Covid-19: Millennial dà voce alle realtà della raccolta fondi

6 Aprile 2020
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Quale donazione fare a questo punto contro il Covid-19? Senza distinzioni ma controllando le fonti, leggiamo, verifichiamo e pubblichiamo le raccolte fondi

PR for Public Responsibility

Le pierre contro il Covid-19. «È un gruppo di PR e persone che lavorano nel mondo della comunicazione, nato per diffondere l’urgenza di un’azione civile importante, pratica ed efficace in riferimento all’emergenza Coronavirus.

Abbiamo pensato di unire le forze per dare risonanza e fare qualcosa di davvero concreto per aiutare gli ospedali che sono al collasso e che necessitano di un supporto economico per far fronte alle emergenze che ricevono quotidianamente.

Per questo motivo abbiamo pensato di aiutare la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Rianimazione Vecla, in prima linea a Milano nella gestione dell’emergenza sanitaria.

Anche una piccola donazione può fare la differenza!
I fondi raccolti saranno direttamente devoluti all’ospedale per il rafforzamento della terapia intensiva e rianimazione.
L’ospedale sta allestendo nuove aree di Terapia Intensiva per poter accogliere sempre più pazienti con Covid-19 e necessita di:

Ventilatori meccanici a gas ad alte prestazioni
– Dispositivi per attrezzare letti per la Terapia Intensiva
– Monitoraggio emodinamico per Terapia Intensiva con acquisizione di parametri invasivi e centrale di monitoraggio
Generatori di flusso – respiratori “cpap”

#prforpublicresponsability
#milanononsiferma #aiutiamoilpoliclinico #lunionefalaforza #forzamilano

Let’s help the Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico in Milan.

PR for Public Responsibility is a group of PR and people working in the world of communication born to spread the urgency of an important, practical and effective civil action related to the Coronavirus emergency.

We thought we could join forces to give voice and do something really concrete to help hospitals that are facing strong challenges and need financial support to cope with daily emergencies during this tough period.

For this reason, we decided to help the Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Rianimazione Vecla, one of the Milan hospitals at the fore front in the management of this Coronavirus emergency.

Even a small donation makes the difference!
The funds raised will be directly donated to the hospital for the strengthening of the intensive care unit (ICU).

2) Fondazione Buzzi

«La Fondazione Buzzi ha istituito una cabina di regia per aiutare il Paese nella lotta al Covid-19. Un team di 20 persone senza sosta al lavoro per coadiuvare ospedali e autorità nella ricerca di soluzioni alla scarsità di strumentazioni e presidi medicali.Fondazione Buzzi ha bisogno di fondi ADESSO per reperire presidi necessari nell’immediato alle strutture sanitarie. Se doni alla Fondazione Buzzi doni due volte».

La pandemia in corso del virus Covid-19 ha determinato una situazione di grave e inattesa emergenza sanitaria, che ha fra l’altro comportato la piena saturazione dei reparti e dei centri ospedalieri dotati dei presidi e degli strumenti necessari per la cura e il miglior trattamento terapeutico delle persone colpite dal virus.

In questa situazione la Fondazione Buzzi onlus si è messa a disposizione delle autorità offrendo alla Regione Lombardia e al neonominato commissario straordinario il proprio supporto, le proprie competenze e le proprie relazioni nel reperire, con l’agilità, l’efficienza e la tempestività che caratterizzano una organizzazione snella, tali presidi e strumenti, dai respiratori alle altre attrezzature necessarie per allestire nuovi posti in rianimazione, al materiale di consumo come mascherine e camici, di cui oggi i medici sono sprovvisti.

Tutti conoscono la Fondazione Buzzi per il proprio ruolo nella promozione della salute del bambino e della donna, nonché nella ricerca scientifica nei campi della medicina pediatrica e materno-infantile. Ma la Fondazione non è solo questo: essa, infatti, “si ripromette di dare attuazione al diritto dell’uomo alla salute richiamato sia dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, sia dal Preambolo dell’Atto Costitutivo della Organizzazione Mondiale della Sanità, sia dall’articolo 32 della Costituzione Italiana».

L’azione della Fondazione si colloca oggi nel quadro delle disposizioni emanate dal Governo e dalle competenti autorità nonché delle linee di azione della richiamata struttura commissariale.

