The Line: siamo pronti per una metropoli lineare

23 Settembre 2022
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Una città lineare lunga 170 km che si sbarazza del centro, del traffico e dei vicoli per diventare un’unico “stradone” costeggiato da grattacieli obliqui. Ecco a voi The Line, la città del futuro, il sogno di ogni young worker.

Lavorare smart, lavorare nella tecnologia, lavorare con tutte le comodità. E una volta usciti ci si può godere un po’ di meritato relax in giardini costeggiati da fiumi e paesaggi naturali,  tutto ciò che chi è costretto a vivere in un ambiente ostile come il deserto può solo sognare.

I miracoli del rendering con The Line

Il rendering è quella pratica miracolosa che dà vita a immagini bidimensionali che acquisiscono realismo e tridimensionalità grazie alla computer grafica. Usato da architetti, designer e programmatori o anche da quelli che il Guardian definisce “i megalomani” che hanno osato con un progetto faraonico di città futuristica nel deserto dell’Arabia Saudita: The Line.

Il rendering e la grafica dei video distribuiti dagli strateghi del marketing saudita si presentano con un’estetica da consolle, di quelle a cui i ragazzi si incollerebbero fino alle quattro del mattino. Ma, in questo caso, siamo letteralmente di fronte a un gioco che può diventare una cosa seria.

Medio Oriente is the new America

Gli americani amano l’eccesso e su questo non ci piove. Ma il Medio Oriente ricco degli Emirati segue a ruota senza mollare un colpo. A Dubai e Abu Dhabi sono state create infrastrutture incredibili e verticali, al punto da trasformare quelle città in mete turistiche de luxe, per svago e per affari, nel giro di pochi anni.

Il progetto The Line è stato accolto con scetticismo: forti della storia e della cultura occidentale, gli esperti hanno bollato come megalomane e distopico anche il solo disegno di questa lunga arteria a emissioni zero. Riuscirà davvero a solcare le dune cullando le famiglie in una bolla dal clima temperato? Renderà davvero così facile la vita dei nove milioni di persone ospitate grazie ai modelli predittivi dell’Intelligenza Artificiale?

Da sempre la città dei sogni

Da sempre l’uomo ha immaginato città ideali: dalla Ciudad Lineal dello spagnolo Arturo Soria y Mata, che risale addirittura a 140 anni anni fa, fino ai progetti italiani del Superstudio del 1969, che nascondevano un messaggio di critica alla società.

Ma gli ingegneri fanno bene a smorzare gli entusiasmi colpo su colpo, come nell’annunciata eliminazione del traffico a The Line, obiettivo ben poco argomentato che fa presagire solo un gigantesco ingorgo di 170 km.

Eppure c’è qualcosa di eroico in questi eserciti di menti al lavoro: urbanisti che si mescolano ad artisti digitali degli effetti speciali noti per aver lavorato sulle saghe cinematografiche di Batman, insieme a sociologi ed esperti di clima.

L’impossibilità di realizzare qualcosa, qualsiasi cosa, non può interrompere il genio creativo. E forse è giusto farlo dialogare con la scienza e la tecnologia. Probabilmente gli studi di Leonardo sul volo e sul paracadute generavano sulle persone di 500 anni fa lo stesso scetticismo che genera ora The Line.

«Prima o poi tutti i giochi si fanno seri» James Graham Ballard, scrittore del movimento cyberpunk.

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