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I millennial sono pronti a rinunciare al posto fisso per i propri valori

24 Agosto 2021
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I millennial che lavorano per un’azienda vogliono esserne orgogliosi; Meditate datori, senza principi non solo perderete consumatori ma anche talenti millennial.

Lasceresti il lavoro se scoprissi che il tuo capo vota Salvini, odia gli immigrati e crede che il riscaldamento globale non esista e sia una balla inventata dalla lobby dei venditori di kebab di gambero vegano? Se sì, non sei il solo, sei un millennial con dei valori e in Italia siamo sempre di più.

Lo stesso sta accadendo negli Stati Uniti: l’80% dei lavoratori statunitensi afferma che le aziende dovrebbero agire per affrontare i problemi della società (ricerca di PwC Australia). Sempre più dipendenti preferirebbero guardarsi attorno piuttosto che lavorare in un’azienda di cui non si sentono orgogliosi. #stopmercenari

In Italia, i giovani, sia i millennial che la gen Z sono sempre più impegnati nel sociale. Non dovrebbe sorprenderci che il campo di battaglia si sposti nel mondo del lavoro. Certo è sorprendente che le generazioni che ci precedono non se ne sono, statisticamente parlando, mai preoccupate.

Ma davvero siamo pronti a buttarci da un grattacielo di 50 piani verso la disoccupazione? Dopo che, in cima, al posto fisso, ci siamo arrivati aggrappandoci per stage non pagati e avendo sacrificato compagni di viaggio, ore di sonno e pasti decenti?

A quanto pare sì. Fino a qui tutto bene, fino a qui alla grande.

Il 51% dei millennial dipendenti (statunitensi), intervistati nel sondaggio, ha dichiarato di essere preoccupato per il proprio futuro occupazionale, il 60% degli stessi ha però affermato che sarebbe disposto a lasciare il lavoro se l’azienda avesse dei principi diversi dai suoi.

Un monito per i datori di lavoro 

Ok ma come si fa ad accontentare tutti? D’altro canto la diversità dovrebbe essere un punto di forza e non portare a scontri. Vero, eppure bisogna avere una visione generale e una comunione dei valori di base, una sorta di religione che accomuni le religioni.

  1. Non uccidere il capo.
  2. Non finire la carta igienica in bagno.
  3. Non desiderare lo stagista d’altri. 

Principi solidi a cui si affianchino valori di inclusività e sostenibilità ad esempio. 

Le aziende devono prendere posizione, è questo che viene richiesto dai giovani, tutto qua; i millennial voglio una guida non un capo. Questa non è più una moda, la sostenibilità, il green, la gender equality non sono mode o trend da inseguire sono e dovrebbero essere i pilastri portanti. Lo dimostrano benissimo le ricerche italiane i Great Place To Work, più l’azienda si impegna, migliori saranno le reazioni dei dipendenti.

Altri numeri a supportare queste tesi? Il 67% degli intervistati crede che le aziende dovrebbero avere un impatto sociale come obbiettivo tanto quanto si occupano dei profitti. Il 77% ha affermato che le aziende debbono assumersi la responsabilità del loro impatto ambientale.

Quindi responsabilità e proattività nei confronti dell’ambiente.

I principi sono tanti, milioni di milioni, la protezione dei cani, i delfini e i neuroni.

Con il covid anche la salute mentale e il benessere dei dipendenti è diventata una priorità tanto che il 64% dei millennial rinuncerebbe a un posto di lavoro più impegnativo e prestigioso per preservare la propria salute mentale ma questa è un’altra storia…

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