Cronache surreali della Fashion Week 2019: La modah sfida la fisica

25 Settembre 2019
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“Se un corpo costituito da materia occupa uno spazio, questo spazio non può essere occupato da un altro corpo”. Così recita la legge dell’impenetrabilità dei corpi. Philipp Plein, però, ha voluto provare a violare ogni principio della fisica.

 

E ha fatto arrivare migliaia di persone fuori al suo store in corso Venezia a Milano giovedì 19 settembre durante la settimana della moda. All’interno lo spazio è davvero poco, ridotto all’osso dalle istallazioni pink che erano state realizzate.

Vi erano due inviti: uno in serie A alle 19:30 ed uno in serie B alle 21:30.

I party di Plein notoriamente occupano ampi spazi, capannoni e simili. Sono famosi per i ritardi e le immense file ma alla fine più o meno si entra. Questa volta le liste non sono mai state aperte, i tablets, seppur sfoderati dai pr, non sono stati usati, l’ingresso degli invitati è rimasto chiuso per tutta la sera. Era probabilmente una strategia mediatica: invitare ancora più persone del solito per uno spazio ridottissimo e lasciare che la massa fuori facesse foto e instagrammasse il proprio assalto al sacro tempio.

I pochi “fortunati” che sono entrati sono riusciti a farlo tramite ingressi laterali e per chiamata diretta dall’interno. Questa volta, però, la tecnica mediatica è stata più che altro un boomerang. I vigili e la polizia hanno dapprima chiuso un senso di marcia di corso Venezia, poi sono stati costretti a chiudere l’intero tratto da San Babila a via Senato. Ciò non era previsto. E certamente decine di persone tra poliziotti e vigili avrebbero avuto, giustamente, cose più importanti da gestire a Milano che i capricci del marketing degli operatori della Modah. Ciò valeva anche per le migliaia di automobilisti bloccati e di invitati arrivati inutilmente e furiosi contro lo stilista.

Altri Eventi e Amen(ità)

Invece l’evento meglio riuscito è stato ai Bagni misteriosi, lunedì 16, organizzato per il lancio del libro “From heart to toe” che celebra i 25 anni di carriera dello stilista Diego Dolcini.

Tanti gli invitati, tantissimi i suoi amici, bella la location, quindi non solo mondanità ma anche grande affetto e partecipazione sentita, rari durante la fashion week.

Palma d’oro alla PR stakanovista Alessandra Ianzito. La bionda manager ha mantenuto una calma serafica ed un sorriso perfetto nonostante i picchi di anche quattro eventi al giorno.

Dei vari happenings di Vogue il più assaltato e richiesto è stato quello di Anna Dello Russo e Vogue Japan all’hotel Bulgari: la giornalista si conferma uno dei più forti traini mediatici delle fashion victims milanesi.

Molto Milano-bene l’evento “LGR for Sease” in Fiori Chiari. Gli invitati che hanno optato, nella stessa sera, per “fare folla” fuori dal negozio di Plein si sono, poi, pentiti della scelta.

Per le cene da menzionare quella di Dolce e Gabbana, sempre menù top, e, come di consueto, quelle dell’Anfar, di Missoni e di Gucci.

Chiusura delle danze col botto domenica notte al Nepentha per festeggiare “Amen”. Serata di solito più tranquilla viste le “fatiche” dei giorni precedenti è stata, invece, quella in cui si è fatto più tardi…

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