Shopping sostenibile. In Italia è second hand mania: la generazione Z batte tutti
La ricerca di Amazon svela i trend dello shopping sostenibile in Italia: il 71% dei consumatori dichiara di apprezzare la “caccia” di offerte su articoli di seconda mano e ricondizionati. La metà di loro regalerebbe un articolo usato o ricondizionato a una persona cara questo Natale.
Nei primi nove mesi del 2023 le vendite di prodotti di seconda mano proprio su Amazon.it sono aumentate di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ne sono la conferma i risultati dello studio condotto su un campione di 2000 italiani tra i 18 e gli oltre 65 anni, che ha rilevato che il 94% dei consumatori controlla i prezzi dell’usato rispetto al nuovo quando fa acquisti online. Il 44% si rifiuta di pagare il prezzo pieno per qualsiasi prodotto, che si tratti di abbigliamento, tecnologia o articoli per la casa.
Questa apertura all’acquisto di prodotti usati e ricondizionati di qualità si rifletterà sicuramente nei regali di Natale del nostro paese: second hand anche sotto l’albero per il con il 50% dei consumatori intervistati, una percentuale molto più alta rispetto al 19% del 2022.
I must have dello shopping sostenibile
Nel 2022 Amazon ha venduto in Europa decine di milioni di prodotti restituiti, ricondizionati e con confezione aperta attraverso Amazon Seconda Mano e Amazon Renewed.
Gli utenti preferiscono risparmiare fino al 50% rispetto ai prezzi di vendita originali, contribuendo inoltre a prolungare la durata della vita dei prodotti. Le occasioni di shopping “second chance” più popolari su Amazon in Italia includono elettrodomestici da cucina, elettronica di consumo (come smartwatch e tablet), prodotti per il gaming, dispositivi per la cura della persona e della casa, lampadine LED e smart TV.
Come si rapportano allo shopping di seconda mano le diverse generazioni?
Secondo l’indagine, la generazione Z è quella più propensa all’acquisto di articoli usati: in media il 33% dei vestiti che indossano e il 35% dei dispositivi tecnologici che possiedono sono di seconda mano. Più della metà (52%) dei Gen Z intervistati è solita acquistare prima oggetti usati, ma solo uno su quattro (26%) riparerebbe un elettrodomestico rotto.
I consumatori millennial, invece, sono i più disposti a imparare a riparare un oggetto tecnologico rotto: il 44% degli intervistati ha dichiarato di aver visitato un “centro riparazioni” negli ultimi 12 mesi. Più di due terzi (67%) dichiara di aver seguito con successo un video di riparazione fai-da-te su YouTube.
La ricerca rivela anche che il 38% degli acquirenti della generazione X cerca prima l’usato, ma il 30% ha ammesso che preferirebbe evitare una riparazione domestica a favore dell’acquisto di qualcosa di nuovo.
Tra tutte le generazioni, i Gen Z (18%) e i Millennial (12%) sono i più propensi a regalare un oggetto usato fingendo che sia nuovo, seguiti dalla Generazione X (11%) e dai Boomers (4%), %), questi ultimi di età compresa tra i 59 e i 77 anni.
I Baby Boomers, come prevedibile, sono anche tra i meno propensi a cercare di riparare e prolungare la vita dei propri beni, con appena il 34% che cerca oggetti usati prima di quelli nuovi.
Ma a cosa è dovuto il boom del second hand? Il taglio dei costi è il motivo principale per cui tutte le fasce d’età fanno acquisti a prezzi più convenienti, con l’81% che concorda sul fatto che è positivo risparmiare anche se ci si può permettere di non farlo. Il 42% degli intervistati ritiene inoltre che sia importante acquistare prodotti usati per prolungarne la vita, secondo un’ottica di economia circolare e interesse per lo shopping sostenibile.