La rabbia dei “tokionesi” contro le Olimpiadi di Tokyo
Uè campioni d’Europa! Auguri! E mentre vi esaltate con la vittoria in Inghilterra, riuscireste a immaginare cosa è successo e sta succedendo a Tokyo e in Giappone?
Ho ‘escogitato’ questo articolo per poi aggiornarvi, carissimi miei follower, direttamente sulle notizie di origine giapponese.
La rabbia dei giapponesi contro le Olimpiadi
I giapponesi, anzi i “tokionesi”, sono arrabbiati per tanti motivi.
- Il rincaro del pedaggio della tangenziale “Syuto-ko” di Tokyo
L’aumento della tariffa è di 1.000 yen, equivalente a poco meno di 8 euro. Ma considerate quella ordinaria va da 300 yen a 1.320 yen in tempi di pre-olimpiadi, e non è trascurabilissima la percentuale del rincaro. Con questo aumentino della tariffa, il Governo vuole che il traffico si riduca durante le giornate. Ma poi cosa succede in realtà? Ci sono un sacco di ingorghi lungo le strade ordinarie.
Questo è uno dei sacrifici che le Olimpiadi ci hanno affibbiato.
- Il discorso troppo lungo del Presidente del Cio Bach
Durata di 13 minuti contro quella prevista di 4 minuti e mezzo. I giapponesi si lamentano per la sua incapacità di time-management del suo discorso.
Vediamo cosa hanno detto i giapponesi a proposito del suo speech:
- «Un discorso noiosissimo come quello fatto da un vecchio preside alle medie».
- «Cos’è sta roba qui? Ipnotizzazione?».
- «Che sbatti! Così non potremo finire la cerimonia prima di mezzanotte! Tanto, era previsto il finale dell’inaugurazione alle 23 e mezza…».
- «Noi ristoratori (a Tokyo) siamo costretti di chiudere i nostri locali alle 20 in punto, invece Bach fa quello che vuole con un ritardo intrascurabile».
- La colonna sonora che si compone di diversi videogiochi
Ma dov’è Super Mario Bros? Era proprio quello che si doveva presentare qui che è una figura veramente di livello internazionale.
Sì, ok. Anche Dragon Quest è uno dei protagonisti in termini di videogiochi… Per noi giapponesi potrebbe andar bene anche così.
Ma abbiamo iniziato a chiederci subito se fosse piaciuta tanto agli altri quanto a noi la colonna sonora di Dragon Quest (uno dei RPG più noti in tempi del primo Fami-Com), che era in vendita, se non mi sbaglio, solo in Giappone.
Poi, perché non troviamo nessun pezzo proveniente dai videogiochi di Nintendo? Ci sarà qualche motivo nero dietro le quinte. Sicuramente ci doleva essere la musica di Super Mario Bros che proprio questo è un vero e proprio Japanese Videogame, famoso a livello internazionale.
- Una situa caotica (se vogliamo esagerare un po’) con nuovi contagi in aumento elevato, e l’avvicinamento del tifone nominato “Numero 8”
A metà giugno, a Tokyo e in tutto il Giappone finalmente l’andamento di nuovi contagi del covid iniziava ad andare meglio: con sempre meno nuovi contagi e meno pazienti in condizioni gravi. Ma poi, a partire dai primi giorni di luglio, in coincidenza quasi al periodo in cui è approdato in Giappone il presidente Bach, è iniziato di nuovo ad aumentare il tasso di contagi.
In coro, i giapponesi hanno sclerato: «Ma tutto era prevedibile, figa!», «Bach, come ti permetti di dirci ‘nessuna preoccupazione’ e ‘tutto apposto nei confronti della gestione delle Olimpiadi!’ Ci siamo già presi troppi sbattimenti».
A tutte queste situazioni si aggiunge anche il tifone, uno dei “simboli” estivi del Giappone. Non si scherza… Anche perché nella prefettura di Shizuoka, distante 104 km circa da Tokyo, ci sono stati grossi debris flow, cioè flusso di detriti a causa della forte pioggia. E ora il comune ha già annunciato ai cittadini interessati di evacuare in anticipo prima che approdi il “Numero 8”, il tifone.
Avete visto? Insomma, qui in Giappone c’è tanta roba da sistemare. Aiuto! Non so a che santo votarmi, devo dire.
Vabbè, raga, spero di rivedervi presto. Ciaone!
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