Instagram è uno dei social network più noti, formando insieme a Facebook e Twitter il podio che comprende il maggior numero di utenti. L’aspetto interessante del social, nonché una sua peculiarità, è l’evoluzione che l’ha portato a essere la piattaforma di riferimento anche e soprattutto da un punto di vista economico. Come è stato possibile che una piattaforma social si evolvesse fino a far nascere una vera e propria professione, quella dell’influencer, che può essere considerata a tutti gli effetti una delle figure professionali più recenti? Per capirlo, e per comprenderne l’evoluzione, sicuramente è necessario ripercorrerne la storia.
Il concetto alla base di Instagram viene sviluppato da Kevin Systrom e Mike Krieger, impegnati nello sviluppo di un’applicazione per check-in. Decidendo di concentrare i loro sforzi sulla componente di condivisione di immagini, i due riescono a raccogliere investimenti sufficienti per lanciare la prima versione della loro applicazione sullo store online di Apple, nell’ottobre del 2010. Il nome scelto per la nuova applicazione è un misto fra le due parole che ne condensano al meglio i contenuti: instant camera, per la centralità dei contenuti fotografici, e telegram, per l’immediatezza della condivisione. È il debutto di Instagram: l’applicazione riscuote un immediato successo, raggiungendo il milione di utenti nell’arco di tempo di due mesi. Nel 2012 il gruppo, che continuava a ottenere finanziamenti, viene acquisito da Facebook: questo porta alle spalle di Instagram il volume del colosso del social, permettendogli una crescita molto più stabile e potendo portare a continui aggiornamenti e innovazioni che hanno fatto evolvere la piattaforma. Fra queste, di particolare peso sono l’introduzione degli hashtag nel 2011, etichettando le immagini e creando una sorta di filtro per la ricerca delle stesse, la prima grossa innovazione indipendente da Facebook; nel 2013 viene introdotta la possibilità di caricare video di una durata massima di 15 secondi, portato fino a 60 nel 2016; nel 2016 vengono introdotte le storie, consistenti in una o più foto personalizzate che rimangono accessibili per 24 ore; nel 2018 è stata introdotta IGTV, che consente di postare contenuti video della durata massima di 10 minuti, e 60 per utenti popolari.
L’evoluzione del social, ripercorsa soprattutto nelle sue innovazioni fondamentali in un arco di tempo di poco meno di dieci anni, fanno capire come sia possibile che Instagram sia diventato quello che si conosce oggi: uno strumento dalla forte inclinazione al business. Il concetto che ha portato alla sua nascita, ossia la condivisione di contenuti fotografici personali, lo rende di fatto una sorta di vetrina digitale, potenzialità colta al massimo da nomi di spicco dei campi più disparati: fra questi si possono considerare i calciatori, che ricoprono le prime posizioni fra i personaggi sportivi più seguiti, i pokeristi, fra i più seguiti per lo sguardo personale sulla loro routine che traspare dai contenuti, e i personaggi del mondo televisivo e cinematografico, dai quali account emerge un punto di vista alternativo su cosa ci sia sullo sfondo di quanto si veda sullo schermo. In tutti questi casi, i contenuti pubblicati permettono all’utente di entrare in contatto quasi personale con i suoi follower, condividendo con essi la sua quotidianità.
L’introduzione degli hashtag è un’altra delle componenti centrali: nati come semplici etichette da dare alle foto, si sono evoluti nella direzione di aggregatori di contenuti, tanto da ricoprire oggi un ruolo fondamentale nella condivisione. L’uso di hashtag più attuali consente ai contenuti a essi associati di essere più facilmente rintracciabili, e chi si occupa di questo aspetto fa un vero e proprio studio sugli hashtag più popolari. Nello stesso contesto vanno considerati i numeri di follower di un account, che diventano così il pubblico più ampio possibile da raggiungere con i contenuti: anche in questo caso col tempo sono proliferati i consigli e le guide su come aumentarne il numero.
L’ultimo elemento in ordine temporale ad aver dato una grossa scossa a Instagram è quello dei contenuti video, potenziati da ultimo con l’introduzione di IGTV. Questi sono stati la rampa di lancio per gli utenti che hanno creato la figura dell’influencer: sostanzialmente, delle figure che interagiscono con il loro numero di follower consigliando agli stessi determinati oggetti, marche e così via. I casi sono innumerevoli, ma fra le più note in Italia non si può che pensare a Chiara Ferragni, nominata nel 2017 influencer di moda più rilevante al mondo.
Da questi presupposti, in ottica futura, non può che constatarsi come oggi Instagram e le meccaniche da esso introdotte godano di ottima salute e possano continuare a ricoprire un ruolo centrale in qualità di social network con le più spiccate caratteristiche commerciali. Considerando gli sviluppi che ha vissuto in questi anni di vita e le novità che potranno essere introdotte, è lecito aspettarsi che questa posizione possa essere mantenuta ancora a lungo.
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