Non c’è dubbio che il mondo dating online offra innumerevoli opportunità di incontrare l’anima gemella, ma indubbie sono anche le numerose sfide e le prove di carisma, bonton e charme a cui gli utenti in cerca dell’amore sono costantemente sottoposti. Come orientarsi?
A discapito di quanto ci si possa aspettare, le statistiche evidenziano come il 54% degli utenti che utilizzano app di dating negli USA cerchi un partner esclusivo, mentre sono in minoranza coloro che utilizzano questo genere di piattaforme a solo scopo di effimero divertimento o curiosità (fonte: Maze of Love). A confermare l’utilità delle dating app anche ai fini di costruire relazioni serie e durature, i dati di DatingAdvice.com confermano che il 17% dei matrimoni negli Stati Uniti parte proprio con una conoscenza online, il che giustifica il dato della spesa media per gli utenti di app di dating negli Stati Uniti, che ammonta a circa 300 dollari all’anno: un buon investimento?
Non tutto è oro quel che matcha
Ma le ansie si celano anche dietro alle più “banali” insicurezze. Secondo il rapporto di Hinge sulle tendenze della Gen Z in fatto di dating app, il 90% dei giovani utenti desidera trovare l’amore, ma la paura del rifiuto è un ostacolo significativo. Il timore generato dal porre la fatidica domanda “What Are We?” porta, il più delle volte, al rischio così di non riconoscere in quale fase di una relazione ci si trova.
Il rapporto evidenzia quindi l’importanza del DBL, il “Digital Body Language”, ovvero il linguaggio del corpo digitale che include l’uso di emoji, punteggiatura e tempi di risposta. Il 77% degli utenti afferma che il DBL del match rivela molto sulle loro intenzioni, contribuendo a limitare la paura del rifiuto e alla costruzione di una comunicazione più fluida e diretta, cruciale per evitare l’incertezza e stabilire chiaramente le intenzioni di relazione.