Porno, porno, porno. Ora come non mai.
Il caso di Billie Eilish – che ha confidato di aver convissuto con conseguenze «da incubo» per via dell’abuso che ha fatto della pornografia a partire dagli 11 anni – non è un caso così raro. Anzi, situazioni come quelle che la popstar ha vissuto rischiano in qualche modo di diventare una consuetudine. Chiaro, non tutte le esperienze saranno così estreme ma una minima possibilità c’è.
Non scopriamo l’acqua calda se affermiamo che internet ha aperto le porte del xxx a tutti. Facilitando l’accesso alla pornografia come mai era avvenuto nella storia dell’umanità. Per i bambini degli anni ’80 e ’90 l’unica porta per affacciarsi nel mondo segreto e misterioso dell’hard erano foto e giornaletti. Al massimo qualche vhs, ma non certo l’infinita offerta delle nuovissime generazioni.
Billie Eilish e la dipendenza dalla pornografia
«Mi ha distrutto il cervello», Billie Eilish si è confidata così in un’intervista. La pornografia le ha dato dipendenza e instabilità mentale. «Mi ha dato incubi e creato un sacco di problemi con il ‘dating’, quando ho cominciato a vedere davvero persone e a fare sesso», ha detto la cantante che proprio oggi 18 dicembre compie 20 anni.
L’intervista di Billie Eilish è stata rilasciata al programma all’Howard Stern show sulla radio Sirius XM. «Penso che il porno sia una disgrazia» ha detto. «Ne ho guardato tanto, per essere onesti. Ho cominciato a 11 anni – spiega – perché mi aiutava a sentirmi ‘cool’ e ‘una del branco’. In realtà mi ha distrutto il cervello, mi ha dato incubi perché il contenuto che guardavo era spesso così violento».
Eilish è stata di recente candidata in sette categorie ai Grammy 2022, incluso l’album dell’anno per “Happier than Ever” e la canzone dell’anno per il brano con lo stesso titolo. La scorsa settimana ha presentato Saturday Night Live con la veterana dello show satirico Kate McKinnon.
Foto copertina profilo Instagram Billie Eilish