Da WABetaInfo, noto portale di indiscrezioni sulla popolare piattaforma di messaggistica, si susseguono le possibili novità che arriveranno con i prossimi aggiornamenti di Whatsapp. Tutte dedicate a rafforzare lo scopo principale della piattaforma, far rincoglionire i boom… incentivare il tradimento online.
Il primo riguarda un “passo avanti” sul fronte Metaverso, quella strana cosa che non conosce nessuno, ma che conta centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. Si tratterà dell’inserimento di un pulsante “passa ad avatar” che, come si evince dalla funzione, riprodurrà le nostre fattezze in versione virtuale.
Lo scopo? Sicuramente incentivare la nozione di Metaverso sfruttando le piattaforme “ordinarie”. L’utilità pratica? Al momento non è dato saperlo, anche se la funzione sarà inserita all’interno delle videochiamate.
Dopo gli sfondi con le palme o la faccia nascosta della Luna nelle videochiamate, avremo quindi la possibilità di diventare “virtuali” all’improvviso, magari mentre la nostra forma fisica si allontana discretamente dallo schermo per andare a fare altro…
Whatsapp come Tinder?
Sul fronte privacy, invece, una novità in tema di oscuramento movimenti. La nuova feature in arrivo, infatti, consentirà di nascondere la propria attività online su Whatsapp a contatti selezionati. Sarà quindi possibile chattare con chi si vuole rimanendo “invisibili” ai contatti che non saranno nella lista “Chi può vedere quando sono online” nel menu Privacy.
Niente più stalking dello stato e niente più litigate con la dolce metà sul perché foste online alle tre di notte. Non dormite sonni tranquilli, comunque: anche la controparte potrà usare questa funzione. Ah, naturalmente la qualità si paga ma paga, quindi la feature “tradimenti” su Whatsapp sarà disponibile prima per iOS e successivamente per Android.
Non piangeremo più sul latte versato
Un punto, però, viene segnato da Android, con un’altra indiscrezione che vede la futura introduzione della possibilità di modificare i messaggi già inviati. Non si conoscono ulteriori dettagli, se non che probabilmente non sarà prevista una cronologia e ci sarà una finestra temporale entro la quale modificare il messaggio inviato. Buone notizie per i grafomani d’impulso e, anche in questo caso, per i tombeur-de-femmes, che potranno correggere messaggi inviati all’amante sbagliat*.
USA vs TikTok: la sfida
Parlando invece di TikTok, abbiamo un nuovo appello delle autorità statunitensi a Apple e Google. Brendan Carr, commissario della FCC (Federal Communications Commission), ha chiesto formalmente alle due società di rimuovere TikTok dai rispettivi stores.
La motivazione sarebbe semplice: secondo l’FCC TikTok raccoglierebbe milioni di dati di utenti americani e li trasferirebbe sui server cinesi. Questo darebbe il via a un pericoloso utilizzo di questi dati da parte delle autorità cinesi, dato che l’azienda proprietaria di TikTok, ByteDance (un nome, un programma), sarebbe obbligata a conformarsi alle richieste di sorveglianza della Repubblica Popolare Cinese.
Al netto della dubbia tempistica su questa presa di posizione (TikTok esiste dal 2016…), è chiaro come gli USA stiano tentando di rafforzarsi sul fronte sicurezza, soprattutto contro Cina e Russia.
Alla nota dell’FCC Google e Apple, per il momento, non hanno nemmeno risposto. Intanto, è passata una settimana da quando il Garante della Privacy ha dato una stretta all’utilizzo di Google Analytics nel nostro Paese. Il motivo sarebbe che la conservazione dei dati avverrebbe su server americani, considerati non sicuri e in violazione delle norme del GDPR.
Resta da chiedersi, a questo punto, quale sia il concetto di “sicuro” per un server e di “dato personale” per un utente. Nell’attesa, il caos regna.