per chi cerca semplicità e tecnologia avanzata.
Quali sono le leggi da conoscere?
Tra le normative principali che regolano l’attività di influencer e content creator in Italia troviamo:
Legge n. 81/2017 (Jobs Act degli Autonomi): garantisce tutele specifiche per i lavoratori autonomi, come la deducibilità delle spese di formazione.
Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005): impone trasparenza nelle sponsorizzazioni e obbliga a dichiarare i contenuti promozionali.
L’introduzione del codice ATECO 73.11.03 rappresenta un passo avanti per il riconoscimento professionale degli influencer e content creator. Se stai per avviare la tua attività o devi aggiornare il tuo profilo fiscale, è il momento di agire, senza dimenticare di dotarti degli strumenti giusti, come un conto business dedicato, per gestire al meglio le tue finanze. Così potrai concentrarti su ciò che conta davvero: creare contenuti di valore per il tuo pubblico.