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È morto Virgil Abloh, il genio di Off-White e delle code notturne all’Ikea

28 Novembre 2021
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L’arte e la fantasia non muoiono mai.

Verrebbe da dire che le creazioni artistiche, le sue creazioni, non moriranno mai perché nei suoi appena 41 anni di vita, Virgil Abloh, ha dimostrato di possedere un’innata fantasia capace di rompere gli schemi e innalzarsi al di sopra della dimensione spazio temporale del qui e ora. E chi lo sa, davvero, se sarà così. Di sicuro, col millennial direttore artistico di Louis Vuitton, la morte ha avuto particolarmente fretta.

«Il gruppo LVMH, la Maison Louis Vuitton e Off-White hanno l’immenso dolore di annunciare la scomparsa di Virgil Abloh, colpito questa domenica 28 novembre da un cancro che ha combattuto per diversi anni». A dare questa coltellata su Twitter a quanti hanno apprezzato l’opera di Abloh è la stessa maison.

«Siamo sotto choc per questa terribile notizia. Virgil non era soltanto un designer geniale, un visionario. Era una bell’anima e un uomo di grande saggezza», il pensiero del capo Bernard Arnault. «Tutta la famiglia di Lvmh – aggiunge Arnault – si associa a me per dire la sua profonda tristezza. Pensiamo a quelli che amava, che hanno perso oggi un marito, un padre, un fratello, un amico».

Chi era Virgil Abloh. La sua vita

Tutto quello che toccava il millennial afroamericano diventava “arte”. Anche le “virgolette” non sono mai un caso quando si parla di Virgil: le usava spesso per personalizzare concetti e oggetti di uso quotidiano. Ha avuto il tempo di fare una carriera vertiginosa che lo ha portato a essere uno dei più apprezzati artisti a livello globale nel campo della moda e del design. Era laureato in ingegneria e aveva un master in architettura.

Ikea e Virgil Abloh

Una sua collaborazione con Ikea, per esempio, aveva spinto migliaia di persone nel mondo a stare in coda per tutta la notte per accaparrarsi i prodotti da lui concepiti. Nulla di straordinario – un orologio da parete, un tappeto, un sacchetto e altri oggetti casalinghi – ma che per il solo fatto di essere stati originati dalla mente del genio sono diventati di culto: la collezione Markerad.

Virgil Abloh, da stagista Fendì a Louis Vuitton

Nel 2018 la rivista Time lo aveva inserito tra le cento persone più influenti del pianeta. Virgil Abloh, convinto ambientalista, era letteralmente passato da essere uno stagista da Fendì nel 2009 a essere uno dei più ricercati e apprezzati “creatori di moda”. È stato il direttore artistico del menswear di Louis Vuitton. Con il suo Off-White ha avuto modo di collaborare con brand come Nike, Moncler, Browns, Évian, Converse, Dr. Martens, Umbro, Timberland, per citarne alcuni.

Un lavoro frenetico, eccessivo, nel quale Virgil sapeva muoversi bene: «Lavoro meglio quando sono occupato», aveva detto una volta in un’intervista. Tanto poliedrico nel suo lavoro, quanto stabile con la sua famiglia. Virgil Abloh era sposato con Shannon Sundberg e aveva due figli. Il suo nido era Chicago anche se passava gran parte dell’anno a viaggiare in giro per il mondo tra la gente. Quella stessa gente che oggi gli rende omaggio.

 

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