Millennial vs Baby Boomer. Cari millennial, siate buoni con chi verrà dopo di voi
Cari millennial,
odiate anche voi il modo in cui i baby boomer parlano di voi? Bene, vorrei dunque ricordavi qualcosa…
Millennial vs Baby Boomer. Questi ultimi sono stati anche la generazione degli hippie. E quelli della “greatest generation” (la generazione prima dei baby boomer ndr.) dicevano dei baby boomer le stesse identiche cose che questi ultimi dicono ora di noi Millennial.
La stessa identica cosa. L’unica differenza è che mancava la parola selfie.
Hippie e baby boomer erano considerati dei pigroni senza scopo nella vita. Venivano definiti come egoisti che davano importanza solo a loro stessi. Sul lavoro erano trattati come sfaccendati e incapaci di eseguire ogni sorta di compito o di portare rispetto a chiunque fosse più grande di loro, e si pensava che volessero sempre e comunque un trattamento speciale per raggiungere l’obiettivo più facilmente.
I baby boomer venivano percepiti come un gruppo che pensava che tutti ce l’avessero con loro, sempre sulla difensiva. E se gli chiedevi cosa stessero facendo, rispondevano semplicemente che stavano esplorando la sessualità, combattendo il razzismo eccetera eccetera, in un modo nuovo, nel tentativo di allontanarsi dalle vecchie tradizioni che a loro parere non funzionavano più. Loro combattevano e protestavano. Ma ci mettevano passione.
Ricordiamocelo, cari millennial. Ricordiamoci questa sensazione. Ricordiamoci ora com’è essere giovani. Ricordiamoci tutto quello che le generazioni passate dicono di noi.
Ricordiamocelo, perché arriverà il giorno in cui avremo quaranta, cinquant’anni. Quando i presidenti e i capi saranno millennial. Quando noi saremo parte delle istituzioni, quando noi saremo al comando.
Sicuramente ci saranno persone della nostra generazione, della nostra età, che guarderanno i post-millennial e diranno: “ma guarda questi quanto sono egoisti e poco rispettosi!”, “Che problema hanno le loro canzoni? Che cos’hanno i loro capelli?”, “Non riescono a staccare gli occhi dal telefono per nemmeno un secondo!” e ancora “noi non eravamo così sfaticati e non ci era tutto dovuto come a loro”.
Succederà. Ma non lasciamo che sia cosi.
Combattiamo. Combattiamo ora per noi, ma quando saremo grandi, combattiamo per le generazioni future.
Interrompiamo questo ciclo.
Se anche voi, cari millennial, odiate il modo in cui veniamo trattati dalle generazioni più vecchie, ricordiamo tutto questo e non ripetiamo gli stessi errori su chi verrà dopo di noi.
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