A livello operativo, in coordinamento con il commissario, le autorità e gli ospedali, la Fondazione – grazie alla propria rete – individua sul mercato internazionale i materiali necessari e più urgenti, li acquista utilizzando i fondi messi a disposizione all’uopo dai propri benefattori e poi li concede in utilizzo, con le opportune modalità tecniche, al commissario straordinario, ovvero alle strutture sanitarie, per un loro pronto ed immediato utilizzo.

Oltre a supportare e agevolare l’attività delle autorità nazionali e regionali negli approvvigionamenti per grandi quantitativi e nella individuazione delle priorità, in costante collegamento con le stesse, Fondazione Buzzi si propone di agire come Task Force – efficiente, agile e reattiva – per offrire un’operatività complementare a quella delle grandi istituzioni tesa a dare una risposta ai bisogni immediati dei singoli ospedali. A questo proposito – ove possibile – Fondazione Buzzi intende aiutare le istituzioni e, soprattutto, gli ospedali e i malati, effettuando essa stessa, immediatamente, gli acquisti urgenti (ovvero garantendoli economicamente) dei materiali indispensabili e di qualità certificata che purtroppo scarseggiano, impegnandosi in prima persona a pagare i materiali ove gli ospedali non potessero confermare l’ordine, per distribuirli poi ove sia stata riscontrata un’esigenza prioritaria.

La Fondazione sosterrà anche il neonato Centro Operativo Dimessi situato presso l’Ospedale Buzzi. È un progetto del nostro Prof. Gian Vincenzo Zuccotti che da lunedì 23 marzo provvede 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a monitorare la condizione di salute dei pazienti dimessi dopo malattia per Covid-19 e che richiede oltre al personale umano anche saturimetri e altra strumentazione.

Tutto questo è coordinato da una cabina di regia in seno alla Fondazione, che lavora 24 ore su 24, coordinata dal suo presidente, Stefano Simontacchi, e composta da una ventina di professionisti esterni che su base volontaria hanno offerto il loro supporto, messi a disposizione in particolare da Boston Consulting Group (con un team guidato da Stefano Cazzaniga) e da BonelliErede (con un team guidato da Marcello Giustiniani e Gianpiero Succi).

Il team beneficia della supervisione tecnica della Dott.ssa Ida Salvo della Fondazione Buzzi e degli autorevoli medici membri del CdA della Fondazione tra cui il Preside della Facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano, Prof. Gian Vincenzo Zuccotti.

3) Ford e Mission Bambini

Ford sostiene la Fondazione Mission Bambini ONLUS nell’affrontare l’emergenza della diffusione del coronavirus, offrendo ai bambini e alle loro famiglie il sostegno psicologico necessario e continuando a supportarne l’educazione, anche durante il periodo di quarantena, attraverso la distribuzione di strumenti informatici, come computer portatili, tablet e smartphone, per le famiglie con maggiori difficoltà.

Alla distribuzione di device Mission Bambini aggiunge un servizio di assistenza da remoto, da parte dei propri operatori, permettendo un fondamentale accompagnamento didattico a distanza per gli alunni con carenze scolastiche. L’iniziativa coinvolge alcuni quartieri della periferia nord di Milano e altre città, come a esempio Padova e Torino.

Mission Bambini è stata scelta all’interno del programma COVID-19 Donation Match, gestito attraverso GlobalGiving, lanciato dal Ford Motor Company Fund con la diretta partecipazione di Bill Ford, Executive Chairman  di Ford Motor Company, che prevede lo stanziamento di 500.000 dollari in donazioni alle organizzazioni no-profit identificate in più di 20 Paesi per affrontare l’emergenza del COVID-19, raccogliendo fino a un milione di dollari.

Il Ford Fund opera a livello globale attraverso investimenti strategici incentrati sulle comunità, contribuendo a migliorare la vita delle persone. E’ il ramo filantropico di Ford Motor Company che dal 1949, in collaborazione con i Ford Partner e le organizzazioni no-profit di 63 paesi, ha investito oltre 2 miliardi di dollari in programmi a supporto dell’istruzione, promuovendo la guida responsabile e incoraggiando il volontariato dei dipendenti.

