È normale avere paura del Coronavirus? Quanto normale? Misuralo con un test
È giunto il momento delle domande scomode. Non c’è Netflix che tenga: affrontare subito con un test il livello di paura del Coronavirus
Nella talvolta angosciante e pigra quarantena abbiamo pensieri cupi: è normale avere paura del Coronavirus? Quanto normale? Quanto questa paura si attiva per l’effetto inondante dei social network?
Per molti è forse la prima volta che si prova vera e propria repulsione per questa forma di comunicazione spersonalizzata. O per la dipendenza che ha generato.
Odiare i social in questo periodo è normale, ma poi si finisce sempre per andarci anche per pochi minuti al giorno. Perché la vita sociale è sputtanata, ormai. I riti dell’aperitivo saltano, i weekend sono ferocemente uguali a tutti gli altri giorni e i meme su whatsapp a volte procurano risate amare a cui rinunceremmo volentieri.
Siccome la scienza procede e anzi accelera, anche gli psicologi e i lifecoach si industriano anche a cercare vie d’uscita alla normale paura del Coronavirus e, viene da dire, questa è una fortuna.
Qualche ora fa ho ricevuto un messaggio whatsapp. Conosco bene la fonte: Alessandro Calderoni, psicoterapeuta tra i primi a portare in Italia la mindfulness, che, tra le tecniche psicologiche è quella più adatta alle ansie millennial.
«Buondì. Posso chiedere 5 minuti di tempo per la compilazione di un sondaggio anonimo sull’effetto emotivo e pratico della riorganizzazione quotidiana in seguito alle misure stabilite per il coronavirus? In cambio alla fine è possibile scaricare un audio autoipnotico dedicato al potenziamento del sistema immunitario. Grazie. Alessandro Calderoni www.sondaggiocoronavirus.it»
Alessandro è persona fidata, uno che le tue magagne non te le manda a dire, ma soprattutto uno che punta dritto ai risultati. Lo faccio.
Chi ha studiato un po’ di ricerca sociale o anche marketing, sa bene che un sondaggio è complesso da costruire, le domande devono essere strutturate bene per restituire un risultato interpretabile.
Questo sondaggio è fatto bene: parte con una bella radiografia del tuo presente, come stai vivendo il momento e le emozioni da Coronavirus e poi punta dritto sull’ansia, sui pensieri da disaster movie che ci attraversano, risvegliando il cervello rettile.
Ora, il risultato finale di una ricerca seria non può essere disponibile subito. Però Calderoni ci farà sapere. In ogni caso questo test serve molto, perché nella smania netflixiana di rimuovere il virus dalle nostre sinapsi, finiamo per non voler nemmeno più fermarci per porci delle domande su che tipo di uomini o donne siamo diventati.
Poi c’è un audio ipnotico in regalo. Devo dire che se non conoscessi la bravura di Calderoni e l’efficacia delle sue sedute, l’idea di ricevere in regalo un audio ipnotico al posto dei consueti tester kit di cosmetici, mi farebbe sorridere.
Ma è un regalo interessante, soprattutto nell’epoca in cui quelli che succhiano i tuoi dati sensibili tutti i santi giorni lo fanno in modo ingannevole e senza dar niente in cambio.
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