Che cos’è il vibratore robot e perché potrebbe aiutarci durante questa grande reclusione
Basta sveltine negli uffici, nei parcheggi, nei boschi. Si potrà godere in teleconferenza. Con il vibratore robot Osé, un compagno fedele e igienizzato.
Ah le mani, se solo fossimo capaci di tenere a posto quelle mani. Forse non avremmo tutta questa ansia di aver toccato il coronavirus. Ma cari, e soprattutto care millennial, se tutti si raccomandano di non toccarsi con le mani, oggi avete una soluzione: Osé Robotic Massager il vibratore robot.
A dire il vero questa diavoleria non nasce per le improvvise esigenze di sanificazione, ma per improvvisi desideri di piacere. Nello specifico, come si legge sul sito di Lora DiCarlo società ultrafemminile che lo ha lanciato nonostante un certo numero di proteste perbeniste, il vibratore robot Osé procura un’esperienza orgasmatica mai provata. Trattasi del «blended orgasm, amplesso provocato dalla stimolazione contemporanea di clitoride e area del punto G».
Il lancio del vibratore robot Osé, a fine dicembre, puntava su un linguaggio che, forse senza volerlo, ammiccava allo stereotipo della casalinga annoiata: «Un sex toy che si indossa adattandosi alla forma unica di ogni corpo e lasciando le mani libere di fare altro». Altro cosa? Lavare i piatti? Farsi la tinta? Dar lo straccio?
In ogni caso, voluto o non voluto, questo effetto housekeeping ha ben presto lasciato spazio a una nuova strategia di engagement. Che potrebbe suonare più o meno così: abbiate cura delle vostre mani durante il coronavirus. Noi vi aiutiamo facendovi evitare rischi perché potrete usare il vibratore robot Osé senza mani. Come si urlava andando in bici da ragazzini, senza maniiii!
La magia erotica si deve alla tecnologia microrobotica, Osé può replicare le sensazioni di bocca, lingua, e dita bramose. Il tutto senza vibrare.
Insomma se prima l’intento era lasciare che le mani potessero scorrere lungo il corpo in una esplorazione e stimolazione adeguate, con il vibratore robot Osé passiamo in modalità presidio medico chirurgico. Del resto con la mascherina addosso certe cose è bene dimenticarsele per un po’. E lasciare libero l’elettrodomestico sessuale come si fa con il tagliaerba in giardino o l’aspirapolvere in salotto. Tanto fa tutto lui.
Il vibratore robot Osé Robotic Massager è abbastanza facile da usare (ah ah ah): una volta posizionato, lui sa già cosa deve fare e la sua intelligenza artificiale erotica ha in memoria tutti i movimenti del corpo pre/durante/post orgasmo. Quindi ancora una volta con le mani potrete spalmarvi di Amuchina.
Immaginiamo già la classica critica millennial: «non ci sono due donne uguali, figuriamoci se possono essere uguali due vagine…». La risposta di Lora DiCarlo è che anche questa variabile è prevista, sennò che intelligenza artificiale è?
Tutti ci dicono che dopo il coronavirus niente sarà più come prima. Confidiamo tuttavia che il sesso in quanto emblema dell’origine del mondo non possa scomparire dalle nostre vite né tantomeno essere completamente delegato alla sex tech.
Ma si ripete ancora, ci sarà più consapevolezza di sé. Che in linea di massima è una frase che non vuol dire niente, ma può anche darsi che il sesso post apocalittico diventi più libero. Quel che i millennial ormai hanno capito (almeno noi cerchiamo di farvelo capire spesso) è che ci aspetta un futuro in cui i big tech comanderanno il mondo. In queste ore ci stanno facendo chiaramente capire che un buon 70% delle attività umane non necessita di uscire di casa.
Addio sveltine negli uffici, nei parcheggi, nei boschetti, si potrà godere in teleconferenza. E il vibratore robot Osé sarà un compagno fedelissimo da una parte e dall’altra dello schermo.
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