Mission Bambini, che ha già collaborato con Ford nel 2017 durante l’emergenza del terremoto nel Centro Italia, è una fondazione italiana, nata nel 2000, con lo scopo di aiutare e sostenere i bambini poveri, ammalati, senza istruzione o che hanno subìto violenze fisiche o morali, dando loro l’opportunità e la speranza di una vita migliore. I valori che guidano da sempre la Fondazione sono: libertà, giustizia, verità, rispetto degli altri, solidarietà.

Dal 2000 ad oggi Mission Bambini ha sostenuto oltre 1.400.000 bambini attraverso più di 1.600 progetti di aiuto in 75 Paesi del mondo.

È possibile contribuire alla raccolta fondi aderendo al programma COVID-19 Donation Match

4 Donazioni Banca Intesa For Funding

Intesa Sanpaolo ha contribuito a sostenere la Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ora anche tu puoi fare la differenza: partecipa alla raccolta fondi su For Funding.

Le donazioni saranno utilizzate: per creare nuovi posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva, acquistare attrezzature, apparecchiature, strumenti e materiale medicali, predisporre nuove strutture, anche temporanee, destinate all’emergenza.

Dona subito: per farlo non ti serve uscire di casa.

Fai conoscere questa importante iniziativa.
Grazie al passaparola altre persone potranno fare una donazione.

5 ANT e l’esperienza delle cure domiciliare

Curare a casa, un modello per il futuro
Nel raccomandare sostegno e il 5 per mille, Raffaella Pannuti, presidente ANT dichiara:
Se l’esperienza di questi giorni porterà a cambiamenti permanenti dei nostri modelli organizzativi, l’assistenza domiciliare ricopre senza dubbio un ruolo strategico
che dobbiamo valorizzare 

La diffusione del Covid-19 in Italia continua ad allarmarci e ad addolorarci profondamente per la perdita enorme di vite umane, un cordoglio che travalica la dimensione personale e familiare per coinvolgere l’intera collettività. Se i dati degli ultimi giorni sulla stabilizzazione della curva dei contagi cominciano a farci intravedere una timida luce in fondo al tunnel, resta però la consapevolezza che anche quando riusciremo a superare la fase acuta, e inizierà la cosiddetta Fase 2 che il presidente Conte definisce di convivenza con il virus, continuerà ad esserci un grande numero di persone da assistere e da monitorare, per curare chi si ammala oppure sta guarendo e per prevenire ulteriori ondate di contagi.

Le strategie che le regioni più colpite stanno avviando per affrontare questa situazione, seppur mostrando alcuni elementi di differenza, concordano su un aspetto: potenziare il domicilio come luogo di cura per questi pazienti e naturalmente come setting di sorveglianza dell’epidemia. In un momento di grande emergenza per la rete sanitaria italiana, dove è molto difficile capire cosa sia meglio fare per affrontare un virus che tre mesi fa non conoscevamo nemmeno e dove è necessario approntare strategie efficaci in tempi rapidi, emerge ancora una volta la centralità della cura al domicilio, un modello di presa in carico che la Fondazione ANT porta avanti in 11 regioni italiane, assistendo ogni anno circa 10.000 pazienti fragili, spesso con bisogni socio-sanitari complessi.

Le persone che ANT cura quotidianamente grazie a un’assistenza specialistica multidisciplinare, per lo più anziani affetti da una patologia oncologica in fase avanzata, fanno parte di quella categoria a maggiore rischio di infezione che oggi più che mai siamo impegnati a proteggere e a mantenere in sicurezza, evitando il più possibile le ospedalizzazioni e limitando quindi il rischio di contagio. Il modello di assistenza domiciliare che l’oncologo Franco Pannuti, fondatore di ANT, decise di adottare ormai più di 40 anni fa, si riflette nei fatti e nelle parole attualissime, pronunciate pochi giorni fa dal commissario regionale ad acta per l’emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, che per contrattaccare il virus parla di un cambio di strategia, non stare più chiusi nei fortini ma andare a casa delle persone.

