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Technology Pusher: le tendenze hi-tech in arrivo nel 2022

28 Ottobre 2021
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Gartner – società che, tra le altre, cose, si occupa di analisi nel campo della tecnologia – ha annunciato le principali tendenze tecnologiche con cui le aziende dovranno interfacciarsi nel prossimo anno.

La tecnologia corre e decolla. Solo negli ultimi 5 anni le crescite in potenza di materiali hi-tech è aumentata del 130%. Volendo mettere sul piatto della bilancia ciò che abbiamo vissuto in pandemia, possiamo dire che non avremmo mai ottenuto dei risultati così promettenti se non ci fossimo affidati al mondo dell’hi-tech e delle intelligenze artificiali.

Gartner ha individuato alcuni trend che avranno un decisivo impatto nei prossimi 5-10 anni e mette in guardia le aziende più sviluppate. Sarà necessario prepararsi mettendo in atto strategie e tools opportuni. Sulla scia di nuovi modelli di lavoro ibrido, le tendenze che nel 2022 entreranno definitivamente nelle aziende hi-tech sono diverse e disparate. Però, vertono tutte su un fattore ormai non più trascurabile: le intelligenze artificiali vivono con e attraverso di noi.

Trend hi-tech n.1: Generative Artificial Intelligence

La più potente tecnica di Artificial Intelligence in arrivo sul mercato è quella definita ‘Generative‘. In poche parole, si tratta di metodi di machine learning che apprendono contenuti dai loro dati. Successivamente, li utilizzano per creare prodotti completamente nuovi, originali e iper-realistici.

La Generative Artificial Intelligence può essere utilizzata per tante attività che oggi richiedono ancora molto tempo ed energia: dalla creazione di codici software, allo sviluppo di farmaci, dal marketing mirato alla messa a punto di tecniche anti frode, anti fake news, anti spionaggio industriale. Una sorta di 007 hi-tech.

Trend hi-tech n.2: Impresa distribuita

Visto che i modelli di lavoro remoti e ibridi stanno aumentando e sembrano far parte di meccanismi che è ormai impossibile arrestare, le organizzazioni tradizionali incentrate sugli uffici si stanno evolvendo in imprese distribuite. Cosa sono?

Si tratta di quello che noi chiamiamo smart-working, ma anche qualcosa in più. Nella sostanza, le imprese distribuite non solo sono composte da lavoratori geograficamente dispersi e distribuiti attorno al globo, ma creano sinergie di lavoro con altre aziende ugualmente disperse e decentralizzate.

In un’azienda distribuita, nessuno è mai andato a bere un caffè con un collega, e nessuno ha mai avuto bisogno di chiedere il posto macchina per parcheggiare vicino all’ingresso. Le imprese che adottano questo sistema sono già moltissime ma i trend del 2022 indicano proprio che l’impresa distribuita non sarà più solo un modello aziendale, ma entrerà definitivamente nell’immaginario comune come “il lavoro ideale“.

Trend hi-tech n.3: Cloud-Native Platform (CNP)

Questo sarà un passaggio necessario affinché le capacità digitali di un’azienda arrivino davvero ovunque. Abbandonare le migrazioni “lift and shift” significa entrare a piè pari nelle piattaforme cloud-native (CNP). Come funziona questo sistema?

In modo molto semplice. Utilizzano le funzionalità del cloud computing per fornire capacità flessibili nell’ambito del service. In questo modo i creatori di tecnologia che “offrono internet” potranno finalmente dare un time to value più rapido e a costi notevolmente più ridotti.

Trend hi-tech n.4: Intelligenza Decisionale (DI)

L’intelligenza decisionale è una disciplina usata per migliorare il processo decisionale. E fin qui tutto ok. Quello che è il balzo tecnologico in più, questa volta, comprende e convoglia in sé la capacità di ingegnerizzare esplicitamente il modo in cui vengono prese le decisioni importanti, valutare i risultati, gestire e migliorare  i feedback quotidianamente.

Nei prossimi due anni, almeno un terzo delle grandi aziende utilizzerà l’intelligenza decisionale per migliorare il proprio vantaggio competitivo, ma anche per ottenere dati più affidabili e prendere decisioni in un tempo più breve. Libero arbitrio umano, addio.

Trend hi-tech n.5: AI Engineering

Questo è la chicca iper tecnologica che tutti stavamo aspettando da almeno 7 anni. L’Ai Engineering già esiste, ma è sempre stato immaginato a comparti stagni e, nella sua complessità, mai sviluppato in tutti i campi della scienza e della tecnologia. Dal 2002, si avvarrà di un approccio integrato per rendere più operativi i modelli di intelligenza artificiale, ottimizzazione del tempo e delle risorse impegnate per sviluppare nuove soluzioni AI.

Avete capito? Ci stiamo arrivando. Le AI che creano AI. I team che lavorano sull‘intelligenza artificiale saranno adesso la parte umana importante che andrà a tamponare gli errori in corso d’opera, ma che non sarà più indispensabile per l’individuazione e creazione di nuovi modelli d’intelligenza artificiale. Forse forse, l’invasione robot non è un’ipotesi così radicalmente impensabile.

D’altro canto però, se non iniziamo a delegare alle AI i compiti che le AI fanno meglio di noi, cosa le abbiamo create a fare?

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