Non solo gli animali: perché anche le macchine sono meglio degli umani

23 Maggio 2019
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Robot e uomo. A volte quando Marti parla le dico che se fosse il capo del mondo sarebbe più tiranna di Daenerys. Toglierebbe la patente a chi non sa guidare, farebbe evirare gli stupratori, torturare i terroristi, cose così. Sono le piccole condanne che lanciamo tutti ma che svaniscono nel nulla. Tutta roba che, se la mettessimo in pratica…nel mondo rimarremmo in pochi. Finiremmo come la Korea di Kim o qualche paese di beduini, dove gli oppositori del Potere vengono fatti fuori in nome della giustizia.

Non siamo noi che siamo cattivi, è che diventa difficile sopportare l’insopportabile. Una misura va trovata, una verità in mezzo deve esserci. Io per esempio sono arrivato ad augurarmi che tutto il personale di servizi al pubblico venga sostituito in blocco dalle macchine.

O meglio , solo gli scortesi. Sogno un mondo di addetti al pubblico gentili, oppure robot. Di solito le persone impallidiscono se espongo un concetto simile. lo vedono come una tragedia per il genere umano e per il maledetto lavoro, ma guardiamo le cose in faccia.

Robot e uomo? I robot sono er mejo

La mia vita è molto migliorata da quando pago alla cassa fai da te o da quando uso il telepass. Oppure da quando vado al bancomat o al parchimetro invece che allo sportello Unicredit o dal posteggiatore. Il fatto è che quasi mai gli operatori che lavorano al pubblico sono formati per relazionarsi col pubblico. Sono persone che di solito vorrebbero fare altro nella vita e invece si trovano lì, dietro un bancone, dentro un negozio, con zero voglia di servirti e il capriccio di renderti le operazioni più semplici… impossibili.

Ah no, manca la marca da bollo, la domanda non è corretta. Oppure: no non ce l’abbiamo… ma se vuole (se proprio vuole) posso ordinare (quando dice così il commesso è al limite dell’esplosione).

E tu, che non c’entri niente, che sei sempre carino con tutti, ti becchi le loro onde negative.

La tua gentilezza non paga

A me succede spesso perché sono sempre gentile con i sottoposti e sono molto educato, mi hanno insegnato così. Ma uno negato lo riconosco subito. C’è gente che non ce la fa. Mi vanto di aver smesso di frequentare un bar in cui il barista, alle 7,30 del mattino, invece che servirmi parlava di auto con un suo amico. Eravamo in tre, nel silenzio. Son passati quasi due minuti. Faceva finta che non ci fossi, gli stavo rompendo le scatole. Sono uscito e non sono mai più tornato.

Per anni a Milano sono entrato e uscito dai bar dicendo “buongiorno” e non ho MAI ricevuto una risposta. Anzi, li sembrava un atto di provocazione, si saranno chiesti se li stessi sfidando. A Milano siamo al top dello scontro psico-verbale. Al negoziante gli stai sulle palle appena chiedi qualcosa. Chi sei tu per chiedere? Cazzio vuoi? Che ti credi che siccome c’ho un negozio sono il tuo servo?

 

Così ti trattano e lo sai bene se viaggi, se esci di casa, se ci hai a che fare. C’è un esercito di stressati con la gastrite pronto a farti pentire di non essere aggressivo.

…e hanno pure ragione

Io li capisco. Ho lavorato per un anno al servizio clienti di Ikea a Sesto Fiorentino dopo la laurea, una vera botta. Al mio bancone venivano solo quelli arrabbiati a reclamare che gli avevamo consegnato il mobile sbagliato o difettoso. Già mezz’ora prima dell’apertura si radunavano in fila fuori dal negozio, scalpitanti, a ripassare i loro reclami, spiando dai vetri e sbuffando perché secondo loro non stavamo facendo niente, insinuando che fossimo dei lavativi. Pronti per venire da me e accusarmi degli errori commessi da chissà chi. Era molto stressante.

Uno degli ultimi giorni ricordo un collega disperato che mi diceva: sei impazzito! Ti licenziano! Senza rendermene conto ero andato sul muso a uno e gli avevo detto qualche parola di troppo. Credo mi avesse chiamato “cretino”.

Non c’è che una risposta: le macchine. i robot sono meglio degli umani

Capisci? Finisce sempre così. O hai fatto una scuola tipo l’Alberghiera, o una formazione che ancora non è stata pensata ma è necessaria per il futuro, oppure non puoi lavorare col pubblico. E non ho paura di farmi nemici nel dire che le macchine sono cento volte meglio. Di sicuro sono meglio degli struntzi. Ma qui sono di nuovo punto e a capo. Ci vorrebbe una commissione che giudica gli struntzi e una che giudica i negati. E chi giudica i giudicatori? Non c’è da fidarsi di nessuno.

Per ora seguo il mio metodo: quando sono in gas mi butto in trincea tra i commercianti, quando sono in sbatto Amazon. Bona.

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