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La reputazione al tempo dell’IA: come cambia il modo in cui le aziende misurano fiducia e credibilità

29 Ottobre 2025
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Con Group Caliber, la società danese che guida la transizione dalla reputazione alla Stakeholder Intelligence, l’Italia diventa laboratorio di un nuovo modo di leggere la fiducia.

Dalla reputazione alla relazione: un cambio di paradigma

Non si parla più soltanto di “reputation management”. Nel lessico delle aziende più innovative sta emergendo un concetto più profondo e dinamico: la stakeholder intelligence.
È l’idea che la reputazione non sia un patrimonio da proteggere in modo statico, ma un flusso costante di percezioni, dati e interazioni da comprendere in tempo reale.
È su questa frontiera che si muove Group Caliber, società danese fondata nel 2016 da un gruppo di ex dirigenti del Reputation Institute (oggi RepTrak), che sta ridisegnando il modo in cui le organizzazioni misurano la fiducia e la credibilità presso i propri pubblici.

Un hub strategico per il Sud Europa e il Medio Oriente

A meno di un anno dal suo arrivo in Italia, Group Caliber ha scelto Milano come centro operativo per la regione MED – che comprende Italia, Penisola Iberica e Medio Oriente – affidandone la guida a Michele Tesoro-Tess, manager con lunga esperienza nella consulenza strategica e nella comunicazione corporate.

Da qui parte una missione ambiziosa: aiutare le imprese a leggere in profondità la propria reputazione, trasformandola in un vero asset decisionale.

Abbiamo trovato un mercato maturo e assetato di strumenti capaci di misurare in tempo reale la percezione del brand,” spiega Tesoro-Tess. “Le aziende non vogliono più report trimestrali, ma insight immediati che permettano di intervenire, correggere, comprendere”.

Il team italiano – oggi uno degli hub più dinamici di Group Caliber – lavora con clienti che spaziano dai settori finanziario e assicurativo al farmaceutico, dai beni di largo consumo al telco e healthcare, con un approccio trasversale che lega comunicazione, marketing e risorse umane.

La reputazione come dato vivo

Ciò che distingue Group Caliber non è solo la tecnologia, ma la filosofia di fondo: considerare la reputazione un dato vivo, da osservare e interpretare in tempo reale.
Attraverso una piattaforma proprietaria potenziata da intelligenza artificiale, l’azienda raccoglie e integra dati da survey, media, ESG, finanza e social network, misurando più di 200 brand italiani – tra cui i principali del FTSE MIB – e analizzando oltre 10 driver di fiducia e credibilità.

L’obiettivo è costruire una fotografia dinamica della relazione tra azienda e stakeholder: capire come i dipendenti percepiscono la leadership, come i clienti reagiscono alle scelte di comunicazione, come gli investitori interpretano le decisioni strategiche.
Un approccio che non si limita al monitoraggio, ma consente di anticipare rischi reputazionali e calibrare messaggi, policy e investimenti in modo coerente con le aspettative reali dei pubblici.

Dati, intelligenza, decisioni

Il punto di forza della piattaforma di Group Caliber è la capacità di connettere dati tangibili e intangibili, unendo il percepito alla performance.
Come spiega Alessandro Detto, Senior Vice President Growth, “i nostri strumenti aiutano i manager a prendere decisioni rapide e informate: ai comunicatori offriamo una lettura in tempo reale di come l’azienda è percepita; ai responsabili HR indicatori precisi di employer attractiveness; ai marketing manager un sistema per misurare la brand health e la capacità di advocacy”.

Questa logica multi-dato, che unisce analisi reputazionale e metriche economiche, diventa cruciale nei momenti di crisi, quando comprendere il legame tra percezione e realtà è la chiave per agire con tempestività e precisione.

Una nuova grammatica della fiducia

In un contesto in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui le aziende comunicano, Group Caliber rappresenta un tentativo di costruire una nuova grammatica della fiducia.
Non più solo difesa dell’immagine, ma un esercizio continuo di ascolto e interpretazione dei segnali che arrivano da clienti, dipendenti, media e comunità.

La crescita della società in Italia e nella regione MED non è solo un dato economico: è il segnale di un cambiamento culturale più ampio, in cui la reputazione torna a essere una questione strategica, viva e misurabile.
E la “stakeholder intelligence”, in questo scenario, non è più un’etichetta: è la bussola che permette alle organizzazioni di orientarsi nel tempo reale del mondo.