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Millennial e gen Z tengono vivo il mercato immobiliare

23 Aprile 2021
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Crisi o non crisi sono le nuove generazioni che devono pensare a farsi una vita propria. E abbastanza in fretta.

Sarà anche per questo motivo che il mercato immobiliare sembra rivitalizzato proprio dalla presenza degli acquirenti millennial e gen Z. Sono soprattutto i più giovani a cercare e comprare casa in questi primi mesi del 2021. Certo, per farlo è quasi sempre necessario un finanziamento bancario. E come altrimenti?

Aumenta la richiesta di mutui per prima e seconda cas

Anche per questa ragione, nei primi quattro mesi dell’anno, è aumentato il peso delle richieste di mutui per l’acquisto della tanto desiderata casa, complice il calo delle surroghe rispetto ai volumi record del 2020. Così come è salito l’importo medio, in costante progressione dai minimi toccati nel 2020, quando la pandemia faceva molta più paura. È la fotografia scattata dal più recente osservatorio mutui di MutuiOnline.it.

Lo studio spiega che il quadro generale del mercato immobiliare in questo primo trimestre 2021 è caratterizzato da una forte crescita delle richieste di mutui per la prima casa. Sono salite al 52,2% del totale dal 48,4% del trimestre precedente, ovvero al top dalla seconda metà del 2019.

Salgono anche le richieste di finanziamento sia per l’acquisto della seconda casa, al 5,9% dal 5,5% precedente, sia per la ristrutturazione dell’immobile, al 2,4% dal 2,1%. Insomma, chi ha già la casa del cuore, pensa a investire in una seconda abitazione o a mettere a nuovo quella che già possiede.

Ci sono invece meno domande di sostituzione e surroga, al 53,9%. Secondo la ricerca questo dato si spiega grazie a due fattore tecnici: dopo la recente grande corsa c’è un rallentamento e perché buona parte dello stock dei mutui in oggetto è già stata “riesaminata”.

Millennial e generazione Z pronti a comprare casa

La voglia di casa dei millennial e della generazione Z, ossigeno per il mercato e per l’economia, trova conferma nelle erogazioni di mutui a loro favore a inizio 2021: salite all’1,5% (1,3%) quelle a favore dei minori di 25 anni e al 27,4% (dal 27,1%) alla fascia compresa tra 26 e 35 anni, ai massimi rispettivamente dal 2014 e dal 2019. Segno che il futuro si costruisce anche a partire dalla sicurezza della casa.

Per contro, per quanto riguarda le richieste della classe 36-45 anni, quindi anche una parte di millennial, – che da sempre rappresenta la quota maggioritaria – mostra una relativa stazionarietà (al 37,9% dal 37,8%) e le richieste di mutui da parte delle classi più mature sono in calo (al 22,2% dal 23,3% per i 46-55enni e al 7,2% dal 7,4% per gli over 56).

Tassi ai minimi e quotazioni basse: il mercato dei mutui

E poi un altro motivo non indifferente per “sognare la casa” è che il mercato del credito resta favorevole, con i tassi d’interesse che continuano a girare sui minimi storici e la prospettiva che la politica monetaria della Bce rimarrà ancora a lungo accomodante. Una situazione che spiega l’assoluto dominio della preferenza dei mutuatari per il tasso fisso che nel trimestre, secondo l’Osservatorio mutui si è collocato al 90% (percentuale che sale al 95,2% per l’erogato).

Quanto costano le case e quanto si chiede di mutuo?

La situazione favorevole ha fatto da propellente all’importo medio richiesto, che è salito a 138.166 euro, +1,6% dal quarto trimestre 2020, facendo un ulteriore passo verso il massimo (138.502 euro) toccato a metà 2019.

Per quanto riguarda l’importo effettivamente erogato, questo ancora una volta risulta superiore (141.331 euro, +3,7% sul precedente trimestre) a quello richiesto, probabilmente grazie anche al fatto che le condizioni favorevoli portano non di rado ad approfittarne per ottenere importi leggermente più elevati rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, secondo lo studio. Da rilevare che l’erogato, nelle rilevazioni annuali, è in crescita costante dal 2015.

Il mutuo fisso a 20 o 30 anni e i tassi del momento

Per quanto riguarda i tassi, nella media sui mutui a 20 e a 30 anni, a marzo è stato rilevato un ulteriore lieve rialzo per il fisso, all’1,08% dall’1,05% di febbraio (0,9% a gennaio), mentre il variabile si è confermato stabile allo 0,72% per il secondo mese consecutivo.

Intanto l’Euribor è rimasto stabile, sia per la media a un mese sia per quella a tre mesi, rispettivamente a -0,55% e a -0,54%. Per contro l’Eurirs, che fa da base per i mutui a tasso fisso, nella rilevazione mensile di marzo mostra una marcata crescita: a 0,44% da 0,30% per il 30 anni, a 0,41% da 0,29% per il 20 anni e a 0,04% da -0,06% per il 10 anni.

Insomma, tassi e interessi potrebbero continuare ad aumentare. Quindi, millennial e gen Z: il momento migliore per acquistare casa è ora. Continuate così. Anche perché i 30 anni di mutuo non sono pochi, meglio iniziare a pagarlo prima possibile.

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