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Matteo Salvini e i social network: perché il Ministro ha così successo su Instagram?

28 Giugno 2018
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In esclusiva per Millennial: tutti i dati segreti del profilo Instagram di Matteo Salvini.

Gianluca Bernardi, statistico, classe 1991, da Ferrara è il CEO e fondatore di Virality, una startup che sta innovando l’influencer marketing e che è appena entrata nel portafoglio dell’aggregatore di startup Gellify. In esclusiva per themillennial.it Bernardi ha eseguito un’analisi ragionata del profilo Instagram del Ministro degli interni. Mentre scriviamo Matteo Salvini ci tiene al corrente  migranti, ma la sua audience non cresce tanto per le posizioni politiche, quanto per un atteggiamento da manuale nei confronti del mezzo.

Fino a un paio di mesi fa tutti si chiedevano chi fosse il social media manager di Matteo Salvini, il suo Instagram aumentava i follow del 25%. Insomma è un vero e proprio influencer alla faccia di chi identifica il termine con il concetto di superficialità. Come pugili suonati i commentatori  non sanno spiegare perché questo politico stia piacendo così, anche a chi fino a qualche tempo fa lo detestava. Salvatore Merlo del Foglio, un giornalista millennial, sembra leggermente meno suonato. Pur criticando aspramente il governo, si è spinto a dire: «Avete mai visto la gente in coda per un selfie con Salvini? Forse tutti i perdenti delle ultime elezioni dovrebbero studiarlo e forse imitarlo». Ma chissà poi se è veramente così…

Gianluca, raccontaci qualcosa dei numeri di Salvini su Instagram. Quelli che si sanno e quelli segreti…

Matteo Salvini è a tutti gli effetti un micro influencer con 323k follower, la spunta blu di Instagram, la bellezza di 1354 post pubblicati. L’hashtag #matteosalvini vanta quasi 13 mila post, #salvinipremier 11mila e #salvini è stato postato 38 mila volte quindi è, a tutti gli effetti, virale.

(Gianluca Bernardi, il secondo da sinistra,con lo staff di Virality)

Negli ultimi 50 post Matteo Salvini ha mostrato un engagement rate del 8.9% quando la media degli utenti di questo tipo è del 3.2% degli utenti.

Sei o non sei uno statistico della viralità? Sparaci un bel calcolo delle probabilità: quante sono le persone che si sono fatte un selfie con Salvini?

Statistico sì ma non veggente. Comunque pur non essendo un dato semplice da ricavare, possiamo fare una stima. L’utilizzo totale dei 3# principali di Salvini è di circa 60k dove all’interno presupponiamo che ci sarà sicuramente un intreccio di utenti che hanno pubblicato la foto con più di 1 di questi #. Quindi, contando i post unici direi che i selfie sono circa l’ 8% che diventano 4800 post. Per un politico è un buon risultato. Ma qui si divide in 2 parti: quante persone sono presenti nei post pubblicati da Salvini e quante invece nei post pubblicati privatamente che sono molto pochi.

(Gianluca Bernardi)

Secondo te Matteo Salvini su Instagram ha uno staff di professionisti social?

Matteo Salvini su Instagram fa un ottimo lavoro, gioca sulla vicinanza con le persone, si mette in gioco personalmente. È portato a essere un influencer, si nota dal suo piano editoriale e dalla strategia di comunicazione che è seguito da un occhio più esperto che lo porta al successo a livello mediatico.

Qual è la strategia?

Il segreto svelato dal campione statistico di Matteo Salvini è: metterci la faccia. Nelle foto dove Matteo Salvini è presente in primo piano, riesce a raddoppiare l’Engagement Rate, parametro che misura la capacità di ottenere attenzione e consenso. Sicuramente il fatto di usare didascalie brevi e non usare il politichese è una forza, che molte volte ha mostrato anche Matteo Renzi.

Quali sono le “parole” vincenti scritte da Matteo Salvini?

La parola più usata da Salvini è “amici”: negli ultimi 50 post compare 20 volte. Una parola che batte altre usate come “governo”, seconda in classifica, “Italia”, terza, “italiani”, quarta. Nella top ten delle parole di uso frequente ci sono: “grazie”, “bene”, “lavoro”.

E che cosa ci dici delle didascalie dei post?

Che utilizza un linguaggio di vicinanza ai suoi follower, una lingua semplice e comprensibile da tutti. Il profilo Instagram di Matteo Salvini  è un diario della sua realtà quotidiana nella quale fa entrare gli utenti, sia nel lato privato che in quello pubblico. C’è il comizio e c’è la fetta di crostata in casa sua. Questo è il vero segreto, essere semplice e non costruito. Ovviamente non sto dando un giudizio di valore morale o politico ma squisitamente tecnico.

Qual è stato il post o la story della “svolta”, quello proprio da manuale di social media?

Questo è il post dove Matteo Salvini ha dato il meglio. Quello in cui si comporta come un vero influencer, ringraziando per la milestone raggiunta. Solo nel periodo dal 14 maggio a metà giugno ha ottenuto 42k follower quindi vuol dire cha ha acquisito il 25% dei follower larga parte della sua audience nell’ultimo periodo.

Virality si basa sul concetto di “crowdfluencing”. Vuol dire che tu sei in grado di creare e far crescere profili  Instagram come quello di Salvini?

Tra microinfluencer e “vip”, c’è una differenza: le prime sono personalità influenti ma con numeri ridotti, gli altri sono celebrità. Sono due modi diversi di utilizzare Instagram. I microinfluencer però hanno costi inferiori e possono fare rete contemporanea da tanti mercati strategici. Essere microinfluencer non vuol dire nient’altro che essere motivati a ispirare il proprio pubblico. Ccredo che Instagram come altri social sarà veicolo per accelerare la comunicazione e arrivare immediatamente al target, sia esso un cliente o un elettore.

Matteo Salvini su Instagram deve migliorare? Se sì cosa?

Salvini sa quello che fa, ma posta troppo spesso, una media di 2 post al giorno, quindi il tasso di engagement dei suoi post sarebbe sicuramente più alto se postasse con meno frequenza. Ma questo è anche un suo punto di forza, perché lo rende più vicino ai  fan. Se dovessi analizzarlo come si fa con i brand direi che deve animare di più la community. I suoi fan hanno il desiderio di dialogare. Riceve molti attacchi e insulti e sicuramente interagire di più con chi commenta i post gli assicurerebbe un maggior ritorno in termini di stima, equilibrio. Nell’ultimo mese i “most engaged users“, ovvero i suoi fedelissimi, sono una ventina. Pochi. Impegnandosi in un qualche momento di dialogo, otterrebbe un aumento notevole di conversations.

Sii onesto, Instagram è un Paese Per Vecchi?

Non direi: l’età anagrafica qui non conta granché, conta soltanto mettersi in gioco. Instagram non è molto diverso dalla vita reale. A qualcuno basta alzarsi da letto per ottenere successo con un’idea originale. Più spesso invece, l’unica causa di un insuccesso mediatico è non averci provato abbastanza. Pare evidente che Matteo Salvini  non sia tra quelli che non ci hanno provato. Ovviamente non c’è una buona strategia che vale per tutti e per tutte le attività. Bisogna studiare e trovare il proprio taglio personale, applicare la sana regola del buon senso, consapevoli del ruolo che si ricopre.

(Fonti: Per i dati si ringrazia Virality)

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