La vignetta di Jim Carrey e la doppia morale degli americani

1 Aprile 2019
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Partiamo da un presupposto: la vignetta di Jim Carrey fa cagare. Non l’avesse disegnata lui ma uno sconosciuto, non ne staremmo nemmeno a parlare. Anzi se la Mussolini non l’avesse commentata, in Italia nessuno avrebbe saputo che Carrey disegna vignette (brutte). Poi, oh… apriti cielo!

La Mussolini è invasata, gli tocchi il nonno e rompe le palle un mese di fila a chiunque, come se fosse un nonnino normale, bravo e buono. Capisco che sia traumatizzata, ma sono cazzi suoi. Dice di fare la politica, ma nessuno sa citare una sua battaglia politica con un minimo di significato. Benito se l’è cercata, ha fatto parecchi danni ed è stato un dittatore di un regime violento, per questo è finito ammazzato. Ma oggi siamo in democrazia e, nonostante tutte le premesse, sua nipote ha diritto di mandare affanculo Jim Carrey.

La vignetta di Jim Carrey dice: se vuoi sapere dove porta il fascismo chiedi a Mussolini e alla sua compagna. E poi ci sono il Duce e la Petacci pestati a sangue e appesi morti a testa in giù. Un’immagine parecchio pesa anche per noi italiani, anche per chi sostiene i partigiani, un’immagine che riapre una ferita ancora profonda.

Tornando a JM…Embè? Jimché! Dove porta sto fascismo? A cosa? Sono in conflitto gli storici sul fascismo, figuriamoci Jim Carrey che cazzo ne sa mai.

Ho guardato tutte le vignette sul suo account e sono tutte brutte (disegnate male), tutte a tema politico. Trump, Kim e company sono ritratti sempre come dei cretini. La cosa più banale del mondo. Sottovalutare i leader, trattarli da idioti. Ma che ne sa Jim Carrey di politica? Purtroppo ha ragione Alan Friedman: puoi leggere tutti i dati che vuoi ma la gente vuole sapere cosa pensano il Papa e George Clooney.

La vignetta di Jim Carrey

La gente non c’ha nulla da fare e non aspettava altro per prendere per il culo la Mussolini. Succulento lo status de Il Post su Facebook: non è un pesce d’aprile. Ripetiamo:non è un pesce d’aprile (citazione di Aldo dice 26×1?). Madò, che simpa Il Post, cazzo c’hanno da ridacchiare tutto il tempo? Non dovrebbero fare informazione? Invece fanno le battute.

E poi… Guardando e riguardando la vignetta di Jim Carrey mi sono chiesto: ma che vogliono gli americani? Cazzo, gli americani, il popolo più buzzurro del mondo. Un popolo di gente che mangia carne affogata nel ketchup. Un popolo che fa dimettere un presidente per un bocchino ma si inventa le armi di distruzione di massa per invadere l’Iraq.

Un popolo che ci tiene buoni con le serie tv e la musica e ci impone una linea di pensiero e una cultura talmente semplificata e becera che indietreggiamo ogni volta che facciamo uno status.

In America il fascismo non l’hanno conosciuto, o meglio che hanno conosciuto da noi quando ci hanno liberato. Ma anche lì ci sono pagine nere, basta sfogliare La Pelle di Malaparte per avere un po’ di luce sulla liberazione a Napoli, fatta più dai napoletani che dagli americani (impegnatissimi nei bordelli).

Con questo io voglio dire che ringrazio gli alleati ma che ancora oggi noi siamo vincolati da trattati e accordi internazionali che ci tengono legati a loro per le palle. C’avete dato una mano sessant’anni fa e c’avete lasciati pieni di basi militari che sono postazioni di guerra, ci avete esposto, ci avete influenzato politicamente e ci avete sempre controllato. Avete presente la via della seta di cui si parla in questi giorni? Il 5G cinese? Non si farà mai perché se mai ci azzardassimo gli Usa ci tolgono da tanti di quei patti bilaterali che dovremmo pagare debiti per secoli.

E con USA non intendo solo il cattivo Trump ma anche tutta la pletora di attori rompicazzo, star, miti, cantanti, ricchioni new age che rappresentano l’egemonia culturale americana e che beneficiano della condizione di privilegiati rispetto a tutti gli altri.

Gli americani fanno dischi fighi e serie tv fighe, stop. In cambio dominano il mondo. Per questo mi tira il culo a sentire Jim Carrey. Saranno bellini loro con i poliziotti che ammazzano i neri, le stragi nelle scuole, i serial killer, la pornografia, la NSA che ci controlla, Zuckerberg che ci svende di continuo.

Non mi sta bene essere preso per il culo da un americano, perché loro non si fanno prendere per il culo da nessuno. I miei amici che vivono a New York mi raccontano che hanno paura anche a fare una battuta, perché in società se ti scappa detta una roba su neri, ebrei o gay sei rovinato, emarginato e bollato come razzista.

E questa sarebbe l’apertura di pensiero? La libertà? Almeno noi abbiamo la leggerezza, l’ironia. E ce la devono insegnare loro, a noi, la libertà? Un popolo che manda la gente a friggere sulla sedia elettrica o a schiattare con l’iniezione letale dopo che una giuria popolare si è espressa? E ce la menano a noi che abbiamo dato al mondo Dei delitti e delle pene?

Poi anche basta con la storia del fascismo. Lo dice anche Rampini nel suo ultimo libro che la sinistra ha rotto con la citazione continua e ad cazzum del fascismo per ghettizzare ogni pensiero non affine al proprio. Il fascismo è stato un momento storico brutto, complesso, che ci dobbiamo risolvere da soli in raccoglimento. Jim Carrey faccia Ace Ventura. La Mussolini non ce la meni troppo.

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