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Generazione Z e lavoro: fiducia, inclusione e benessere mentale tra le priorità lavorative dei più giovani

26 Aprile 2023
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Assumere giovani talenti, oggigiorno, è uno dei punti di forza maggiori che le aziende hanno a disposizione per crescere, innovarsi e acquisire nuovi vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza.

In questo contesto, attrarre nuovi professionisti e riuscire a mantenere quelli già presenti in azienda diventa di fondamentale importanza.

Secondo un’indagine condotta da Adobe, entro il 2025, la generazione Z costituirà il 27% della forza lavoro e già ora si sta affermando come il gruppo di consumatori dominante, nonché l’elemento trainante dal punto di vista culturale. Quindi, è importante che i datori di lavoro comprendano le sfide che questa generazione deve affrontare, ad esempio aver iniziato il proprio percorso lavorativo durante la pandemia, e sostengano i giovani sin all’inizio della loro carriera.

La Generazione Z, ossia qulla fascia di popolazione nata tra il 1997 e il 2012, è particolarmente sensibile verso valori come l’inclusione e la responsabilità sociale e ciò si riflette anche nella scelta del proprio datore di lavoro.

Quali sono le aspettative professionali della Generazione Z?

La tecnologia, la comunicazione face to face, l’attenzione al benessere psicofisico, l’ambiente lavorativo e il work-life balance sono alcuni degli elementi che i giovani lavoratori valutano accuratamente nella scelta di un nuovo lavoro. 

Esiste, però, un valore che più di tutti emerge e contraddistingue i giovani di oggi: la diversity. Gli appartenenti alla Generazione Z valutano in modo particolare l’attenzione che il datore di lavoro riserva alla diversity, all’inclusione e, più specificatamente, al Diversity Management. A tal proposito, le aziende dovrebbero comunicare in modo chiaro loro impegno nei confronti di queste tematiche e, prima di tutto, prendersi il tempo necessario per conoscere a fondo ogni singolo dipendente. La vera inclusione garantisce a tutti i nuovi candidati e colleghi un trattamento paritario e di supporto. Non tutte le diversità sono evidenti e gli individui hanno approcci diversi al lavoro, da quello più analitico a quello più creativo. Il suggerimento alle aziende è quello di concentrare le proprie energie su tre aree principali:

  • Benessere mentale: l’aspetto psicologico è uno dei più importanti per la Generazione Z, che risulta essere uno dei target principali di disturbi quali stress, ansia e depressione. Ciò si sovrappone ad una situazione analoga che sta attraversando anche il mondo del lavoro: infatti, secondo il Mindset Study condotto da Alight nel 2022, il 73% dei dipendenti europei e statunitensi valuta i propri livelli di stress moderati o alti e solo il 34% ritiene che la propria azienda si curi del loro benessere. Pertanto, per reclutare e trattenere i nuovi talenti, è fondamentale che le aziende forniscano una serie di benefit alternativi che supportino l’equilibrio tra lavoro e vita privata, come l’orario flessibile, app per il benessere, corsi di meditazione e molto altro, che possono apportare benefici ai dipendenti e all’intera organizzazione;
  • Diversità e inclusione: applicare una buona strategia di Diversity Management può essere la chiave giusta per attirare nuove risorse verso la propria azienda. L’inclusione è una responsabilità non solo morale, ma anche aziendale: in questo modo si crea un forte senso di appartenenza e assicura a ogni singolo lavoratore un trattamento equo e pari opportunità professionali. La mancata adozione di iniziative efficaci in tema di diversità e inclusione può influire sulla serenità dei dipendenti rispetto al luogo lavoro, alimentando il loro senso di insoddisfazione;
  • Fiducia:  di fronte a fenomeni ormai diffusi come la Great Resignation, instaurare un rapporto solido con il proprio dipendente e ascoltare le sue esigenze è una parte fondamentale della strategia aziendale. Poter fornire un feedback immediato, comunicare in modo diretto e aperto con i giovani dipendenti e offrire loro la possibilità di avvalersi dei giusti strumenti per valorizzarli è un modo per mostrarsi trasparenti ai loro occhi e attirare il loro interesse. Inoltre, fornire un continuo sistema di tutoring e formazione è un ulteriore elemento da non sottovalutare: i giovani di oggi possono essere una risorsa unica per un’azienda senza dimenticare che il loro entusiasmo e la loro voglia di imparare sono inesauribili.

In aggiunta, un buon modo per relazionarsi con i nativi digitali può essere proprio quello di intercettarli in un ambiente che conoscono bene e frequentano molto spesso: internet. È lo strumento in cui la Gen Z si reca per conoscere trend, leggere le notizie, scambiare idee, condividere le proprie passioni ed esprimere opinioni, ma è soprattutto il luogo in cui molti di questi giovani adulti si informano sul mondo del lavoro. 

Pertanto, adottare una comunicazione digitale efficace attraverso i social network è ormai essenziale per farsi notare, esplicitando su queste piattaforme quali siano i valori dell’azienda, confrontandosi con quelle che sono le necessità del pubblico più giovane in cerca di lavoro. 

Articolo a cura di Alight Solutions

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