fbpx

Millennial in azienda. Ambiziosi e richiedenti: ma cosa danno in cambio?

12 Giugno 2019
3822 Visualizzazioni

Cosa vogliamo noi Millennial in azienda? Ci piace lavorare in team, siamo ambiziosi e vogliamo che le aziende ci prospettino prospettive di carriera chiare.

 

Vogliamo autonomia e comunicazione sincera, i feedback sono qualcosa che ci aspettiamo di continuo. Siamo alla continua ricerca di sfide, ci piace l’equità, la velocità nella presa di decisione e ci affezioniamo (forse) al nostro capo solo se lo riconosciamo come leader.

Pretenziosi? Forse, ma soprattutto ambiziosi.

E in cambio, che cosa possiamo dare noi, all’azienda che ci assume?

Siamo creativi e autonomi, quindi possiamo finalmente lasciarci alle spalle il micro-management. Siamo veloci e sempre connessi; ci sfamiamo solo se possiamo apprendere di continuo, i corsi di formazione e di perfezionamento sono uno dei migliori riconoscimenti che possiamo aspettarci dalla nostra azienda.

Siamo pieni di energia, accogliamo l’innovazione a braccia aperte e siamo flessibili su diversi mansioni e progetti trasversali. La frase “non è di mia competenza” non esiste nel vocabolario dei Millennial.

Siamo veloci e questo ci permette di finire in fretta le attività, soprattutto quelle che ci piacciono. E poi? Dopo che le abbiamo finite? Non ci piace di certo essere valutati sulle ore trascorse in ufficio. Quindi, lasciarci liberi di dedicarci alle nostre passioni o alla formazione, è di certo una leva che motiva i Millennial.

Alzare il livello di difficoltà, tenerci sempre impegnati anche con progetti speciali è importante per non farci accusare la noia, perché una criticità sta proprio nel fatto che mal tolleriamo questa sensazione.

Da una ricerca condotta dall’Intelligence Group, il 64% dei Millennial dichiara di preferire 40.000 dollari per fare un lavoro che ama piuttosto che prenderne 100.000 per fare un lavoro che li annoia.

Non sono quindi i soldi a trattenerci, bensì ricoprire un ruolo che ci permetta di fare la differenza, di divertirci lavorando e di crescere professionalmente.

 

LEGGI ANCHE:

Food e Millennial. A quanto pare siamo una generazione che pensa solo al cibo

Onboarding, ovvero l’arte di trasformare una cavalletta millennial in un dipendente fidato

Ambiente e psicologia Millennial: quanto ci hanno influenzato i genitori?