Se curare a casa le fasce di popolazione più fragili, obiettivo appunto delle cure palliative domiciliari, presenta vantaggi documentati in termini di costo-efficacia in situazioni di “normalità”, diviene ancora più essenziale quando il rischio di contrarre un’infezione aggressiva è più elevato. Riuscire ad assistere le persone a casa significa supportare gli ospedali limitando i ricoveri, e in più proteggere anche i caregiver migliorando la qualità di vita di tutto il nucleo familiare, non solo dal punto di vista psico-fisico ma anche nella dimensione affettiva e relazionale, che oggi tanto ci manca.

Per rendersi conto del bisogno, da parte del Servizio Sanitario Nazionale, di investire nelle cure domiciliari, basta osservare il crescente numero di attivazioni dell’assistenza in molte province italiane dove ANT è presente, poiché aumentano le dimissioni dagli ospedali che stanno riorganizzando i reparti a causa dell’epidemia Covid-19. Si sta muovendo in questa direzione anche la Regione Lombardia, che con la deliberazione n° XI/2986 del 23 marzo scorso ha stabilito un percorso di potenziamento dell’attività sanitaria domiciliare, sia per la gestione dei pazienti, sia per la sorveglianza sindromica del Covid-19. Un punto del documento riguarda specificatamente la riorganizzazione straordinaria della rete locale delle cure palliative, che in questo scenario ricopre un ruolo strategico per la tutela delle fasce di popolazione più a rischio.

Se è vero che l’esperienza di questi giorni porterà a cambiamenti permanenti dei nostri modelli organizzativi, l’assistenza domiciliare ricopre senza dubbio un ruolo strategico, che dobbiamo valorizzare con percorsi di cura integrati tra pubblico e privato sociale, definiti a livello nazionale. Le evidenze scientifiche lo dimostrano da tempo e la pratica clinica lo conferma quotidianamente. Si stanno sempre più configurando due poli assistenziali con caratteristiche e finalità ben definite. Da un lato l’ospedale, che costituisce il setting dedicato al trattamento delle fasi acute nelle situazioni di alta complessità clinica, e dall’altro le cure territoriali che permettono di gestire ambulatorialmente e al domicilio una gamma sempre crescente di interventi sostitutivi ai ricoveri.

Per citare un esempio tra tanti, Fondazione ANT ormai da anni impianta al domicilio i PICC, cioè cateteri venosi centrali ad inserzione periferica utili per le terapie infusionali, le emotrasfusioni, la nutrizione parenterale e la chemioterapia. Oltre a un notevole abbassamento dei costi sanitari, uno studio ANT di qualche anno fa evidenzia l’appropriatezza clinica di tale procedura, con solo 4 casi di infezioni su 333 PICC posizionati. E i vantaggi in termini di costo-efficacia non si limitano alle cure palliative, basti pensare alle prospettive che potrebbe avere il potenziamento della somministrazione domiciliare delle terapie anticancro, con un notevole alleggerimento dell’affluenza nei day hospital e negli ambulatori.

Dobbiamo infatti ricordare che anche in presenza della grave emergenza che stiamo attraversando a causa del virus, le altre malattie non si fermano, ma continuano ad affliggere i pazienti con la medesima intensità ma con le problematiche consuete aggravate dalla situazione di difficoltà generale. E per questo motivo stiamo continuando anche noi, medici, infermieri e psicologi di ANT e delle altre organizzazioni della rete sanitaria, ad assisterli con lo stesso impegno e la stessa energia di sempre.

6) La Camera della moda riunisce i brand a supporto delle iniziative

Camera Nazionale della Moda Italiana, grazie al contributo straordinario dei suoi associati, destina 3.000.000 di Euro ad “Italia, we are with you ” un grande progetto di solidarietà creato dagli associati di CNMI e aperto a tutti i Brand di moda ed alle associazioni di settore.

Per venire incontro alle crescenti esigenze del Sistema Sanitario, con cui Camera Nazionale della  Moda Italiana è costantemente in contatto, verranno donate tramite il Commissario straordinario per l’emergenza e la Protezione Civile macchine respiratorie e altri materiali medici, quali mascherine chirurgiche, reagenti e indumenti protettivi, destinati agli ospedali che ne avranno necessità, a partire dal nuovo ospedale dell’ex Fiera Milano, che sarà centro di rianimazione a servizio della Lombardia e di tutta Italia. Ogni Socio contribuirà al progetto donando alla Protezione Civile un importo non inferiore alla quota associativa prevista da CNMI, i Brand di moda non associati con una cifra equivalente e le Associazioni con quanto da loro raccolto. L’elenco dei partecipanti aderenti all’iniziativa sarà costantemente aggiornato sul sito cameramoda.it.

