Guardare sport è sciocco. Praticarlo è santo. Parola di Gheddafi

Il tiranno e il pallone

2 Luglio 2020
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Questo articolo in Italia non lo aveva mai scritto nessuno, il rischio di impiccagione per alto tradimento c’è, me ne assumo la responsabilità. Molte regioni hanno riaperto alla possibilità di giocare a calcetto e gli italiani Millennial si sono giustamente fiondati in campo con l’entusiasmo dei tredicenni.

 

Al caldo delle docce e delle panchine distanziate socialmente è il momento di fare una riflessione, prendere fiato e decidere di non guardare più il calcio.

 

Sì l’ho detto; non dobbiamo guardare il calcio. Anzi, nessuno sport! No allo sport da spettatore.

Mi daranno del comunista o del pazzo, già lo so.

 

Nel libro verde il colonnello Muʿammar Gheddafi scrive:

“Lo sport è come il pregare, il mangiare, lo stare davanti al ventilatore. Sarebbe sciocco che le masse entrassero in un ristorante per stare a guardare una persona o un gruppo che mangia.”

 

Per il profetico Gheddafi era stupido anche MasterChef, capiamoci.

Lo sport è piacere, fisico e mentale. Nessuno dovrebbe guardare inerme qualcun altro provare piacere al posto nostro è stupido ed inutile.

 

 

Che valore apportano alle nostre vite ore ed ore di calcio giocato da altri? Nessuno. Se sei un tifoso anche rabbia e stress (per non parlare di chi muore d’infarto).

 

“Che discorso, lo diceva Gheddafi e il figlio ha fatto il calciatore in Italia, un controsenso!”

Ok, oltre al fatto che se mio figlio fuma non significa che io non possa essere contrario alle sigarette, Saadi Gheddafi giocava, mica faceva l’ultras. Tra l’altro l’ultima notizia che abbiamo di lui è questo video in cui viene torturato proprio per aver guardato una partita in carcere.

“Non mi interessa il parere di un mussulmano!”

Bene. Noam Chomsky, sì una delle più grandi menti critiche della contemporaneità, si è espresso sul tema. Riassumendo e semplificando il suo pensiero: guardare sport non ha senso, se la squadra vince a te e alla tua vita non cambia assolutamente nulla.

Lo sport (da guardare) viene promosso dai media per non farci pensare, per disperdere la nostra intelligenza ed energia. Ci sentiamo parte di una squadra per una forma di tribalismo primitivo insito in noi. Perché l’italiano medio non si schiera nella guerra Palestina-Israele o a una guerra X invece che per Juventus-Milan? Se ti senti più vicino a Cristiano Ronaldo e a Messi che non all’immigrato che ti chiede i soldi davanti al supermercato buon per te. Tutti allenatori! I Millennial spendono il loro tempo discutendo su quale sia il giocatore migliore da mettere in campo quel fine settimana invece che discutere di quale sia la persona più adatta ad essere ministro dell’ambiente.

Il sistema preferisce farci sfogare sul tifoso avversario, anche fisicamente, piuttosto che sul politico di turno.

 

Guardare un film anche è intrattenimento ma ti apre la mente, dà valore e aggiunge nuovi punti di vista alla tua vita. Al contrario, spoiler, nel calcio, ogni fine settimana, è la stessa identica storia.

 

“Io guardo il calcio perché mi piace il gesto atletico!”

? ? ? qui si apre un mondo. Davvero credi che Gattuso che sbraita sia più bello da guardare di una ginnasta?

 

 

É ora di riprenderci il campo da gioco che ci appartiene, bisogna lasciare in mutande Cristiano Ronaldo. La palla è mia quindi comando io, il calcio è di chi lo gioca. Correre 10 metri fino a non avere più il fiato e dare al Covid, alle sigarette e alla vecchiaia la colpa di tutto questo.

 

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