L’ipergenitorialità è l’errore tipico di madri e padri millennial

7 Dicembre 2024
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Analisi dei genitori della generazione Y, tra eccessive premure e preoccupazioni che rischiano di indebolire la formazione dei figli alla vita

Essere genitori millennial è un compito che richiede impegno e dedizione, ma non sempre le buone intenzioni portano ai risultati desiderati. Infatti, anche se i genitori si sforzano di fare del bene ai propri figli, possono facilmente inciampare in errori significativi, come l’ipergenitorialità. Ma cos’è l’ipergenitorialità? Si tratta di un fenomeno in cui i genitori, spinti dall’amore e dalla preoccupazione, finiscono per essere eccessivamente coinvolti nella vita dei propri figli, limitando la loro indipendenza e capacità di affrontare le sfide.

L’errore comune: essere troppo genitoriali

Oggi, con le moderne norme di educazione, i genitori tendono a essere più presenti e affettuosi rispetto al passato. Tuttavia, secondo gli esperti, questo può portare a un eccesso di protezione. “Una supervisione e un intervento costanti possono danneggiare le possibilità dei bambini di diventare coraggiosi e resilienti”, avvertono lo psicologo Camilo Ortiz e l’attivista Lenore Skenazy in un articolo sul New York Times. Quando un adulto è sempre presente, i bambini non hanno l’opportunità di scoprire di cosa sono capaci.

I bambini iperprotetti non solo mostrano meno intraprendenza, ma tendono anche a essere più ansiosi. Con il passare del tempo, questa impazienza può mettere a dura prova le relazioni tra genitori e figli. L’autrice Devorah Heitner, scrivendo per l’Atlantic, sottolinea che la costante supervisione degli adolescenti li priva della possibilità di commettere errori e imparare da essi.

La mentalità che promuove l’indipendenza

Numerosi studi suggeriscono che i genitori premurosi, spesso alla ricerca di consigli online, possono cadere nella trappola dell’ipergenitorialità. Facendo troppo per i loro figli, rischiano di renderli meno indipendenti e felici. Questo comportamento è alimentato dall’amore e dall’ansia, emozioni che fanno parte integrante del viaggio genitoriale.

Ma come possono i genitori millennial proteggere i propri figli dall’ipergenitorialità? La chiave è comprendere il problema. Una recente ricerca di Yale, pubblicata sulla rivista *Child Development*, ha rivelato che un semplice cambiamento di mentalità può aiutare i genitori a evitare di danneggiare accidentalmente i propri figli. 

L’autrice principale, Reut Shachnai, afferma che i genitori oggi sono spesso troppo coinvolti. “Quando un adulto completa un compito per un bambino, può privarlo dell’opportunità di imparare a farlo da solo, danneggiando così la sua autoefficacia e autonomia”, spiega a Neuroscience News.

Un intervento semplice per ridurre l’ipergenitorialità

Per aiutare i genitori a distaccarsi dall’ipergenitorialità, il team di ricerca ha implementato un intervento semplice: insegnare ai genitori di bambini in età prescolare a considerare le sfide quotidiane non come problemi da risolvere, ma come opportunità di apprendimento. Questo cambiamento di mentalità ha portato a una riduzione del 50% nell’interferenza dei genitori con le attività dei loro figli.

La conclusione dei ricercatori è chiara: è fondamentale che i genitori facciano un passo indietro e permettano ai propri figli di affrontare le difficoltà. «La prossima volta che vi troverete tentati di completare un compito per un bambino, prendetevi un momento per apprezzare tutto ciò che può imparare dal tentativo di completare il compito da solo», consiglia l’autrice senior Julia Leonard.

In sintesi, comprendere cos’è l’ipergenitorialità e come evitarla è essenziale per i genitori millennial che desiderano crescere figli felici e indipendenti. Con un piccolo cambiamento di mentalità, è possibile promuovere l’autonomia e la resilienza nei propri bambini, preparandoli ad affrontare il mondo con sicurezza.

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