Il futuro degli e-sport passa anche dalle lenti intelligenti di Shamir
È iniziata l’era degli accessori per sportivi virtuali.
E oggi chi corre la 24 ore di Le Mans versione E-sports dovrebbe mettersi nell’ordine delle idee di fare un salto dall’ottico. Del resto che gli E-sports cominciassero a catalizzare l’attenzione di sponsor importanti era prevedibile. Semmai la cosa che davvero stupisce è che la corsa non sia iniziata prima.
C’è chi riesce a stare al passo con i tempi e con le future attese dei millennial: per esempio Shamir l’azienda israeliana leader nella produzione di lenti da vista tecnologicamente avanzate.
Shamir l’azienda israeliana che pensa agli E-sports
Attratta dalla previsione che i millennial giocatori professionisti avranno qualche caduta di diottria, Shamir ha annunciato di spingere sull’acceleratore della partnership con Alpine F1® Team. Al punto da diventarne il partner tecnologico per migliorare le prestazioni sulla pista virtuale.
Immaginiamo quindi che ci sarà la fila di pro-player al Mido dal 30 aprile al 2 maggio quando l’azienda presenterà la nuova versione della sua lente progressiva più performante: l’Autograph Intelligence.
Che cosa fanno? Queste lenti sono pensate e realizzate appositamente per gli sportivi virtuali. Ma soprattutto hanno un valore aggiunto di intelligenza artificiale.
È possibile che al Mido vedremo uno squarcio di futuro sulle nostre passioni sportive?
Di certo sappiamo che fra pochi anni le gambe e i muscoli nello sport potrebbero essere meno importanti rispetto agli occhi. Pensiamo che sia ancora presto per dire addio a sali minerali per reidratarsi e a tutti quei mezzucci che si utilizzano quando torniamo in palestra dopo 10 anni.
Cosa cambierà nella nostra vita con l’intelligenza artificiale?
Nella corsa concitata verso le applicazioni dell’intelligenza artificiale, però, è bene vedere tutti gli aspetti che cambieranno nella nostra vita quotidiana.
Se pensavate che i visori per la VR fossero uno dei cento device da tenere in casa non avete considerato che nei prossimi 10 anni il Web3 ci vedrà vivere, lavorare, socializzare e divertirci all’interno di mondi alternativi, dove un elemento comune alla vita reale sarà l’esigenza di vederci bene.
Si aprono allora nuovi scenari dove le lenti super tecnologiche sempre più connesse ai nostri meccanismi neurali porteranno a vivere esperienze fino ad adesso impensabili.
E se fosse possibile addirittura avere degli occhiali che ci consentano di leggere i pensieri? A questo punto perfino L’ottico quasi psichedelico della poesia che Edgar Lee Masters ha messo nella Antologia di Spoon River potrebbe essere superato in immaginazione.
Leggi anche: