“Vi auguro di trovare l’effetto En e Xanax per il vostro 2022”. Gli auguri della Miranda
Anche la Miranda ha un cuore.
Sì, perché dietro quel cinismo ironico dei suoi pezzi si cela in realtà una persona che i conti con sé stessa li fa spesso.
Oddio non fraintendetemi, l’ironia è forse una delle cose che più amo di me stessa. Mi prendo in giro, prendo in giro gli altri, rido tanto perché fondamentalmente se ci pensate alla fine una bella risata di quelle che poi ti fanno male gli addominali che non hai a volte ti sistema.
Eppure ogni tanto sono profonda anch’io. O meglio cerco di esserlo.
Non solo bilanci ma anche propositi
Ho già fatto un bel bilancio del mio 2021, molto ironico.
Oggi mi sento di augurare qualcosa a tutti noi. Perché sì, alla fine in questa altalena che è la vita siamo un po’ tutti insieme. Combattiamo tutti contro quella sensazione che la vita che avremmo voluto vivere sia stata messa in standby da un virus silenzioso ma prepotente.
Combattiamo tutti contro quel senso di impotenza quando leggiamo di altre varianti (che prima o poi ste lettere dell’alfabeto greco finiranno anche). Io lo vedo nei nostri occhi che siamo PIENI, SATURI, che sembra un continuo bastone e carota. D’estate tutto bene e poi d’inverno tutti in sbatti per l’aumento dei casi.
Siamo diventati un NOI, forse per la prima volta la sento e la capisco davvero questa cosa.
Tutti uniti, tutti insieme a cercare di non arrancare ma di morderla comunque questa vita, anche se è una vita un po’ parziale.
Propositi e auguri…
Quindi il mio è un augurio per tutti noi e voi.
Vi auguro di riuscire sempre a morderle le giornate, anche se a volte vi sentirete come post operazione al dente del giudizio costretti a ingurgitare solo cibi liquidi.
Vi auguro di tenerla sempre dritta quella schiena come delle ballerine di danza classica anche quando vi sembrerà di volervi solo piegare. Che gli acquazzoni arrivano, la pioggia scende ma poi il sole tendenzialmente torna fuori.
Vi auguro di saper cogliere i vostri momenti no, di starci dentro. Perché è solamente da lì che ripartirete. Dalla consapevolezza che siamo tutti uguali, tutti fragili senza vergogna. E che a volte va bene così, a volte va bene prendersi del tempo. Momenti che vanno solo guardati, accettati e messi in saccoccia. Che domani è un altro giorno, un altro piede.
Vi auguro di continuare a migliorarvi, di mettervi in discussione.
Vi auguro di cambiare idea. Su di voi, su quella persona, su quella situazione, su quella relazione. Perché cari miei non esiste cosa più bella al mondo che smuoversi dalle proprie convinzioni, abbracciare anche quelle degli altri.
Vi auguro di saperle tenere le persone, e di saper lasciare andare quando sarà il momento.
Lasciate andare per una volta, senza rimorsi, senza paura. Che tanto lo sapete meglio di me che la vita in 3 secondi cambia.
Vi auguro di ridere a crepapelle, e di piangere perché anche quello è bello.
Vi auguro di trovare tutti i colori del mondo dentro di voi e negli altri. Perché anche se siete della anime nere come me l’importante è non smettere mai di cercare.
Vi auguro di essere capaci di emozionarvi davanti ai fiori come la Caro, di essere sempre liberi come la Marti, coraggiosi come la Bea e pieni di curiosità come la Vale.
Vi auguro infine di trovare anche voi quell’effetto EN e XANAX come canta il mio amico Bersani. Che sia una canzone, una passeggiata, una persona, un film o un libro.
Vi auguro di trovare dei compagni di viaggio degni di tale nome perché la vita diventa un po’ più facile se di fianco hai delle amiche fenomenali. Lontane, vicine, care mie a voi va infine il mio augurio più grande. Vi auguro di rimanere sempre splendide come siete, molto poco signorine, con molti sbatti, con qualche capello bianco ma piene di vita e di colori.
… Alla vostra!
All’anno che sta finendo.
Al mio effetto EN e XANAX che ha il nome di Lucio Dalla.
A tutti i colori della vostra vita. Perché “When all the parts of the puzzle start to look like they fit then I must remember there’ll be days like this” cantava il mio vecchio amico Van Morrison in “Days Like This” (pezzaccio eh!).
Buon anno, torno cinica.