“Stai sereno” lo dici al meteo. Come aiutare chi è in attacco di panico?
I disturbi d’ansia colpiscono milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Condurre una vita “normale” quando si soffre di ansia è difficile. E spesso amici e parenti non sanno come aiutarti. Dire: “calmati!” aiuta davvero chi è in attacco di panico?
Il soggetto affetto da questi disturbi viene costantemente assalito da paure inspiegabili, in primis, quella di poter essere colpito da un attacco di panico in qualsiasi momento della giornata. Quando vediamo una persona in preda al panico, la prima cosa che, sbagliando, facciamo è dirgli di calmarsi. Niente di peggio.
L’ultima cosa che calma una persona ansiosa è sentirsi dire “take it easy”, “stai sereno” o simili. In effetti, la situazione può peggiorare. Secondo il professor Todd Farchione, specialista dei disturbi emotivi alla “Harvard University Cambridge”, se si sforza di non avere paura il paziente in attacco di panico può vivere una reazione più intensa di quella che avrebbe normalmente.
Secondo Farchione “..è una cattiva strategia quella di dire a qualcuno di calmarsi, soprattutto dal momento che non gli stai spiegando come farlo. Se potessero calmarsi – aggiunge il professore – si sarebbero già calmati.” Una strategia migliore sarebbe quella di porre domande del tipo “Cosa ti fa sentire in questo modo?” o comunque aiutare il soggetto a distogliere l’attenzione dall’ansia. Farchione spiega che in questo modo l’ansioso si distrae: sarà in grado di affrontare l’episodio con maggiore razionalità.
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