Social listening sul costo della vita per Millennial e Gen Z
L’aumento del costo della vita influenza milioni di appartenenti a tutte le generazioni, ma sono quelle più connesse (millennial e Gen Z) a esprimersi più chiaramente online
Dall’inflazione e ai prezzi dell’energia le conversazioni online siano quasi sempre intrise di pessimismo e negatività. Brandwatch ha analizzato il sentiment delle conversazioni social e svela che il 92 per cento delle menzioni sono di fatica e umore negativo sul tema.
L’emozione più espressa in queste conversazioni negative è la tristezza, seguita dalla rabbia. Sebbene la paura non sia l’emozione più comunemente espressa in questa analisi, i riferimenti alla paura sono aumentati da luglio dell’anno scorso del 22%. Ciò potrebbe indicare che i consumatori si preoccupano molto di più rispetto alla prima metà dell’anno.
Brandwatch ha esaminato il cloud degli argomenti e delle frasi usate dai consumatori, ecco cos’è uscito:
Un ulteriore esame dei principali argomenti espressi in queste conversazioni mostra che i consumatori esprimono le loro preoccupazioni sulla crisi del costo della vita con frasi come ansia, spaventoso, cattivo, paura e preoccupazione. Il futuro non è roseo, insomma
Le emozioni più espresse nelle conversazioni online variano a seconda dei diversi gruppi generazionali. Con i social panel nella ricerca sui consumatori, possiamo abbinare le menzioni a generazioni diverse. Nel complesso, le conversazioni tra tutti i gruppi generazionali sono per lo più negative. I baby boomer sono più inclini a esprimere tristezza nelle loro discussioni rispetto alle altre generazioni. Le generazioni più giovani, la Gen Z e i millennial, hanno maggiori probabilità di esprimere emozioni di rabbia e paura quando parlano dell’aumento del costo della vita.
Generi alimentari e aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sono gli argomenti principali nelle discussioni online dei consumatori
L’aumento del costo della vita ha senza dubbio influenzato molti aspetti della nostra vita. Abbiamo classificato le conversazioni online in argomenti popolari per scoprire quali sono gli argomenti più importanti per i consumatori.
Gli argomenti di gran lunga più discussi sono la spesa e i prezzi dei prodotti alimentari. Fare la spesa è una parte sempre presente nella vita quotidiana delle persone e dobbiamo confrontarci con prezzi alle stelle ogni volta che prendiamo i frollini nella corsia dei prodotti da forno.
Anche la spesa alimentare è una spesa finanziaria che i consumatori non possono semplicemente eliminare, quindi devono trovare il modo di apportare modifiche. Ciò che possiamo vedere è che le persone vanno online per cercare informazioni e suggerimenti o leggere le esperienze degli altri.
Argomenti di discussione popolari oltre alla spesa sono le bollette dell’energia/altre bollette, i prezzi della benzina/diesel e del gas. Da luglio ad agosto il volume delle menzioni è aumentato del 45% rispetto ai mesi precedenti. La guerra in corso in Ucraina e le sanzioni contro la Russia hanno portato all’aumento dei prezzi del gas e dell’energia in Europa.
E anche se ora i prezzi sono scesi è ancora molto trattato in modo allarmistico tra le principali notizie ma anche nelle conversazioni dei consumatori.
Mentre i millennial sono più propensi a parlare di affitto e di spesa, la Generazione Z discute più spesso di tecnologia e articoli di lusso. Per la generazione X, i tassi di interesse sono un importante punto di discussione e i baby boomer parlano più delle spese aziendali rispetto a quanto hanno mai fatto le precedenti generazioni.
Il cibo rimane comunque il principale argomento di conversazione in tutte le lingue analizzate, a eccezione delle conversazioni di lingua tedesca. In questo caso, il carburante e l’elettricità (bollette) sono più rilevanti.
L’affitto gioca un ruolo molto più importante nelle discussioni francofone, mentre le conversazioni tra spagnoli e italiani ruotano più spesso attorno ai prezzi del gas.
In termini di sentiment, i tassi di interesse sono l’argomento più discusso in inglese, francese e spagnolo, mentre i consumatori di lingua tedesca e italiana parlano più negativamente del gas.
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