Stanchi anche voi di estremisti, populisti, hater e test nucleari? Be’, prendetela come viene, drughi. Quasi mezzo milione di persone ha ritrovato la pace interiore grazie agli insegnamenti de Il Grande Lebowski. Il Dudeismo è la Risposta.
Qualche giorno fa ho incontrato un amico che non vedevo da un po’ di tempo. Camminava per Bologna con l’aria serena e gli occhi vispi, mentre la solita folla di pendolari marciava a testa bassa verso il proprio inferno quotidiano. Ma come ci siamo svegliati di buonumore, stamattina! Non devi andare anche tu in ufficio? E lui mi guarda con un sorriso paziente e pieno di benevola comprensione: “Dude“, mi fa, “devi prendere la vita più con calma. Rilassati. Prenditi il tuo tempo e finisci il cappuccino, senza fretta. Sarà lo stress a farti male, non questo minuto e mezzo di ritardo. Cerca di vivere piano, di vivere bene”. E poi se ne riparte tranquillo per via Indipendenza, senza fare una piega tra sudore, gomitate e bestemmie di estranei.
Il mio amico non é pazzo, non è stupido, non gode di alcun privilegio sociale, economico, fisico o familiare. Non é insomma una di quelle persone che per un qualche motivo privato puó permettersi di ignorare obblighi, scadenze e stress. Ma ha una freccia al suo arco di cui pochi dispongono: si é convertito al Dudeismo.
Eh vabbé, ho usato proprio quella parola: convertito. Ma allora stiamo parlando di una religione, di un credo, dell’ennesima setta pazzoide che cercherà di far breccia tra i sovraeccitati divi di Hollywood, o se proprio va male di Cinecittà? No ragazzi, il Dudeismo é semplicemente una filosofia di vita, quello che forse gli antichi greci definirebbero un ethos: un modo di comportarsi con se stessi e con gli altri. Parliamo di conversione solo perché anche le religioni – oltre a più o meno fantasiosi dogmi e aneddoti teologici – implicano massime od obblighi morali. Ma grazie per avermi ricordato Hollywood, visto che in effetti é proprio da lì che nasce la nostra storia. Da Hollywood e da uno sconosciuto bar in Thailandia, dove leggenda vuole che un giornalista giramondo, Oliver Benjamin, abbia avuto l’illuminazione dopo aver guardato per la prima volta Il Grande Lebowski.
Ora, se qualcuno di voi non ha mai visto Il Grande Lebowski dovrebbe smettere immediatamente di fare tutto quello che sta facendo e rimediare alla propria ignoranza. Senza offesa. Dovrebbe smettere anche di leggere questo articolo, senza troppi riguardi verso questa rivista, questo editore e verso di me. Noi vi aspettiamo qui, non ci muoviamo.
Fatto? Bene. Quindi il Dudeismo é la filosofa che si ispira all’ethos del Drugo, che ora finalmente conoscete e probabilmente ammirate. In sostanza:
La vita è corta e complicata e nessuno sa cosa farci. Così non fare niente. Prendila con calma. Smettila di preoccuparti così tanto di andare in finale. Rilassati con qualche amico e qualche birra, e sia che fai strike (massimo punteggio) o gutters (zero punti) fai del tuo meglio per rimanere te stesso; che è come dire, tieni duro. O Sopporta e sorridi.(dal sito ufficiale del Dudeismo)
Non te la prendere, non ti stressare, take it easy. E ci voleva davvero un movimento filosofico per esprimere queste banalità? Evidentemente sì, visto che viviamo in un mondo dove ci si spara ancora per differenze di credo e opinione, dove gli automobilisti si insultano dagli abitacoli e dove dai gruppi Facebook escono più auguri di morte che foto di gatti. Quindi tutta questa storia del Dudeismo potrebbe anche essere un’enorme catzata, ma resta una catzata ricca di buon senso. E, dude, viviamo in un’epoca in cui il buon senso scarseggia più del petrolio.
