I complimenti del capo ti fanno arrossire? I trucchi per incassare con eleganza
In tempi avari di soddisfazioni, quando qualcuno ci fa i complimenti la cosa ci suona strana, e subito sentiamo puzza di fregatura.
Questo vale nella vita privata, soprattutto se si è donna. Quando arriva un apprezzamento da un uomo il dubbio del secondo fine si instilla più o meno a tutte.
Un po’ diversamente vanno le cose sul lavoro. Perché capita davvero che compiti ben svolti, precisi e completi, vengano apprezzati da colleghi e superiori. Ha fatto discutere recentemente il risultato di una ricerca secondo la quale un “bravo” del capo vale più di un aumento di stipendio. Dipende dallo stipendio, verrebbe da dire. Ma tant’è.
I complimenti del capo sono meglio di un aumento?
Insomma, quando arriva questo benedetto “bravo”, che secondo lo studio di cui sopra farebbe aumentare la produttività e la performance dell’azienda, spesso ci troviamo impreparati. E il risultato è che arrossiamo e spesso riusciamo, con le nostre reazioni, a far pentire il capo del complimento che ci ha appena fatto.
Ma quali sono le reazioni giuste, se mai ne esistono? Una giornalista francese, Marie Malzac ha provato a riassumere alcuni trucchi, più che regole, per evitare le guance rosse di fronte a un complimento. Piccole strategie che possono anche rafforzare la nostra autostima.
Non è sempre un colpo di fortuna. Ok ai complimenti
Regola numero uno: non sottovalutare i propri meriti. Insomma, perché rispondere che la buona riuscita di un progetto è stata solo un colpo di fortuna? E perché sminuire la fatica fatta lasciando intendere che si poteva fare di più e meglio? No. Se arriva un complimento molto meglio sorridere e incassare, senza complimenti!
Anche perché l’eccesso di autocritica non porta da nessuna parte se non a mortificare noi stessi e a guardare sempre e solo le imperfezioni che inevitabilmente esistono. Anche perché la perfezione non esiste. Ma un complimento aiuta a migliorarsi e spinge a fare sempre meglio.
Umiltà sì, ma nella giusta misura
In secondo luogo, posto che l’umiltà è sempre un buon atteggiamento da tenere nella vita, allontaniamo subito l’idea che accettare il complimento equivalga a vantarsi. Sbagliatissimo. Dal momento che nessuno regala niente, soprattutto sul lavoro, mettiamoci bene in testa che un elogio per un progetto ben riuscito è il giusto riconoscimento della fatica e dell’impegno profusi. Anche in questo caso l’autostima cresce. Con l’unica conseguenza che a beneficiarne è anche l’ambiente di lavoro e l’azienda. Quindi ben vengano i complimenti.
Costruire un clima positivo tra colleghi
Altro piccolo trucchetto è quello di non ricambiare subito con un altro complimento. Già, perché questo significherebbe in qualche modo non accettare l’apprezzamento ricevuto. Quando il “bravo” arriva meglio riscuoterlo e lasciare per un secondo momento gli elogi ai colleghi. Anche perché questa è una strategia che concorre a migliorare l’atmosfera in ufficio. E di questo tutti non possono che trarne beneficio.
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