fbpx

Senza il borsello che maranza sei? Facciamo chiarezza sul termine una volta per tutte

25 Agosto 2023
6956 Visualizzazioni

Se ne parla ormai da mesi dei maranza, ma qualcuno ha davvero capito che cosa significhi? Un nome che risale agli anni 80 e che è tornato a galla negli ultimi tempi anche e soprattutto grazie a TikTok in particolare. Il maranza è tamarro, su questo siamo d’accordo, ma analizzando bene il quadro, che cosa possiamo dire di questo termine?

Parlando di tempistiche, possiamo affermare con una certa sicurezza che il termine maranza non nasce oggi de botto, senza senso. Se ne parlava già nella Milano degli anni 80 e si utilizzava per riferirsi ai cosiddetti tamarri di un tempo. Possiamo azzardare che i maranza della contemporaneità siano l’evoluzione dei tamarri degli anni 80, un po’ come quando un Pokémon, raggiunto un certo livello, si evolveva in “qualcosa di più”. Ora, non sappiamo se il maranza sia effettivamente qualcosa in più del tamarro, anzi, non siamo proprio qui per giudicare questo punto, soprattutto se si considerano i due termini vicini dal punto di vista stilistico.

L’evoluzione c’è, esiste, ma esiste perché passano gli anni e con essi le mode, anche quelle tamarre. Potremmo dunque definire il maranza un’evoluzione particolare del tamarro, dove il concetto di base rimane il medesimo ma cambiano i dettagli, stilistici e di vita, sostanzialmente.

Ma come si veste un maranza? Ecco lo spiegone di stile 

Appurato che un maranza lo si riconosce principalmente dal modo di vestire, ora sorge spontanea la domanda: ma come si veste un maranza? Pensate che sono stati registrati video ad hoc su TikTok con tanto di presentazioni Power Point (ormai strumento top sul social che manco alle medie, ndr), per cercare di fare chiarezza, una volta per tutte, sul codice di abbigliamento dei maranza.

Sebbene ci siano ancora sfumature non pienamente chiare, potremmo definire lo stile del maranza un mix di brand e stili incrociati. Tra gli “immancabili” negli outfit “maranzini” troviamo:

  • la borsa a tracolla (o marsupio), tendenzialmente firmata Gucci, Louis Vuitton o Versace (quasi mai originale) portata alta sul petto o sulla schiena;
  • la tuta in acetato (in gergo “tech”) brandizzata Nike con logo bene in vista (anche Lacoste);
  • t-shirt di squadre di calcio + maglia a maniche lunghe sotto;
  • cappellino con visiera e/o cappuccio;
  • sneakers, tendenzialmente le Nike TN;
  • ciabatte di gomma brandizzate Adidas e/o Nike (con calzino annesso)

Ad accompagnare questo stile a metà tra il luxury e lo “zarro”, ci sono altri dettagli a chiudere la cornice. I capelli del maranza, ad esempio, sono spesso lasciati ricci, con il ciuffo in bella vista fuori dal cappellino. Anche la cassa è un altro dettaglio importante: se siete in giro e sentite a pochi passi da voi della musica ad alto volume, quasi sicuramente sarà un maranza con la cassa bluetooth sparata al massimo.

Essere maranza be like: non si tratta solo di moda, ma di vero lifestyle

Se pensavate che il termine maranza si riferisse solo ed esclusivamente a una questione estetica beh, vi sbagliavate di grosso. I maranza, per il 99,9% appartenenti al genere maschile, sono maranza in tutto, anche nella vita. Il “tipico maranza” (che brutto comunque dare delle etichette, ndr) non ha nulla a che vedere con l’atteggiamento del tamarro anni 80, anzi. Oggi il maranza si riconosce anche per il suo atteggiamento spesso rozzo e indisponente, anche ineducato. Si ostenta la ricchezza e ci si allontana dai concetti di rispetto e di umiltà, abbracciando piuttosto un modo di fare spocchioso, da gang della strada che non ce l’ha fatta. Su TikTok l’hashtag #maranza ha raggiunto 1,2b di visualizzazioni e sono a migliaia i video che li vedono protagonisti, dal grande classico: «È un 10 ma è un maranza», a video in cui loro stessi descrivono sia i loro outfit (attenzione alla differenze tra maranza e Drip FR), sia la loro vita.

I maranza parlano da maranza: gli slang sono quelli tipicamente giovanili, dove “fra” e “bro” entrano rigorosamente a sostituire le virgole e le pause da respiro. Anche il lessico  è importante, specialmente oggi, epoca in cui la lingua è quotidianamente messa sul tavolo delle riflessioni.

Quale sarà la prossima evoluzione?

Fonte foto copertina: Pinterest

Leggi anche: