Era una tarda primavera del 1987, quindi circa 30 anni fa in questi giorni, quando un programmatore della Compuserve, tale Steve Wilhite, inventò le GIF. Sì, quelle che voi nativi digitali avete visto comparire magicamente nei vostri social network preferiti in questi ultimi anni hanno ben 30 anni, praticamente la stessa età del web stesso. Le GIF sono millennial. E considerando che si fa risalire l’inizio del web tra la fine del 1990 e il 1991, tecnicamente le GIF son più vecchie.
Le GIF di oggi son brevi animazioni in loop ma al tempo della loro invenzione eran il primo tentativo di rappresentare immagini in un formato digitale maggiormente fruibile coi computer di quei tempi. Fino al 1992 infatti il formato attualmente più comune per le immagini, il JPG, ancora non era stato inventato. Mancava quindi uno standard comune e a Compuserve inventarono la GIF, acronimo di Graphics Interchange Format. E con la nascita del queste immagini ebbero immediatamente un grande utilizzo infatti erano perfette per le connessioni super lente dei tempi.
Ma come si è arrivati a concepire il formato come uno fondamentale e spesso essenziale strumento di comunicazione dei giorni nostri? Bisogna tornare alla metà degli anni ’90 quando il JPG cominciava a soppiantare la GIF per rappresentare le immagini, in quanto la qualità del formato è di gran lunga migliore. La GIF però non è morta, come avviene con molta tecnologia superata da tecnologia più avanzata, anzi si è riciclata in qualcosa di diverso. Come detto a metà anni ’90 il web compiva i suoi passi anche tra non accademici, era il tempo delle connessioni a tempo in 56K o per i più fortunati in ISDN, perciò ecco il colpo di genio: le interchange format ebbero il loro secondo boom come mini animazioni, spesso super trash, come la gif dei lavori in corso, onnipresente su qualsiasi pagina web in via di sviluppo. Dai lavori in corso si passò alle prime mini animazioni e ai primi utilizzi simil porno, lo streaming video erano ancora troppo pesanti per le connessioni del tempo. Dal porno alle pubblicità a tutto il resto, incominciarono anche a diffondersi i primi meme in forma di gif, prototipi delle gif dei nostri giorni. Ma poi più o meno agli inizi degli anni 2000 o poco dopo, le GIF piano piano passarono di moda. Il video di qualità stava irrompendo nel web: arrivarono i primi portali video, youtube su tutti (2005) e le GIF vennero soppiantate e dimenticate o perlomeno relegate in angolini poco frequentati del web.
Ma la GIF, si sa, è dura a morire e qualche anno fa, piano piano, ha cominciato a tornare alla ribalta ed ora è parte integrante del nostro modo di comunicare. Meme, mini video in formato interchange sono usati in qualsiasi situazione: azioni sportive, tutorial, reazioni collegate a stati emotivi particolari o anche per rappresentare situazioni politiche o spiegare meglio un evento di qualsiasi tipo. Insomma è un media trasversale ed era invevitabile che finissero nei nostri social network. Ma questa volta son qui per rimanere. Prendiamo quindi esempio dalle GIF, millenial come noi: son state date per spacciate diverse volte e son sempre tornate. Sarebbe una morale bellissima..ma si può anche dire che, come la nostra generazione, è nata con delle grandi aspettative, aspettative che si son perse per strada e quindi si è dovuta adeguare ed adattare ad un mondo che nel frattempo è cambiato e non possiamo far altro che accettarlo.
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