Prima di lasciare la parola al mio amico dudeista (che é anche sacerdote dudeista, non esistendo alcuna gerarchia ecclesiastica) vorrei prevenire la più classica delle critiche che le dottrine tradizionali – in particolare monoteistiche – rivolgono a chi le sfida senza portarsi dietro un intero pantheon. Ovvero l’idea che senza un Dio, e quindi una morale divina, l’uomo debba cadere necessariamente nel nichilismo e nell’egoismo.
Il nichilismo é la totale perdita di valori dovuta al fatto che non si crede più in nulla. Ma nichilisti erano proprio gli antagonisti del Drugo, suoi più acerrimi nemici, quelli che ricattano il nostro profeta e fanno schiattare Donny di infarto. Egoisti, egocentrici e socialmente dannosi bastardi! È proprio contro di loro che il Dudeismo si batte, perché la felicità non é fatta di solitarie corse verso un solitario successo, ma di collaborazione e supporto reciproco. Lavorare meno per lavorare tutti. Arricchirci di meno per arricchirci tutti. Goderci i piaceri della vita insieme agli altri, non alle loro spalle. Queste cose qui. Altrimenti, dude, che gusto c’é?
Bunny: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
Drugo: Ah, dev’essere faticoso da morire.
Dobbiamo chiamarti Don Andrea o é sufficiente Andrea? Il Dudeismo implica un qualche cambio di identità?
Puoi chiamarmi His Dudeness, ma anche solo Dude. Chiunque può diventare un dude, anche all’insaputa dei propri cari se lo desidera. La cosa importante e’ seguire il flow e cercare di prendersela easy, almeno per quanto concerne ciò che non puoi controllare.
Raccontaci come ti sei avvicinato al Dudeismo. È stata la conclusione è di un percorso spirituale?
In questi anni mi sono avvicinato al buddismo come Filosofia di vita e come modalità di pensiero. Ho però dovuto ravvisare una certa litigiosità tra i vari guru e direttori di scuole in Italia. Sai quelle cose tipo “non voglio certo parlarne male.. Ma quell’altro la è proprio un collione”? E quando le persone non sono in conflitto con gli altri, in genere lo sono con loro stesse: una volta un “guru” ha paragonato il mio chiudere a chiave la porta di casa quando esco o la macchina quando la parcheggio alle persone che, dopo uno stupro, attaccano la vittima dicendo che “se la è cercata” perché camminava per strada in minigonna. A quel punto ho capito che qualsiasi filosofia io avessi seguito doveva aderire alla razionalità più che all’emotività e rispondere al principio “chill, dude.”
Credi in qualche Dio? Il Dudeismo é compatibile con religioni o altri sistemi teologici?
Sono nato e cresciuto in Italia e come la maggior parte di noi, sono stato battezzato e iniziato alla religione cattolica ma non la pratico ne ha più alcun significato da anni per me. La considero una favola e nemmeno tra le più avvincenti. Le altre religioni, sul piano teorico, sono sicuramente compatibili visto che il precetto fondante del dudeismo è il going with the flow. Non ti so però dire se il dudeismo sia compatibile con le altre religioni. Di sicuro in posti come l’Arabia Saudita o l’Iran finirei in carcere a prendere frustate.
Che effetti ha avuto e sta avendo sulla tua vita la scoperta di questa filosofia?
Il dudeismo sta avendo il peso che sono in grado di dargli giorno per giorno. Vedi, in un mondo dove la maggior parte delle persone ragionano di pancia, senza un minimo di razionalità ed in maniera così aggressiva, come vediamo e sentiamo ogni giorno, un mondo dove per una mancata precedenza o una parola di troppo puoi finire spiaccicato contro un guard rail, io, che caratterialmente tendo ad avere opinioni molto forti, ho sentito il bisogno di un sano distacco resiliente dalle brutture del mondo: se una cosa non ti piace e puoi cambiarla, alza il culo e cambiala. Se non puoi cambiarla, take it easy dude and just chill and go with the flow.
C’é chi sostiene che il Dudeismo rappresenti la versione più pura e autentica del taoismo. Altri parlano di un ritorno al cristianesimo delle origini. È possibile che sia un modo laico per recuperare ciò che le religioni si sono perse per strada?
