Collaborazione Burberry e Vivienne Westwood: un italiano fa tornare grande la Gran Bretagna

15 Dicembre 2018
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Collaborazione tra Burberry e Vivienne Westwood: un’ unione che più british non si può. Da quando lo stilista Riccardo Tisci, a marzo di quest’anno, ha preso le briglie del brand Burberry se ne sono viste di tutti i colori. Ma la più grande bomba a mano l’ha lanciata grazie alla collaborazione con la punk-girl della moda: Vivienne Westwood.

 

“Non fottiamo con nessuno proprio come il Regno Unito” canta la Dark Polo Gang e questa collaborazione tra i due colossi della moda britannica è l’ennesima conferma che, quando due geni della comunicazione si mettono a far le cose non scherzano, ma le fanno veramente bene.

Qui il messaggio della collaborazione tra Burberry e Vivienne Westwood va oltre una semplice campagna di moda: parla di unione, di radici e distrugge tutti i preconcetti sulla tanto discussa appropriazione culturale nel modo della moda.

Perché quello che sta facendo Riccardo Tisci con Burberry è metabolizzare i valori della maison inglese per comunicare un determinato stile di vita, una cultura e delle tradizioni che in realtà da italiano non gli appartengono. Eppure sta esprimendo tutto ciò meglio di chiunque altro prima d’ora.

La sfida non era sicuramente facile, Burberry è un brand totalmente sedimentato nella sua cultura, e quel trench beige con la tipica fantasia a strisce parla di Inghilterra più di quanto lo faccia un fish and chips.

Burberry insegna, mettendo un italiano nella direzione creativa, che è possibile comunicare una cultura altra senza cadere nello stereotipo, basta saperlo fare: oggi ci sentiamo tutti cittadini del mondo quindi bisogna evitare, in comunicazione, di calcare troppo la mano sulle differenze tra i popoli (vedi lo scandalo Dolce&Gabbana). Il rischio è quello di finire nella fossa dei leoni e non comprendere a pieno l’identità di una nazione. Al contrario, la comunicazione funziona se riflette sulle qualità che ci uniscono e ci rafforzano. Per questo il primo passo di Tisci è stato quello di fare una chiamata all’icona: Vivienne Westwood.

La mossa della collaborazione tra Burberry e Vivienne Westwood è astutissima e degna di un genio del male della comunicazione: mettere da parte il proprio brand per celebrarne uno con un’anima simile. E lasciare che a parlare sia proprio questa unione.
Per questo Burberry ha organizzato un rave party per festeggiare Vivienne Westwood.

La sede era la Chelsea Sorting House, un ex ufficio postale a pochi isolati da King’s Road, dove la signora Vivienne creò la prima collezione. Una fiaba moderna con l’obiettivo di lasciare alle nuove generazioni l’eredità storica di due brand, Burberry e Vivienne Westwood, che, ognuno per la propria strada, hanno sempre contribuito a plasmare la cultura british. Oggi continuano questa storia insieme, in modo autentico, credibile e pertinente. I capi icona di Burberry vengono arricchiti dallo stile ribelle di Andreas Kronthaler, stilista e marito di Vivienne Westwood.

Questo è quello che ci si aspetta dalla comunicazione all’alba del 2019: trasformare i marchi in entità umane empatiche, che lanciano messaggi di integrazione.

Ah, ovviamente non poteva mancare Kate Moss come ciliegina sulla torta di questa fusione british tra Burberry e Vivienne Westwood.

 

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