I macchinari e le attrezzature sono indispensabili per garantire la sopravvivenza dei pazienti in condizioni critiche e del personale sanitario. Attualmente sono di difficile reperimento a causa della situazio- ne di emergenza mondiale. Camera Nazionale della Moda Italiana e Chic Investment Group, partner cinese di CNMI, con il supporto del team italiano e cinese di Ernst & Young, hanno facilitato la cooperazione tra Protezione Civile e SINOPHARM (il più grande gruppo medico cinese) per fornire all’Italia macchinari ed attrezzature mediche provenienti dalla Cina.

«Con “Italia we are with you” i soci di Camera Nazionale della Moda Italiana e tutte le aziende del settore Moda dimostrano il loro cuore e il loro attaccamento al nostro Paese. I nostri Associati hanno messo in campo tante e generosissime iniziative individuali, hanno convertito aree produttive delle proprie aziende per realizzare mascherine ed abbigliamento medico ed hanno dimostrato di fare sistema aderendo con decisione ad un’iniziativa comune, in cui grazie alla forza di questa unione si è riusciti ad avere materiali di difficilissimo reperimento che speriamo contribuiscano a salvare molte persone che soffrono ed a cui esprimiamo la nostra vicinanza», dice Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, “Un ringraziamento particolare va al Commissario straordinario di governo per l’emergenza, Domenico Arcuri e alla Protezione Civile, al suo Capo del Dipartimento Angelo Borrelli, per l’incredibile lavoro che stanno svolgendo ed il prezioso supporto in questo progetto.

Devo poi ringraziare il nostro partner Chic Investment Group e il suo Direttore Esecutivo Helen Tu, per il prezioso supporto nella ricerca delle attrezzature mediche necessarie e le Istituzioni Cinesi che senza esitare sono intervenute, condividendo la loro esperienza e dimostrando quanto sia importante essere uniti in questi momenti di grande difficoltà.

In particolare il governo di Nanjing, con cui l’Italia collabora in modo estensivo da molto tempo, e che in quest’occasione oltre ad una generosa donazione ha anche coordinato la logistica dell’operazione, come risposta alla nostra campagna “China we are with you” lanciata negli scorsi mesi e che ha consentito a 25 milioni di persone di seguire virtualmente la nostra fashion week in Cina.

Ora, i mesi che abbiamo davanti a noi non saranno facili, servirà molta coesione perché insieme abbiamo dimostrato di poter superare qualsiasi ostacolo.”

Molto altro materiale che ci arriva dalla Cina sarà destinato da CNMI al Comune di Milano che lo distribuirà secondo necessità coordinandosi con la Protezione Civile. Il China National Textile and Apparel Council, la China Fashion Association, la Shanghai Fashion Week, LZY SHUZHOU CHINA, la Shanghai International Fashion Federation ed il Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano hanno donato un alto numero di mascherine e materiale sanitario per l’Italia.

CNMI riceverà inoltre 10 macchine respiratorie aggiuntive donate da Xi’an Sino-Italian Fashion Town e Nanjing Lishui Sino-Italian Innovation Town, che arriveranno da Shanghai.

In cooperazione con Italy-China Fashion & Creative Council ed il supporto del Governo di Jing’ An e Futian District verranno inoltre coinvolti attori del mondo imprenditoriale cinese delle città di Shanghai, Shenzhen e Nanchino, con l’intento di aumentare sia le donazioni che la reperibilità di materiale sanitario sul territorio cinese.

Prosegue così un percorso di vicinanza tra Camera Nazionale della Moda Italiana e la Cina nel fronteggiare le difficili conseguenze del diffondersi del COVID-19.

Condivisione, solidarietà e unione tra diversi Paesi rappresentano valori fondamentali sempre ed in particolar modo nei momenti in cui le difficoltà sono globali.

Per questo è importante il ruolo delle Istituzioni con cui siamo in continuo contatto. Il Governo, il Parlamento, la Regione Lombardia e il Comune di Milano che ringraziamo per tutti i loro sforzi nella gestione dell’emergenza.

