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Tuttinvitati, il progetto che unisce bellezza e disabilità nasce davanti al pubblico del Fuorisalone

21 Aprile 2023
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Al via TUTTINVITATI, il progetto di comunicazione che parte con un’app guida ai locali accessibili ma si propone come punto di riferimento per una nuova concezione della disabilità. Parole chiave: bellezza e accessibilità.

Tuttinvitati, il progetto della giornalista Marta Calcagno Baldini realizzato in collaborazione con il content studio Officine Millennial, ha preso vita durante la Design Week milanese riunendo amici, giornalisti e fan di una nuova visione della disabilità alla Casa degli Artisti, il locale che ha accolto e supportato l’idea.

Oltrepassando il “limite” fisico scopriamo che anche accessibile è bello. Tuttinvitati è il progetto che sensibilizza, concretizza e mira a un cambiamento strutturale.

«Quando a vent’anni, dopo un incidente, mi sono trovata nei negozi ortopedici a scegliere tra pochi modelli di scarpe di nessun valore estetico, mi sono chiesta perché chi le disegnava non avesse pensato che anche ai disabili interessasse indossare calzature di un design gradevole e moderno». Così Marta Calcagno Baldini ha sintetizzato un momento di vita complesso: «Se la bellezza è considerata un diritto, questo comincia dalla progettazione delle calzature, degli oggetti di vita quotidiana e degli ambienti, in modo che siano belli per Tutti».

TUTTINVITATI: la bellezza è fondamentale, per tutti.

Marta Calcagno Baldini è la giornalista che ha fatto del trauma un nuovo punto di partenza, girando la medaglia del limite fisico imposto dalla disabilità ed enfatizzando ciò che c’è di positivo in una nuova normalità. Tuttinvitati mette a frutto nuove risorse con l’obiettivo di non escludere nessuno.

La fondatrice, munita di taccuino e determinazione, in pochi mesi ha recensito una cinquantina di ristoranti milanesi valutando oltre al design, il servizio e la cucina, come viene interpretata l’accessibilità.

Nasce quindi la prima app, disponibile da metà maggio, che pone l’accoglienza di tutti tra i criteri di valutazione di un locale: «non per punire, ma per premiare chi fa anche soltanto un piccolo sforzo per rendere più  facile e piacevole l’esperienza di uscire a cena con gli amici».

Tuttinvitati: sensibilizzare e guidare al cambiamento, iniziando da una buona cena

Il progetto Tuttinvitati partirà con lo sviluppo di un’app, una sorta di Tripadvisor dell’accessibilità. I locali vengono testati da un comitato di esperti che valuta il grado di accessibilità della struttura e del servizio di ristorazione, dalle rampe ai bagni spaziosi, dai menù in braille all’insonorizzazione.

Alla conferenza di presentazione sono intervenuti i protagonisti di una quotidianità difficile che fanno parte proprio della Commissione Esperti dell’app (il gruppo di 4 persone che incontrano e conoscono da vicino la disabilità e che Marta ha coinvolto per stabilire le categorie imprescindibili, presenti nell’app, per valutare l’accessibilità di un locale). Come Oriana Imelda Chiorazzi, massoterapista laureata in scienze motorie, personal trainer, preparatrice atletica e docente che, da sorella di un disabile, si è scontrata con la richiesta di dimostrare la veridicità della condizione del fratello: «Per farlo visitare dalla commissione preposta avremmo dovuto portarlo a Roma da Milano e fargli salire 27 gradini per arrivare davanti alla commissione».

«Il Touring Club Italiano, un’istituzione con la quale per più di un secolo sono cresciuti tutti gli italiani, supporta Tuttinvitati. Perché il nostro territorio, dalla bellezza riconosciuta in tutto il mondo, deve diventare più accessibile», ha detto Silvestro Serra, direttore di Touring. «Si tratta di comprendere che oltre all’aspetto etico c’è l’opportunità di dare un impulso al nostro turismo, perché i disabili che passano dall’Italia sono milioni e si aspettano un’accoglienza adeguata».

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