Chi è il senatore Lello Ciampolillo e perché è già il re dei meme #FiduciaAlVar

19 Gennaio 2021
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Ritardatario.

Il senatore Lello Ciampolillo è già diventato il re dei meme. Una questione di secondi, come quello che sembrava essere il suo ritardo, e il suo nome era già sulle ricerche Google di tutti. Il suo cognome è diventato subito un hashtag citatissimo – #Ciampolillo – su Twitter. Subito trend. Così come le battute con lui come protagonista.

Chi è il senatore Lello Ciampolillo?

Ma chi è sto senatore Lello Ciampolillo che non è arrivato a votare la Fiducia al Governo Conte? O per lo meno, il cui voto è rimasto nell’incertezza per più di una decina di minuti, finché la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che sembrava una maestra in mezzo ai bambini euforici per aver mangiato troppe caramelle, non lo ha riammesso al voto. Lui insieme al socialista Riccardo Nencini, altro assente durante le due “chiama”.

Casellati – che ricordiamolo è di Forza Italia, quindi non proprio amica del Governo -insieme ai senatori questori hanno rivisto la Var – avete capito bene – e hanno capito che Ciampolillo aveva alzato la mano prima della chiusura della votazione ma era passato inavvertito, come tra l’altro lo è stato per tutti quelli che seguivano la diretta la sua dichiarazione di voto, visto che i microfoni erano spenti.

Ciampolillo ha votato comunque sì, così come Nencini. E Conte ha incassato la Fiducia con 156 voti favorevoli. Ma torniamo a noi. Lello Ciampolillo chi è? Non è un millennial, e aggiungerei purtroppo, anche se soprattutto tra loro è già una star.

 

Ciampolillo – qui i suoi profili su Facebook e Twitter – è stato un politico dei Movimento 5 Stelle fin dagli albori. Prima a Bari, la sua città. Poi in Senato dal 2013, con la rielezione nel 2018. L’amore con il M5S era finito nel peggiore dei modi a gennaio 2020, quando venne espulso per i mancati rimborsi dei guadagni da senatore. Lo faceva dal giugno 2018, venendo meno alla politica interna a quello che all’epoca era il suo partito. Da allora è entrato nel Gruppo misto.

 

Il senatore Alfonso (il suo vero nome) Ciampolillo è un tipo abbastanza controverso. Convinto che la xylella degli ulivi – tra l’altro in uno di questi alberi ha spostato il domicilio – si potesse eliminare con un sapone e spesso molto “vicino” ai negazionisti del covid, come la sua teoria sulle mascherine inutili: «Le mascherine servono solo a fermare l’influenza, non il Coronavirus».

Ciampolillo si è sempre detto a favore della cannabis e dei movimenti animalisti e vegani, stando a Wikipedia. Sicuramente da oggi sarà a favore anche dell’uso del megafono all’interno di Palazzo Madama, per lo meno sarà certo di essere ascoltato dai suoi compagnetti senatori e dalla maestra Casellati, che prima o poi li manda tutti a giocare a mosca cieca in autostrada. Altro che aula del Senato.

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