Camera Nazionale della Moda Italiana esprime la sua vicinanza a tutte le persone colpite da questa terribile emergenza in tutto il mondo. La nostra profonda gratitudine va a tutti i medici ed al personale sanitario per il lavoro fondamentale che instancabilmente portano avanti. Anche e soprattutto a loro abbiamo pensato quando abbiamo strutturato la nostra iniziativa.

L’iniziativa è aperta a tutte le associazioni di settore e i Brand, i versamenti possono venire fatti a:

Banca Intesa San Paolo SpA. Filiale di Via del Corso, 226 – Roma Intestato a Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ. IBAN: IT84Z0306905020100000066387BIC: BCITITMM

Con causale: “Erogazione liberale ex art. 66 Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18”, inviando comunicazione dell’avvenuto versamento a Camera Nazionale della Moda Italiana (all’indirizzo mail barbara.beghin@cameramoda.it).

7 Suoniamole al virus

Oltre 200 concerti “casalinghi” annunciati e più di 25.000 euro di donazioni raccolti

#IOSUONODACASA
il primo bilancio del progetto pensato per sostituire i concerti dal vivo

 Oltre 200 concerti “da casa” annunciati e più di 25.000 euro di donazioni raccolti: è il primo bilancio dell’attività di #iosuonodacasa, l’iniziativa congiunta avviata da otto siti di informazione musicale (Allmusicitalia, Frequenzaitaliana, Musicadalpalco, Newsic, Ondefunky, Onstage, Optimagazine, Rockol) e sostenuta da altri sei (bellacanzone.it, fourzine.it, ilmohicano.it, rocknation.it, spettacolo.eu, spettacolonews.com) per dare la massima visibilità alle iniziative spontanee che si moltiplicano da parte di artisti della musica, che realizzano concerti “casalinghi” da diffondere via social per sostituire,per quanto possibile, i concerti dal vivo che sono attualmente sospesi in tutta Italia.

 Sin dal suo inizio, il progetto ha voluto coinvolgere tutti gli artisti musicali. Per prendere parte all’iniziativa, tutti gli artisti che includono nella loro comunicazione (stampa, radio, tv e social) l’hashtag #iosuonodacasa, possono comunicare giorno e ora della propria performance domestica all’indirizzo email iosuonodacasa@gmail.com.

Ogni giorno, sui siti musicali che hanno dato vita e contribuiscono al progetto, viene aggiornato il calendario dei concerti in streaming.

Insieme alla diffusione dell’informazione, #iosuonodacasa si propone soprattutto l’obiettivo di sollecitare donazioni da parte degli spettatori dei concerti “domestici” degli artisti.

 L’Associazione Nazionale Italiana Cantanti ha concesso l’utilizzo del proprio numero solidale 45527, che raccoglie donazioni via telefono. Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulare personale (WINDTRE, Tim, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali). Da rete fissa, invece, è possibile donare 5 € o 10 € (con Tim, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali, mentre solo 5 euro con TWT, Convergenze, PosteMobile). È possibile donare anche attraverso bonifico bancario (Banca Fideuram, coordinate bancarie Iban IT 83 U032 9601 6010 0006 7281370 intestato a La Partita del Cuore Umanità senza Confini) con causale Terapia Intensiva Ospedale Niguarda.

I fondi raccolti, infatti, sono destinati ad aumentare i posti “unità posto letto rianimazione” (letto, respiratore, pompa, infusionali, monitor) disponibili per l’emergenza Coronavirus (COVID-19) dell’ospedale Niguarda di Milano.

#iosuonodacasa chiede agli artisti di impegnarsi, durante il loro concerto “da casa”, a rendere sempre visibile il numero di telefono solidale e a sollecitare ai loro spettatori donazioni via telefono.

8)  Coca Cola e Cesare Cremonini

Coca-Cola e Cesare Cremonini insieme per Croce Rossa Italiana: con la donazione di 1,3 milioni di euro parte la campagna di crowdfunding #ungiornomigliore  Per dare un contributo concreto alla lotta all’epidemia di COVID-19 in Italia, dopo una donazione di 1,3 milioni di euro, parte la seconda fase a sostegno di Croce Rossa Italiana.

