Sembra che nelle ultime 48 ore la grande macchina dell’industria fashion, intesa in senso ampio, abbia subito un grave colpo. Si tratta di un’insurrezione social sulla falsariga del #MeToo.
Questa volta tutto prende piede dalle stories di denuncia di Haley Bowman – no, non l’attuale signora Bieber, anche se i nomi si assomigliano – giovane art director e production designer.
Bowman riporta un’esperienza traumatica vissuta a 19 anni, quando sarebbe stata approcciata e molestata – verbalmente, fisicamente e tramite scatto e diffusione di sue foto senza consenso – da Timur Emek, fotografo di Victoria’s Secret e di celebrities quali Kim Kardashian ad Adriana Grande.
Che cos’è Diet Prada?
Internet è una rete senza confini e sui social le notizie viaggiano ad una velocità pazzesca, e la notizia trova subito un mezzo di diffusione. Si tratta di @Diet_Prada, account da 1.4 milioni di follower che porta alla luce le “affinità” – notevoli, cospicue, sostanziali, palesi – tra le collezioni di diverse case di alta moda.
Occhi attenti, lingue taglienti e, senza alcun dubbio, una grande conoscenza della storia della moda: il duo misterioso dietro l’account già in passato non si è trattenuto dall’esporsi in merito a questioni di attualità, come lo scandalo Dolce&Gabbana di poco tempo fa.
Lo scandalo Emerk
Il vaso di Pandora è stato aperto e da qui non si torna più indietro: arrivano in direct le risposte di ragazze – blogger, modelle, aspiranti modelle – che raccontano la loro versione sulle esperienze con Emek e Diet Prada le riposta tutte, mantenendo lì dove richiesto l’anonimato per evitare conseguenze.
Sì, perché tra i tanti messaggi ci sono anche le testimonianze di chi ha provato in passato a parlare, per poi ricevere minacce dal diretto interessato o essere zittita dalla propria agenzia (almeno questa è la loro versione). In poche ore non è accusato soltanto Timur Emek, ma viene a galla il nome di un altro fotografo, con un’interminabile scia di racconti al suo seguito: Marcus Hyde.
Un nuovo #metoo?
Il buzz intorno alla notizia è incredibile e anche diverse personalità di spicco nel settore, compresa la stessa Kim Kardashian, esprimono la loro solidarietà. I due presunti “Predator” – così sono segnalati nelle storie in evidenza di Diet Prada – hanno reso privati i loro account. Al di là del fatto che le accuse vengano o non vegano confermate in sede legale, il vero auspicio è che questo segnale riesca a spaventare i predatori nascosti e che il polverone alzato ponga finalmente le basi per un cambiamento che sia serio e definitivo.
Perché da secoli si insegna ai bambini che esistono vari tipi di violenza: è violenza tirarsi i capelli tra fratelli, è violenza dire brutte parole al compagno di banco, è violenza quella degli assassini e dei terroristi cattivi in tv, è violenza persino pestare la cosa al gatto. Ma quanti di voi si sono sentiti dire che il sesso è una cosa bella, bellissima, da vivere come si vuole e con chi si vuole, purché siano entrambi a volerlo spontaneamente, altrimenti è violenza?
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