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La campagna di MSGM ha millennializzato l’antico Bar Basso Milano

4 Ottobre 2018
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Tanti auguri bar Basso Milano! Il bar, icona meneghina, compie 50 anni il 13 Ottobre. Il brand di streetwear Msgm lo ha festeggiato con la campagna pubblicitaria della sua collezione autunnale, piena di clienti Millennial che, della cultura del posto, sanno poco o nulla.

 

Sono passati 50 anni da quando Mirko e Maurizio Stocchetto presero le redini del bar Basso di Milano portando nella città la cultura del cocktail, del “ber bene”, della ricerca per la giusta miscelazione.

Alla fine degli anni 60, il bar Basso, era un punto di riferimento per artisti, designer e intellettuali da ogni parte del mondo. Ci potevi andare da solo, ti sedevi al bancone del bar e parlavi col barista, anche per ore. L’atmosfera era calda e i vicini di tavolo conversavano tra di loro in un continuo scambio di idee.

Ma la vera storia del bar Basso Milano inizia dal 1969 quando Mirko Stecchetto, per errore, versò dello spumante al posto del Gin nel classico Negroni, erano altri tempi, e il cliente invece che alzarsi indignato e recensire negativamente il bar su Trip Advisor decise di assaggiarlo lo stesso. Aveva provato per la prima volta il Negroni Sbagliato, uno dei cocktail preferiti di noi Millennial, amaro al punto giusto e in grado di mandarti fuori già al quarto sorso.

Ma il bar Basso Milano è così ancora oggi?

Non secondo il brand di streetwear Msgm, che vuole raccontarci un’altra storia. Massimo Giorgietti, direttore creativo del marchio, ha realizzato una campagna pubblicitaria per rendere tributo agli storici bar milanesi e soprattuto per augurare un buon compleanno al bar Basso.

Negli scatti della campagna FW 2018 di Msgm, tanti giovani millennials universitari, dai look coloratissimi ed eccentrici, siedono tra i tavoli dello storico locale: gli anni passano e i clienti cambiano, non più intellettuali e artisti in giacca e cravatta ma gang di ragazzi con pantaloncini corti e camicie hawaiane che forse sono finiti lì per caso, dopo una serata in discoteca.

I Millennial calpestano la tradizione e la modificano secondo le loro regole: i ruoli si mescolano, i luoghi smettono di appartenere a una determinata classe sociale, la clientela è varia, chiunque può essere chiunque dove vuole e quando vuole in una contaminazione continua.

 

Campagna pubblicitaria MSGM al Bar Basso Milano

 

Gli estimatori della giusta miscela, i palati raffinati, vengono sostituti da ragazzi in felpa e pantaloncini corti, un caffè e tante Instagram stories. Questa è la storia che il brand Msgm vuole raccontarci con la sua campagna pubblicitaria autunnale.

Noi Millennial passiamo la serata al bar Basso perché: “A Milano è un’istituzione”, ma non riusciamo veramente a capirne il motivo, ce lo hanno detto gli altri che lo è. Non abbiamo vissuto gli anni in cui Simon Le Bon sorseggiava il suo Rossini in compagnia.

E come nello campagna pubblicitaria ci mettiamo tutti in posa, sguardo alla fotocamera, un sorriso e via a condividere la foto sui social, #barbasso #negronisbagliato. La verità è che ogni post pubblicato fa scomparire velocemente la magia che il locale ha conservato per anni. In pochi oggi si siedono al bancone del bar Basso, la gente non ha voglia di parlare con gli sconosciuti, preferisce isolarsi o stare nel proprio gruppo. La società è cambiata, non è più la stessa degli anni 70.

La tradizione che si fonde con il futuro è un elemento intrinseco della città di Milano, fa parte del suo flusso vitale, di ciò che la rende unica, che te la fa amare ed odiare allo stesso tempo.

E anche il bar Basso, che porta con sé l’anima della vecchia Milano, dopo 50 anni accoglie la cultura giovanile, lo streetwear, la popolarità social.

Non sono i sintomi di una crisi di mezza età ma la storia di un posto che rappresenta la città stessa e che con essa si trasforma.

 

Il 13 Ottobre festeggeremo assieme i 50 anni del bar Basso Milano e ci sarà una grande festa social dal nome #compleannosbagliato, sponsorizzata da Campari. Per la prima volta verranno inseriti elementi nuovi nell’arredo del locale, che è rimasto inalterato da 50 anni, come: installazioni di luci e tanti Millennial ubriachi in felpa e sneakers.

 

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