Coca-Cola ispirata dalla musica e dalle parole di speranza di una delle canzoni più conosciute di Cesare Cremonini, Un Giorno Migliore che oggi assume un significato ancora più importante, lancia con il supporto del cantante bolognese un’ulteriore iniziativa a sostegno di chi oggi sta combattendo perché quel “giorno migliore” arrivi il prima possibile: la campagna di crowdfunding #ungiornomigliore .

In aggiunta alla donazione di 1,3 milioni di euro, grazie alla The Coca-Cola Foundation e alle aziende che operano in Italia, Coca-Cola e Cesare Cremonini sostengono Croce Rossa Italiana attraverso una campagna di crowdfunding, perchè la difficile condizione che il Paese sta attraversando ha bisogno dell’impegno e dell’aiuto di tutti. L’iniziativa è lanciata attraverso un video (in cui Cremonini compare a titolo gratuito),  che rende omaggio ai flashmob spontanei che si sono avvicendati sui balconi di tutta Italia e sul web, e nel quale si invita a donare attraverso la piattaforma Gofundme (gofundme/f/ungiornomigliore). Come primo sostenitore della campagna di raccolta fondi, Coca-Cola ha donato a Croce Rossa Italiana ulteriori 100.000 euro.  

I fondi craccolti si aggiungeranno alla donazione già effettuata, contribuendo ad possibile acquistare altre ambulanze attrezzatemezzi per l’assistenza personale, materiali per trasporto ad alto contenimento biologicomacchine e ciclomotori per assistere le persone a casaacquisto di dispositivi medici per l’utilizzo da parte di medici e volontari, oltre che per uso ospedaliero. Inoltre, sarà possibile mettere in campo azioni aggiuntive di volontariato rivolte agli ospedali e a favore delle categorie più deboli durante le condizioni di emergenza.

Grazie per la collaborazione a: Cesare Cremonini, Trecuori srl e Sugarmusic Spa. Courtesy of Universal Music Italia e Live Nation Italia.   

9) Sostieni la Pugna senza indugo

Feudalesimo e Libertà ha deciso di mettere a disposizione le proprie maestranze e chiamare a raccolta la propria community per organizzare una raccolta fondi per contribuire a fronteggiare l’emergenza.

Per questo i nostri amanuensi hanno sviluppato una grafica che per noi vuole rappresentare la sconfitta della morte dinnanzi alla medicina. Come di consueto da parte nostra, abbiamo poi adattato l’illustrazione per realizzare la maglietta che qui proponiamo, il cui ricavato al netto dei costi, verrà donato alla Protezione Civile per fronteggiar l’emergenza.

10) Amici dei Bambini

in questi giorni di emergenza sanitaria in tutto il mondo, mi rivolgo a Te perché non possiamo lasciare soli i nostri bambini, le famiglie che hanno più bisogno e gli operatori che sono al loro fianco.

A Milano, Brescia e Cremona, nelle aree più colpite dal coronavirus, le nostre strutture di accoglienza che ospitano mamme fragili e minori fuori famiglia non si possono fermare. Anche nel pieno di un momento così drammatico insieme agli operatori e i volontari stiamo continuando a garantire loro sostegno e assistenza.

In Africa, Siria e Sud America i nostri bambini stanno lottando contro questo mostro invisibile da soli, senza un’adeguata assistenza medica e sanitaria e, per quanti sono stati abbandonati in istituto, senza la carezza ed il conforto di un papà e una mamma.

Grazie anche a Te abbiamo già distribuito mascherine, disinfettanti, guanti e beni di prima necessità alle strutture di accoglienza in Italia e agli istituti che sosteniamo, potenziato il sostegno educativo e psicologico rivolto ai bambini più vulnerabili nel nostro Paese e in quelli colpiti in cui operiamo e avviato campagne di prevenzione e sensibilizzazione per evitare la diffusione del Coronavirus.

Insieme abbiamo già fatto molto, ma siamo convinti di poter fare ancora di più!  Perché l’#accoglienzanonsiferma

Questo però dipende anche da Te. In questi momenti difficili per tutti abbiamo ancor più bisogno del tuo aiuto.

Ti chiedo di non lasciarci soli, perché non possiamo lasciare soli i nostri bambini e le famiglie più fragili. Aiutaci ad aiutarli.

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