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Quanto pesano le Olimpiadi di Tokyo sulla vita di un millennial giapponese nel 2021

31 Marzo 2021
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Uè vaccinati e non vaccinati! Operativi?

Oggi sono qui a parlarvi della vita di un millennial giapponese nel primo trimestre del 2021, cioè anno in cui “si terranno” le Olimpiadi. Alcuni di voi si chiederanno già a questo punto cosa siano le Olimpiadi, dicendo magari, «Cos’è? Cibo?»

Vabbè, più o meno, dai. Ormai manco io saprei dire di cosa si tratta. Comunque! Cari miei lettori (preferibilmente imbruttiti), ora andiamo a vedere cosa fa un millennial giapponese in questo periodo.

Ore 5:30. Si sveglia presto come al solito, ancora prima che suoni la sveglia. Abitando in una periferia lontana da Tokyo, si deve alzare sempre a quest’ora. Però aspetta..ma no! La sua azienda ha introdotto il famoso smart working, finalmente, e non ha in realtà nessun motivo per dover alzarsi così presto in vano, figa! Torna a dormire subendo già un po’ di stress per essersi svegliato inutilmente.

Ore 8. Prima del covid, a quest’ora sarebbe arrivato alla sua stazione più vicina alla sede dopo aver preso un bel sbattimento in una metropolitana piena zeppa di pendolari. Ormai gli sembra solo una storia lontana come epoca dello shogunato di Tokugawa in Giappone. È libero fino alle 9 quando inizia il suo lavoro in smart working. Prepara la colazione con il riso, ovviamente preparato comprato l’altro giorno, e la zuppa di miso, anche stavolta preparato.

Ore 9 meno 10. Inizia l’orario lavorativo, ma con la camicia sopra e il pigiama sotto. Un classicone. Sullo schermo saluta ad alta voce, «O-ha-yo-go-zai-mas!» al suo boss. Lo sguardo del quale esprime il suo forte dubbio sul fatto che il nostro millennial giapponese si vesta in modo corretto fino all’arto inferiore. Comunque iniziano a lavorare.

Ore 12. Fine primo tempo. Ma poi, non è proprio “primo tempo”, se calcoliamo bene bene, e si tratta soltanto di un quarto di tutto il tempo che dedica al lavoro al giorno. Insomma, di default si fanno gli orari straordinari in Giappone. Anche in smart working. A questo punto quindi ha raggiunto solo la metà della metà del lavoro di oggi.

Ore 17:00/17:30. In giapponese si chiama “Teiji”, l’ora di fine lavoro giornaliero, ma poi spesso e/o sempre non si rispetta, volente o nolente. Anche il nostro millennial giapponese continua a lavorare come se non ci fosse un domani.

Ore 18. Esaurita la concentrazione mentale sul lavoro, inizia a vedere le news del giorno, tra queste vede da un paio di settimane la stessa notizia: che ancora un’altra persona ha dichiarato la cancellazione del ruolo come tedoforo nella staffetta della fiamma olimpica.

Ultimamente trova il susseguirsi di persone previamente scelte come tedofori che decidono di abbandonare il ruolo con scuse troppo banali. Come ad esempio, quella di avere un altro impegno per la data prevista. Ma ovviamente le dimissioni dell’ex capo del coordinamento delle Olimpiadi di Tokyo, Yoshiro Mori, hanno dato un effetto negativo sulla motivazione dei tedofori. La staffetta è comunque partita il 25 marzo da Fukushima, ma il nostro millennial giapponese non ne caga le mosse.

Ore 19:30. Finalmente si rende conto che, senza aver finito nessun compito particolare, sono già passate ben due ore e mezza dall’ora “Teiji”, ma poi insiste ancora nel fare un bel check sulle notizie dei ciliegi, Sakura. Sarebbero sbocciati i primi ciliegi.

In epoca di covid, se tu vai a fare il “Hanami”, cioè andare in parchi per ammirare la fioritura con amici e/o colleghi godendosi cibo e bevande sakè, tutti i passanti ti guardano male con lo sguardo da Samurai, in aria mafiosa insomma. Che paura! Tant’è che sarebbe una bella indecenza di fare il Hanami mentre, con delle sue varianti, il covid ci sta sorprendendo con i numeri dei contagi, che in alcune prefetture raggiungono cifre record. Magari lo facciamo su internet e via.

Ore 21. Sarebbe l’ora di chiudere il lavoro per oggi. Tanto il suo boss ha già spento lo schermo mezz’ora fa, così finalmente in totale tranquillità decide di chiudere il suo computer. In Giappone, spesso ti guardano male quando stai andando via prima che il boss finisca e esca dall’ufficio.

Ma sapete quando son liberi cosa fanno gli impiegati giapponesi? Il trend è andare a caccia di un altro lavoro, lavoretto, detto “Fuku-gyo”, un lavoro secondario, che, appunto a prescindere da quello principale, vogliono anche avere un altro guadagno, seppur sia piccolo, per mantenersi in vita.

Ore 23. Che bello andare a letto già a quest’ora! Prima non poteva farlo che, dopo aver finito il lavoro, doveva prendere treno o metrò per tornare a casa impiegando in media un’ora e mezza. Più di tre ore che impiegava ogni giorno solo per fare la spola tra casa e ufficio. Un enorme sacrificio temporale che il millennial giapponese continuava a fare senza accorgersene concretamente prima del covid. Almeno se n’è accorto ora.

Così è passato il primo trimestre dell’anno 2021. Come abbiamo visto di sopra, le Olimpiadi di Tokyo sono un po’ una roba staccata dalla nostra vita quotidiana e in molti dubitano che si possano tenere i Giochi olimpici, per non parlare della staffetta della fiamma olimpica.

Anzi, loro pensano solo e soltanto al probabile fatturato mensile e non a quel “grande” evento mondiale – le Olimpiadi – che non si sa mai quanto fatturato aggiuntivo potrà essere apportato al nostro territorio.

Chissà quando sarà ripagato tutto questo sacrificio da parte degli impiegati giapponesi. Sì, un giorno, sperem!

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