La medicina su TikTok: nuove generazioni alle prese con i sintomi online

24 Marzo 2023
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TikTok ha perso la leggerezza che lo contraddistingueva: non più solo trend ballerini e video divertenti, ora sul social si parla molto spesso di medicina, tra una sintomatologia e l’altra.

La medicina su TikTok sta diventando il pane quotidiano, a riprova del fatto che il mondo virtuale ci sta inglobando ogni giorno di più. Noi, che facciamo parte delle generazioni più giovani, questo lo sappiamo molto bene e ci siamo dentro fino al collo.

Facendo una breve analisi su quella che è da sempre la natura di TikTok, capiamo immediatamente che qualcosa, dentro quel social leggero, è realmente cambiato. Forse dovremmo dire che si è semplicemente adattato alle esigenze del tempo, o forse è proprio così che doveva andare: non c’è una risposta corretta, ma il cambiamento è tangibile a chiunque, meccanismi di algoritmo a parte.

Sempre più frequentemente su TikTok compaiono professionisti in “divisa”, divulgatori di ogni tipo e la medicina sembra avere conquistato un’enorme spazio all’interno del palco social. Molti gli account di medici, di chirurghi, di dermatologi e di ginecologi prontissimi a portare informazione a un pubblico più giovane, ancora inesperto sotto tanti punti di vista.

Certi profili sono realmente utili e riescono a rispondere a tante domande che spesso ci poniamo e di cui molte volte non conosciamo la risposta, proprio perché non siamo professionisti del settore. Ci sono profili di ginecologhe seguitissime dalle ragazze della Gen Z: «Dottoressa, che cosa significa questa cosa?» – «Posso rimanere incinta se…?» e così via.

Forse ci sarebbe stato bisogno di un po’ di educazione in questo senso, quella che purtroppo ancora oggi molto spesso manca all’interno delle istituzioni scolastiche e che porta a una informazione “fai da te” a volte deleteria.

La medicina su TikTok può essere sicuramente utile, ma l’altra parte della medaglia è pronta a dire la sua.

Non solo medici: su TikTok le persone “comuni” raccontano i loro sintomi e le loro diagnosi

Accanto agli esperti del settore, su TikTok sta proliferando una cospicua quantità di video in cui persone “comuni” raccontano al mondo come hanno scoperto di avere la tale malattia, il tale problema neurologico, il tumore che mai avrebbero voluto avere. Si parte da un semplice video, talvolta anche ironico (con tanto di suono in trend e sottotitoli), in cui la persona “x” elenca tutti i suoi sintomi prima della diagnosi tanto attesa. Solitamente segue un vero e proprio story time con aggiornamenti di ogni genere e risposte alla miriade di domande da parte degli utenti, ormai affezionati (o spaventati, ndr) al “caso clinico”.

Sicuramente il racconto può essere utile, così come la descrizione dei sintomi molto spesso sottovalutati o per mancata informazione, o per un’insufficiente preoccupazione o, come dimostra lo studio Patient Trendscoping: What You Need To Know About Patients of the Future, per mancato ascolto e considerazione da parte dei medici stessi.

Alla luce di queste considerazioni, sorge spontanea una nuova domanda: quanto può diventare rischiosa questa nuova dinamica di informazione e storytelling social? C’è la possibilità che aumenti la paura, l’ansia e l’ipocondria o è solo un pensiero labile e poco veritiero? La medaglia ha sempre una doppia faccia.

Le nuove generazioni si fidano più della medicina su TikTok: critiche alla sanità

Lo studio condotto da Hall & Partners rivela che, a livello globale, il 33% degli appartenenti alla Gen Z e il 26 % dei Millennial utilizzano i social media per discutere di medicina e di malattie. TikTok è la piattaforma che va per la maggiore tra i più giovani, seguita da Instagram e da Twitter, mentre Facebook, ormai è assodato, è di dominio dei Boomer.

Le percentuali proposte dallo studio rivelano un’insoddisfazione generale da parte delle generazioni giovani nei confronti della sanità. Non si sentono ascoltati, dicono, non si sentono presi sul serio, non sono mai soddisfatti del tempo che i medici dedicano loro, spesso si sentono discriminati e le risposte che ricevono non sono mai completamente esaustive.

La soluzione? Tuffarsi su TikTok e andare alla ricerca della diagnosi tra i commenti, tra le parole virtuali e tra un conforto a quanto pare maggiore. Può essere vero e possiamo dire di esserci cascati un po’ tutti, ma come spesso accade esiste il risvolto della medaglia, che in questo caso ha nome “ipocondria”.

La medicina su TikTok può sfociare nell’ipocondria

Abbiamo letto commenti sotto alcuni video in cui ci si lamentava della “troppa pesantezza” sbarcata su TikTok: «Fortuna che TikTok doveva essere un social leggero» – «Praticamente sono morta stando ai sintomi che hai elencato».

Se da una parte l’aiuto c’è ed è tangibile, dall’altra esso diventa controproducente e innesca nella mente degli utenti dubbi e ansie relativi alla propria salute sulla base di un breve video.

La paura di avere qualcosa, il sintomo simile, la stessa ansia che si trasforma in ipocondria. Gestire la situazione può diventare complesso, motivo per il quale bisognerebbe mantenere la giusta lucidità e prendere quelle parole e quelle informazioni semplicemente come tali. Certo, con una giusta dose di auto-controllo e attenzione al proprio corpo, ma senza diventarne schiavi.

Su TikTok si può imparare molto ed esso può diventare anche un self place dove potersi scambiare opinioni e dove poter ricevere un conforto in più, ma la salvaguardia della propria salute mentale deve sempre essere al primo posto.

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