Perché innamorarsi di un professore?

27 Settembre 2017
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Innamorarsi di un professore vi sembra sciocco? Sarà colpa dei film, sarà colpa di mia madre che ha avuto mio fratello dal suo professore di matematica dell’università, sarà colpa del fatto che mi innamoro ogni 5 minuti, ma ogni-singolo-anno, quando arriva il momento di ricominciare le lezioni, incrocio sempre le dita perché ci sia (almeno) un insegnante figo.

Beh, la definizione di “figo” per me è molto relativa, perché ricordo perfettamente quando in seconda media ero innamorata persa del professore di spagnolo. Bello proprio non era, ma aveva il suo fascino, come direbbe mia nonna “aveva il suo perché”: era stempiato, maglioncino nero a collo alto fisso, erre moscia e potrei andare avanti con i difetti, ma per me era perfetto e a spagnolo ho sempre avuto 10.

 

Innamorarsi di un professore – se è figo! – è tutto sommato naturale, e lo dimostrano queste quattro situazioni:

  1. Mai dimenticherò il supplente di matematica della terza liceo… Era proprio bello. Matematica non mi è mai piaciuta, ma lui sì e quindi, per starci il più vicino possibile, mi offrivo sempre per andare a correggere gli esercizi alla lavagna. La sua permanenza è durata fino alle “equazioni con i polinomi”, e fino alle “equazioni con i polinomi” arriva la mia conoscenza matematica.
  2. Ma poi vogliamo parlare di quanto si studia meglio senza l’ansia di un professore isterico?! Per tutti gli anni del liceo ho avuto una professoressa di chimica che paragonavamo a Isma delle Le follie dell’imperatore, era la persona più senza cuore del mondo, faceva dei compiti in classe infiniti e irrisolvibili, da consegnare in 40 minuti, perché nei 20 successivi voleva iniziare a correggere. Beh, per lei abbiamo sputato sangue, studiato a memoria le note a piè di pagina e ora nessuno dei miei ex compagni di classe (né io, ovviamente) ricordiamo nulla di composti carbonilici e alogenuri.
  3. Ginnastica non è una materia (non si offendano i professori di Scienze Motorie), ma si sa. Qualcuno si è realmente mai applicato a fare lo skip alto? Ecco, in quarta liceo il mio professore era un dono di Dio. Pensate che teneva un corso di Taekwondo il venerdì pomeriggio e nonostante fosse uno sport inutile in un giorno improponibile, tutte noi ragazze avevamo l’ormone talmente a palla che che i nostri skip alti toccavano il soffitto.
  4. Al primo anno di università, durante l’ora di economia aziendale, il professore presenta alla classe un suo assistente che ci avrebbe aiutato con le esercitazioni in vista del primo parziale. Lui era uno sciatore e bisogna dire che lo sci aveva fatto il suo dovere con i suoi glutei. Comunque, tutte le volte che non ci fosse stato chiaro qualcosa, avremmo dovuto alzare la mano e chiedere spiegazioni. Quando abbiamo capito che il caro assistente si avvicinava per dare suggerimenti direttamente all’interessato, avreste dovuto vedere quante mani alzate!

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