L’amore di coppia è ancora questione di sguardi o finiremo per flirtare con Alexa come in Her?

29 Dicembre 2020
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Coppie millennial, l’amore è “questione di sguardi” come nei film “Ferro 3 – La casa vuota” e “Prima dell’alba” o è destinato a una “questione di tecnologia” come in “Her”?

“Ferro 3 – La casa vuota” e “Prima dell’alba” sono due pellicole che simboleggiano due tipi di amore apparentemente diversi, ma accumunati dallo stesso fattore: gli sguardi. In una società sempre più tecnologica, in cui da “questione di sguardi” si sta passando a “questione di wifi”, cosa succederà alle coppie millennial? Sono destinate a vivere storie d’amore come quella del film “Her”?

“Ferro 3 – La casa vuota” è un film del regista sudcoreano Kim Ki Duk, morto lo scorso 11 Dicembre per covid-19. I protagonisti della pellicola sono due amanti, la cui comprensione viene affidata a un rapporto di complicità silenziosa. I due non si scambiano infatti nessuna battuta. La loro relazione è costruita da sguardi e da tenere carezze platoniche, in un crescendo filmico emozionante.

Lo stesso accade in “Prima dell’alba”, di Richard Linklater, nella famosa scena della cabina musicale. Il rumore degli sguardi che sbattono contro il volto dell’innamorato che si gira per evitarli, per poi rilanciarli a sua volta, sovrasta la musica del vinile che gira e rigira tra le mura. Proprio in quella lotta di sguardi noi capiamo che i due si piacciono davvero.

Si tratta però di tutta un’altra storia rispetto a “Ferro 3 – La casa vuota”. La mente dello spettatore è inondata da fiumi di parole, dettati dai lunghi dialoghi di disparate tematiche che i protagonisti si scambiano mentre passeggiano per le vie di Vienna. A un certo punto la donna afferma che: “Se c’è una qualsiasi magia in questo mondo, dev’essere nel tentativo di capire qualcuno condividendo qualcosa”.

“Condividere qualcosa”. I millennial di oggi condividono molto, 50 miliardi di messaggi, 80 milioni di GIF, 3.3 miliardi di immagini, 760 milioni di video, questo solo su Whatsapp. Ma di reale? Ben poco. Le coppie millennial sono una via di mezzo tra l’incomunicabilità e i bla bla bla. Tra il silenzio di “Ferro 3 – La casa vuota” e le discussioni di “Prima dell’alba”.

Crediamo di tessere relazioni reali, ci convinciamo di affrontare discorsi importanti, di intraprendere diverse discussioni, ma lo facciamo ormai solo via messaggio o tramite videochiamate vis a vis fittizie.

Il filosofo sudcoreano Byung Chul Han nel suo scritto “Nello Sciame” afferma che il medium digitale priva la comunicazione della sua tattilità e corporeità. La comunicazione attuale è infatti priva di sguardi. Nelle videochiamate, infatti, noi non ci guardiamo mai negli occhi. Abbiamo l’illusione che accada, ma non è così. Sviamo sempre lo sguardo o sullo schermo o sull’obbiettivo della telecamera interna.

“Ferro 3 – La casa vuota” e “Prima dell’alba” ci insegnano che l’amore è per una grandissima percentuale questione di sguardi silenziosi, accompagnati o da riflessioni o da timide minuzie dolci come lo sfiorarsi delle mani, ma se la nostra società si sta muovendo verso una direzione sempre più tecnologica che ne sarà delle relazioni? Si vivranno storie con i propri dispositivi tecnologici come nel film “Her”?

Cari millennial, l’amore è questione di feeling, di occhi, parlate vis a vis con le persone, senza perdervi troppo online, che lì si conclude poco.

 

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