La Milano Fashion Week la Miranda te la spiega davanti a una platessa al vapore.
Mi hanno dato questo difficilissimo compito di scrivere qualcosa sulla Milano Fashion Week. Difficile, perché non sono esattamente un’habitué del mondo della moda: il mio stile ricorda più quello di una Radical Chic che è convinta che girare con le Birkenstock Boston e il calzino di topolino sia trendy. Il massimo dello stile fashion sono un paio di stivali a gamba alta con tacco che non metto mai perché mi sono costati parecchio. Li guardo, li ammiro, ci scatto qualche foto per il popolo dell’Instagram e poi li rimetto nella scatola.
Non sono mai stata a una sfilata e la sola idea di dovermi agghindare mi fa venire l’ansia. Scrivo questo pezzo seduta sul divano davanti a dei broccoli e una platessa al vapore, per sottolineare il fatto che no, non sono a nessuna sfilata. E che sì, il giovedì sera sto scrivendo.
I milanesi e la Milano Fashion Week
Ma eccomi qua a raccontare cos’è la Milano Fashion Week, mi tocca.
D’altronde, se ti danno un compito bisogna portarlo a casa puntando almeno alla sufficienza.
Diciamoci la verità, per noi Milanesi che non frequentiamo parterre di alta moda, la Milano Fashion Week è sinonimo di ore in coda in macchina o di mezzi di trasporto tragicamente pieni. Le vie si bloccano, i taxi sono introvabili e mi è capitato più di una volta di sentire insulti ed epiteti che non starò qua a ripetere, sono pur sempre una signorina.
La verità è che la Fashion Week blocca sì la città, ma porta anche un sacco di gente nuova a Milano. Gli hotel si riempiono, la città si vivacizza grazie alla spropositata una quantità di eventi (a cui, ovviamente, noi comuni mortali non possiamo partecipare perché ci siamo dimenticati di registrarci).
La Milano Fashion Week porta modelle, attrici e soprattutto soldi e turismo.
I numeri della Milano Fashion Week
Spulciando in giro e leggendo articoli scopriamo che questa edizione della Milano Fashion Week, che vede in passerella le tendenze donna Autunno-Inverno 2023/2024, prevede ben 164 appuntamenti, di cui 56 sfilate.
Inoltre, secondo Confommercio, per l’evento che terminerà lunedì 27 Febbraio è previsto un incremento del 13% di persone straniere nella città di Milano. Di 70 Milioni di fatturato stimato ben 52,6 milioni andranno alla città metropolitana di Milano.
Insomma, numeri importanti che sicuramente spiegano perché eventi come la Fashion Week e il Salone del Mobile (keep in touch, ne parleremo presto) sono fondamentali per una città che punta a essere sempre più vicina altre capitali europee.
Eventi principali della Milano Fashion Week
Nei prossimi due giorni ci aspettano ancora le sfilate di Gucci, Philosophy by Lorenzo Serafini e Tod’s, previste per venerdì 24 febbraio. Sabato 25 la sfilata di Benetton, di Ermanno Scervino, di Dolce & Gabbana, di Missoni e di Bottega Veneta e, infine, nientepopodimento che la sfilata del caro e vecchio Philipp Plein. Domenica gran chiusura con Luisa Spagnoli e, ovviamente, re Giorgio Armani.
Quindi, cari millennial milanesi, niente lamentele: lunedì potrete dire la famosa frase del Milanese Imbruttito «Eh, anche questa Milano Fashion Week ce la siamo tolta, dai…»
Ma per il momento serrate i denti, portate pazienza, uscite un’ora prima dall’ufficio e godetevi tutto questo fermento. E cosa ne sapete, magari per strada potrete imbattervi nelle meravigliose Vittoria Ceretti e Gigi Hadid.
Leggi anche: