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Stella McCartney ha ragione sul futuro della moda

5 Novembre 2021
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Moda green per un Pianeta ancora vivo.

Quale sarà il futuro della moda? Stella McCartney è certa che la strada non può che essere quella che transita dal rispetto dell’ambiente. E per farlo – è convinta anche di questo – serve che il mercato e le proposte degli stilisti incarnino le caratteristiche tipiche dello spirito vegano. Ecco, solo così si comprende la sua presenza alla Cop 26 (cos’è?) di Glasgow.

L’immagine green della stilista figlia di Paul McCartney e Linda non è certo una novità degli ultimi tempi. È sempre stata tra le principali promotrici della necessità di convertire a pratiche più rispettose della natura la moda e il mondo delle maison in genere.

Le sue battaglie contro l’utilizzo di pellame e pellicce di origine animale, per la confezione di abiti e accessori, l’hanno convertita in una paladina autorevole in un ambiente come quello delle passerelle, abituato a inquinare come quasi nessuno. Secondo il World Resources Institute (WRI), la moda, secondo settore manifatturiero per dimensioni, è responsabile fino all’8% delle emissioni di carbonio.

Stella alla Cop26

La moda secondo Stella McCartney

Le produzioni di McCartney invece hanno sempre chiuso la porta al lusso senza etica. Nel 2021, giusto per fare un esempio concreto, come riporta l’agenzia Ansa, ha lanciato una borsa con un nuovo materiale realizzato con il micelio, ossia i funghi, trattati da sembrare pelle. O anche il NuCycl, una tecnologia capace, secondo i suoi ideatori, di riciclare all’infinito qualsiasi tipo di scarto tessile, naturale come il cotone, o sintetico come il poliestere.

Insieme a Paul Pogba e Adidas, la stilista ha prodotto le prime scarpe di calcio vegane al mondo: abbandonando il pellame animale solitamente adoperato dai marchi. La strada tracciata da Stella è fatta di creazioni di moda che usano materiali ricercati e studiati come Mylo️ mycelium unleather di Bolt Threads, cotone rigenerativo di Soktas, e Econyl(R) rigenerato da nylon proveniente da rifiuti post-consumo e plastica oceanica.

Il principe Carlo e Leonardo DiCaprio con Stella McCartney a Glasgow

Anche la moda e i nostri acquisti salvano il Pianeta

Nell’ambito della Cop 26, Stella McCartney ha presentato al Kelvingrove Museum and Art Gallery di Glasgow i materiali innovativi e a basse emissioni di carbonio utilizzati dalla sua moda etica. «Sono qui – ha detto – per mostrare quale può essere il futuro della moda, che è una delle industrie più dannose per il pianeta. Che c’è un altro modo e altre soluzioni, che possiamo proporre nuove tecnologie e nuovi marchi per scambiare il male con il bene».

Il prezzo, per ora, come del resto anche per gli abiti firmati dagli stilisti più noti, non saranno sicuramente accessibili per le tasche di tutti. Ma la direzione dei consumi, specialmente quelli di millennial e gen Z, è quella. E non tenerne conto, oltre che stupido per il Pianeta, potrebbe essere un cattivo affare anche per i conti delle società. Il modello Stella McCartney, che piaccia o meno, diventerà necessario per conservare quello che resta della nostra Terra.

Foto: profilo Instagram di Stella McCartney

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