L’intelligenza artificiale potrà salvare il pianeta? Forse sì
Oggi ci affidiamo all’intelligenza artificiale per risolvere drammi e problemi sempre più complessi.
Ma quando si parla di cambiamento climatico molti arricciano il naso ed escludono a priori un intervento dell’intelligenza artificiale. Eppure, potrebbero essere davvero d’aiuto.
Il comportamento attuale del clima terreste e le sue evoluzioni future sono un vero rompicapo. Alcuni lo affrontano con mood catastrofico e altri si pongono invece sulla difensiva, assecondando una posizione attendista. Ma in che modo le AI (Artificial Intelligence) potrebbero aiutarci ad affrontare il cambiamento climatico e adattarci al futuro?
L’idea di David Rolnick, professore dell’Università della Pennsylvania
Risponde David Rolnick, professore dell’Università della Pennsylvania. «In genere non è che l’AI faccia le cose molto meglio dell’uomo. Però le fa più rapidamente, ed è oltretutto in grado di identificare molto bene schemi e dinamiche analizzando miliardi di dati al minuto».
È proprio questa capacità di elaborare e raffinare le informazioni velocemente che rende le AI rivoluzionarie per molti settori.
«Nondimeno accade – continua Rolnick – con la climatologia e il monitoraggio dei cambiamenti climatici. Le previsioni meteo hanno ottenuto livelli di precisione mai raggiunti prima e le machine learning migliorano la qualità dei servizi ogni giorno sempre di più».
Intelligenza Artificiale, un aiuto per immagini satellitari e proiezioni
Usare le macchine ci aiuta a effettuare misurazioni e monitoraggi del mondo reale. Sono davvero indispensabili per prendere decisioni in vista di un futuro incerto come quello del cambiamento climatico. Nella sua forma più completa, le intelligenze artificiali non si occupano di dati in quanto tali, ma si concentrano nell’individuazione di schemi e connessioni in un mondo molto complesso. Elaborano le informazioni in un’ottica di problem solving.
Le immagini del pianeta Terra sono fatte con le AI
Le intelligenze artificiali sono oggi formidabili per riprodurre immagini quanto più dettagliate del nostro pianeta. Le informazioni territoriali sono uno dei superpoteri delle AI. Con le immagini satellitari incorporate dall’intelligenza artificiale è possibile tracciare automaticamente le variazioni della copertura del suolo, cosa oltremodo utile nelle aree del mondo dove il monitoraggio sul territorio è pressoché inesistente.
In definitiva, grazie alle AI potremmo essere in grado di analizzare e tenere sotto lente d’ingrandimento tutte le realtà geologiche e climatiche che fino a questo momento sono state monitorate dall’uomo con gran precisione, ma anche con grande lentezza.
Aiuto pianeta: cosa davvero può fare l’intelligenza artificiale
Qui si apre un dibattito ancora in erba, ma che assumerà sempre più rilevanza negli anni a venire. Non sappiamo se davvero le AI ci aiuteranno a pulire gli oceani, se saranno in grado di fornirci soluzioni contro il buco dell’ozono, oppure se troveranno un modo di rallentare l’inevitabile cambiamento climatico (che l’uomo ha spaventosamente velocizzato negli ultimi 50 anni).
Però, l’intelligenza artificiale apre le porte a infinite possibilità di adattamento e uso, si dota delle conoscenze a tutto tondo di moltissimi campi del sapere e, in linea generale, verrà utilizzata sempre di più per fare previsioni e raccogliere dati statistici di quel che avverrà nel prossimo futuro.
La nostra filosofia, che forse è soprattutto una speranza, si veste di quella patina positiva che pensa alle AI come a un supporto per le generazioni che verranno, in particolar modo per tutti coloro che vedono nel cambiamento climatico attuale una corsa contro il tempo per salvare il salvabile. Con l’uso delle AI, potremmo contare su un alleato formidabile e chi lo sa, magari anche in soluzioni efficaci e preventive.
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