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La verità è che i millennial sono boomer (e viceversa)

3 Marzo 2022
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I millennial sono boomer (e viceversa) almeno quando si parla di uso dello smartphone. Somigli a tua madre (e non per quelle lentiggini sul naso) praticamente l’insulto peggiore che si possa ricevere. Eppure, è così: somigli a tua madre e/o padre e questa volta a dirlo (con parole, opere e (o)missioni ma anche dati, parecchi dati) è studio sulle abitudini d’uso di telefono (e tecnologia in generale) condotto da Provision Living (che è una casa di cura per anziani, ma in America un po’ tutti fanno ricerca su tutto, ndr). Bene, anzi benissimo.

Stando a questa ricerca il divario generazionale, che divide boomer e millennial sul piano delle idee e della cultura, si accorcia quando entra in gioco lo smartphone (o peggio, il “telefonino”). Un esempio? Passano, ops passiamo, davanti allo schermo la stessa quantità di tempo, con i primi – i boomer – che spendono una media giornaliera di cinque ore, e i secondi, – i millennial – che raggiungono quasi le sei.

Tra la generazione nata a cavallo del boom economico, accusata di aver distrutto il pianeta e aver prodotto una classe dirigente altamente inadeguata; e quelli nati tra il 1981 e il 1995, cresciuti riavvolgendo il nastro delle videocassette e costretti a elencare nel proprio curriculum una serie di digital e soft skill di cui ancora non conosce il significato, non ci sono così tante differenze nemmeno quando si parla di social media e del loro utilizzo, che nel complesso costituiscono la maggior parte del tempo trascorso davanti allo schermo dello smartphone. Sia per gli uni che per gli altri.

Lo studio afferma poi che giornalmente sia i baby boomer che i millennial trascorrono in media un’ora o più su Facebook. In termini di utilizzo, Instagram si colloca al secondo posto per entrambe le generazioni, con 44 minuti per i primi e 52 per i secondi. Le strade si dividono quando si tratta di email. I baby boomer trascorrono gran parte del tempo sulle email, con una media di 43 minuti al giorno. Per i millennial, la messaggistica è al terzo posto con una media di 48 minuti al giorno.

Nella lista degli usi e costumi digitali dei boomer compaiono Apple News (un punto a favore), Twitter e YouTube; mentre scompaiono social come Snapchat e Tik Tok. E non c’è nemmeno traccia di ascolto massiccio di podcast. Infine utilizzano ancora Messenger come una delle principali piattaforme di texting.

Lo studio dimostra che la tecnologia degli smartphone crea dipendenza praticamente per tutti: sia boomer sia millennial riscontrano una serie di difficoltà quando si tratta di posare i telefoni.

Nota a margine. Se vi steste chiedendo come mai in questa ricerca non compaiono le abitudini dei gen X, la risposta è che la generazione nata tra il 1965 e il 1980 sembra essere praticamente un essere mitologico. Se ne parla poco o per niente. E questa è forse l’unica consolazione/rivincita per i millennial. Più poveri dei loro genitori e dei loro figli. Con meno possibilità. E adesso pure non tanto più tecnologici degli uni e né tanto meno degli altri. Adios.