Dopo il K-pop, l’entertainment governativo che arriva dalla Corea, ecco la nunchi, la tecnica per connettersi profondamente con le persone. Il tema chiave è, come sempre per i millennial, vincere l’ansia. Riuscire a stabilire quindi rapporti più intensi, veri, felici.
Applicazioni ideali della nunchi: in ufficio, per esempio per negoziare un aumento di stipendio, in amore, per trovare il partner giusto, in famiglia, per ritrovare armonia con fratelli e famigliari. Trattasi dunque di una tecnica che promette miracoli con l’autostima. E solo i millennial sanno quanto bisogno ci sia di rinnovare ogni giorno il nostro stimolo verso il mondo.
Come funziona la nunchi? Ecco alcune semplici regole da introdurre nella vita quotidiana:
Una nuova strada in tutti i sensi
La nunchi non è certo il recupero di una filosofia segreta e antica, di sapore new age ma disponibile per pochi eletti. È semplicemente uno stile di vita, applicabile a tutti. Si usano gli occhi e le orecchie per guardare, sentire e capire chi abbiamo intorno.
Da questo primo screening comincia una nuova strada che porterà legami più profondi con le persone, energia professionale e diminuzione significativa dell’ansia sociale. Il mondo sembrerà più facile. Almeno così dice chi la pratica.
Cancella il pregiudizio
Secondo SheerLuxe, magazine online tra i più amati dai millennial anglofoni, il primo passo è togliersi dalla testa i preconcetti tossici. Quando si entra in una stanza, per esempio, abbiamo la responsabilità di capire che gli equilibri tra i presenti all’interno stanno per cambiare con il nostro arrivo. Una cosa da fare subito è cercare di avere informazioni dalla nostra vista: quelle persone sono lì da prima di noi, quindi dobbiamo osservarli bene per capire come comportarci. Fondamentale è fidarsi delle nostre prime impressioni.
Ci vuole un tatto speciale
Jen Fletcher, consulente ed esperta di cultura sudcoreana sostiene che il nunchi è in verità una forma estrema di tatto. In generale gli asiatici sono assai meno diretti di noi e si affidano a linguaggi non verbali.
Dovremmo fare attenzione alla persona che ci parla. È più difficile di quanto si pensi, perché non siamo abituati ad ascoltare. Da veri millennial la noia ci attanaglia subito e quindi ascoltiamo solo una parte di ciò che ci dicono. Alle volte poi prestiamo attenzione alle sole parole senza osservare e raccogliere i segnali inconsci dei nostri interlocutori.
Eppure il linguaggio del corpo è fondamentale perché i gesti e le espressioni facciali dell’altra persona creano relazioni umane. Il contatto visivo è addirittura molto spesso la chiave di una comunicazione efficace.
Ascoltare la voce della pancia
Nel fare amicizia, la tecnica nunchi predica di prestare la massima attenzione al nostro intuito. Possiamo capire all’istante se una persona ci sembra genuina, sincera autentica e trasparente o meno. L’istinto e la pancia difficilmente ci ingannano.
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