Io vedo il dudeismo più come una filosofia di vita che non una religione. Non ci sono veri e propri dogmi o ritualità, non c’e’ gerarchia ed esiste una certa libertà interpretativa rispetto a come “prendersela easy”. La definirei una forma di taoismo spogliato delle sue componenti metafisiche. In questo senso sono assolutamente convinto che forme di pacificazione della mente più laiche, tolleranti e scevre da dogmi, siano senza dubbio la strada per una convivenza più armoniosa e pacifica tra le (troppe) persone di questo mondo.
Al momento non é possibile donare il nostro 8×1000 alla chiesa Dudeista. Vi siete già posti questo obiettivo? Che tipo di opere potrebbe finanziare il Dudeismo attraverso le donazioni?
In Italia praticamente c’è posto solo per la religione cattolica e guai a toccarle i soldi. Certo, io sono convinto che potendo andare a cena con il Papa, in un clima rilassato e con le giuste condizioni, troveremmo un sacco di punti di contatto. Negli U.S.A. comunque, spesso gruppi di dudeisti organizzano eventi tipo concerti, tornei e party il ricavato dei quali viene donato ad ospedali per bambini o gruppi di ricerca per malattie come la leucemia. Dal 2006 ad esempio a Philadelphia e’ attivo il gruppo di beneficenza “The Dude Hates Cancer” che fino ad oggi ha raccolto e donato oltre 500k dollari per la ricerca, indovina, contro il cancro.
Raccontaci qualcosa su chi, come te, ha aderito. Si tratta di gruppi variegati oppure il Dudeismo fa più breccia su particolari tipologie di persone?
Ci sono casi in cui i “dudeisti” si riducono ad essere degli abiutali consumatori di cannabis, che passano il tempo giocando alla playstation e citando battute del Grande Lebowski o di Fatti strafatti e strafighe. E ogni tanto ci può stare eh, ma ridurre il dudeismo ad una mock-religion attraverso la quale dei fattoni nullafacenti giustificano la propria indolenza è quanto di più lontano ci possa essere dalla sua essenza. Ho notato che chi crede seriamente in questo stile di vita, non sempre è disposto ad essere etichettato. Se ci fai caso la maggior parte dei gruppi (seri) di dudes sono chiusi e ad invito.
Qual é il tuo ideale di felicità e di realizzazione personale?
Il mio ideale di felicità è un mondo senza stupidi. Il mio ideale di realizzazione personale è un mondo dove ho la possibilità di non venirci a contatto. L’obbiettivo più alla mia portata è forse quello di essere in grado di tollerarla. Potresti riassumerla con la massima: “Bending like a reed in the wind, but standing like a mountain against a winter squall“.
Come faccio a convertirmi?
Il dudeismo non ha particolari gerarchie. Se senti che potrebbe essere la strada per te, vai online e ti ordini. E se ad un certo punto la vita ti stesse stretta e sentissi il bisogno di un cambiamento nella tua vita, puoi sempre trasferirti negli USA e vivere ufficiando matrimoni come Dudeist Preist. Ricorda che il 6 marzo viene celebrato l’annuale sacred high holy day of Dudeism: The Day of the Dude. E’ il giorno in cui te la devi prendere più con calma in assoluto e anche in questo caso, puoi festeggiare come meglio credi purché sia nello spirito del going with the flow.
Infine, per chiudere, una domanda semplice: qual é il destino del nostro pianeta e dell’Universo?
Beh non è una domanda difficile: il mondo e’ guidato da persone come Donald Trump o Kim Jung Un, e in generale da persone che sono quanto più lontane possibile dai principi fondanti del dudeismo (o da quelli del buon senso) e governano su popoli che sono sempre più aggressivi, istintivi e meno intelligenti. Di fatto siamo sempre ad un tweet sbagliato dalla terza terza guerra mondiale. Quindi il mio consiglio è: non fare figli (che tanto siamo gia’ troppi), take it easy and enjoy while you still can, Dude.
His Dudness.
M.
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