Lavoro, sanità, rivoluzione del sistema scolastico e detassazione dei giovani disoccupati under 35. Ecco che cosa ci ha raccontato Andrea Santorino, classe 2003, candidato con Forza Italia alle prossime elezioni regionali in Lombardia.
Si torna alle urne in Lombardia: tra i giovani candidati under 35 compare anche Andrea Santorino, classe 2003, forse uno dei più giovani che hanno deciso di mettersi in gioco in queste nuove elezioni regionali. Fa parte di una nuova generazione, la stessa che attualmente nutre la minore fiducia nella politica italiana: Santorino punta proprio ai giovani e alle loro opportunità di vita.
Sogni, aspirazioni, valori personali e impegno nell’intervista esclusiva per The Millennial.
Chi è Andrea Santorino e da dove arriva questa forte passione verso la politica? Che cosa ti ha spinto a candidarti per le prossime elezioni regionali?
Andrea Santorino è un ragazzo che frequenta il 5° anno di superiori a indirizzo turistico (come per molti altri studenti si trattò di una scelta presa sulla base degli open-day addolciti, potessi tornare indietro sceglierei Scienze Umane), nato a Bergamo lunedì 22 dicembre 2003 e residente a Gorle.
La passione per la politica inizia con le superiori: già a partire dal primo anno iniziai a fare rappresentanza a livello d’Istituto e non mi sono più fermato, raggiungendo anche la carica di Vicepresidente della consulta provinciale di Bergamo
Mi sono avvicinato alla militanza ormai quattro anni fa, all’inizio con i giovani di un partito di centro-sinistra poi, riflettendo a fondo su ciò in cui credo e sui valori in cui credo mi sono spostato in Forza Italia dove la giovanile di Bergamo mi ha accolto a braccia aperte. Qui ho ricevuto prima le deleghe al reclutamento e all’organizzazione e il ruolo di vice-coordinatore provinciale, e poi quello di coordinatore giovanile della città di Bergamo.
Tutto questo impegno perché sostengo semplicemente che l’unico modo per cambiare ciò che non va bene sia farlo in prima persona. Non basta lamentarsi stando seduti comodi sul divano. Cosa mi ha spinto a candidarmi alle elezioni regionali? Non mi sono candidato io ma è venuto dall’alto. Hanno visto il lavoro che ho fatto fino ad ora e pare lo abbiano apprezzato. Una candidatura tale a una così giovane età e senza aver fatto prima la tappa delle elezioni comunali è una grande opportunità e un forte motivo di soddisfazione personale.
Osservando con attenzione la situazione italiana attuale, secondo te su che cosa si dovrebbe porre maggiormente l’attenzione, ora come ora? Ci sono dei problemi prioritari a cui fare fronte in Italia e, più in particolare, nella regione Lombardia?
Osservando la situazione del nostro paese e quella della regione Lombardia si evincono facilmente le problematiche prioritarie, quali: il lavoro, nobilitante, fonte di reddito e sostentamento, una delle maggiori soluzioni contro crisi, aumento del costo della vita e povertà (infinite volte meglio di assistenzialismo sfrenato che blocca lo sviluppo dell’Italia).
Forza Italia si è impegnata e continuerà a lavorare per la detassazione dei giovani disoccupati under 35, punto focale dell’azione del partito e del nostro coordinatore nazionale, l’Onorevole Stefano Benigni.
Altri punti sono: la sanità, anche se siamo la migliore regione in questo campo c’è ancora molto da fare: non è possibile che ci siano liste di attesa di mesi e mesi per visite urgenti, dato che non tutti si possono permettere il privato. Infine, penso sia fondamentale una rivoluzione del sistema scolastico italiano, troppo vecchio e rimasto fermo nel tempo.
Una politica che conceda alle giovani generazioni di esprimersi è sinonimo di progresso e apre le porte a nuovi dibattiti spesso lasciati nell’ombra. Pensi che la tua giovane età possa influenzare la tua immagine e, di conseguenza, la tua credibilità come candidato? Come ti rapporti con gli altri esponenti politici più grandi e con maggiore esperienza sul campo?
Quando la politica concede alle giovani generazioni di esprimersi è una grande cosa ed è corretto sottolinearla. Il ricambio generazionale è fondamentale e la mia giovane età sottolinea proprio il fatto che Forza Italia questo non lo fa solo a parole (come certi altri movimenti) ma si impegna concretamente per portare novità e aria fresca alla politica.
Come mi relaziono con gli esponenti politici più grandi e con più esperienza? Beh, sono comunque un ragazzo di diciannove anni e le prime volte che ho incontrato alcuni personaggi mi sentivo come quando si incontra il proprio cantante o attore preferito. Come appassionato di politica, la prima volta che ho parlato con la Senatrice Gallone (bravissima persona che porterò sempre nel cuore) mi sentivo le farfalle nello stomaco. Poi, col tempo, ho incontrato i primi “vip” come Bernini, Tajani, Ronzulli, Fontana e il Presidente Berlusconi. La prima volta è sempre emozionante poi ci si abitua, come per ogni altra conoscenza.
In fondo io sono un candidato alle regionali proprio come gli altri grandi nomi.
Vediamo che molti dei tuoi interessi riguardano sicuramente il mondo dei giovani, del lavoro, ma mostri una certa sensibilità anche verso la tematica ambientale. Proprio in riferimento a quelli che sono i tuoi interessi e ai valori che porti dentro, vorremmo chiederti: hai una figura particolare che tieni come punto di riferimento? Se tu potessi scegliere di essere una personalità di spicco del mondo della politica (e non), chi vorresti essere?
Ci sono tante figure che tengo come punto di riferimento: in ambito politico sono stato sempre attratto dai grandi signori della politica della prima repubblica come De Gasperi e Moro, ma devo nominare una persona che tuttora ho come docente di Religione a scuola, Paolo De Zuani. Senza di lui mi mancherebbero tanti concetti e lezioni fondamentali utili a quello che faccio.
Fuori da quest’ambito, per le altre mie passioni considero sia personaggi del passato come Il grande poeta Gabriele D’Annunzio, sia personalità moderne come il mio attore preferito, Toni Servillo. Tra le figure che ammiro non può mancare ovviamente mia madre, perché, si sa, la mamma è sempre la mamma.
Chi vorrei essere se potessi scegliere? Mi piacerebbe molto vestire i panni del Ministro Valditara e tentare di rivoluzionare la scuola.
Quali sono gli obiettivi che vorresti raggiungere a livello personale e lavorativo? Hai un sogno particolare che vorresti vedere realizzato?
Sì, ho l’obiettivo di arrivare a superare il concorso per tentare la carriera diplomatica e ci metterò tutto me stesso per arrivarci. Ho anche un sogno nel cassetto, ma questo è personale.
Quale pensi sia il tuo punto di forza rispetto agli altri candidati in questa campagna elettorale?
Il mio punto di forza è proprio quello di lanciare il messaggio che Forza Italia è pronta a investire seriamente sui giovani e spargere la voce che la politica non è «cosa da vecchi e ladroni».