Le nostre ansie da millennial finivano quando eravamo ubriachi

12 Novembre 2021
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Quando eravamo ragazzi, perché ci ubriacavamo? 

Forse ho capito perché e la risposta è amara come il centerbe. Forse sono ovvietà. O forse la risposta è nel trailer di “Strappare lungo i bordi” la serie di Zerocalcare.

«Che le nostre vite si fondassero su presupposti traballanti c’era già qualche indizio sparso qua e là»

La bolla di internet era la prima delle bollicine nel drink, le Torri Gemelle due cocktail che si rovesciavano, l’aviaria preannunciava l’hangover. Quello che ha segnato un decennio della nostra adolescenza sono state le parole degli esperti che ripetevano all’infinito:

«Non si fanno più figli»

«Il buco nell’ozono, il clima, l’inquinamento, dobbiamo fermarlo»

«La fuga dei cervelli»

«Il futuro dei giovani: bisogna creare posti di lavoro»

«Chi pagherà le nostre pensioni?»

«L’università non serve a niente»

Ecco, esperti, scienziati e analisti per un decennio ci hanno avvisato su TV e giornali che dai 25 anni in poi la nostra vita sarebbe stata una merda. Nessun evento inatteso, nessuna pandemia, era tutto scritto lì, nelle stelle dei film di Moccia.

Solo che noi non ce ne curavamo e probabilmente non avremmo neanche dovuto farlo a 16 anni. Perché quelle frasi sono sul giornale che sposti per aprire la Gazzetta mentre mangi un bombolone alle 12:46 sperando che la botta di glucosio ti faccia riprendere dalla sbornia… E hai, scientificamente, torto.

Se cresci in un ambiente che per un decennio ti ripete «il tuo futuro farà schifo» forse non ci pensi, però nel dubbio lo prendi per vero e ti prepari a modo tuo. A 17 anni, con Brusco nelle orecchie, hai pochi modi per prepararti.

Un modo che troppi trovano è, appunto, quello di rifugiarsi nell’alcool (e nelle droghe).
Siamo una generazione ansiogena perché siamo cresciuti con l’ansia che il nostro futuro avrebbe fatto schifo: lo dice la SCIIENZZZA.

Adesso siamo tutti sommelier col Traminer ed è per compensare quel retrogusto di vodka alla pesca e limoncello dell’Eurospin che sono 10 anni che non riusciamo a mandare giù.

Noi bevevamo per non pensare al fatto che il nostro futuro avrebbe fatto schifo semplicemente perché nessuno se ne stava occupando. Quando vedi un futuro arido e senza gioie dividi l’ultimo goccio di birra e l’ultimo tiro. Cocktail annacquati contro la desertificazione.

«Siamo cintura nera di come si schiva la vita»

Non era per accettazione, per problemi familiari, per amore, nella maggior parte dei casi era per sospetto. Abbiamo bevuto l’imbevibile come mio padre tocca il cornetto quando un gatto nero attraversa la strada in macchina.

«È annata così» e pare che non potesse andare in altro modo. Ognuno fa ciò che può con le conoscenze che ha in quel momento. Ora però, chi vuole, può restare lucido e sobrio, come Dylan come Kendrick Lamar così da ascoltare i segni del presente e prevedere il futuro. Che di cirrosi in pochi ci moriranno quindi meglio prepararsi ai prossimi 30 anni.

 

 

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