“Ma ‘sti influencer su Instagram… Cosa fanno?”. Soldi. Ora che questo concetto è chiaro a tutti ammettere di voler essere (o fare?) influencer non è più una vergogna. E, quindi, come diventare un influencer? Bisogna dirlo: non è per tutti, ma se si ha la stoffa, bisognerebbe almeno provarci.
Secondo lo studio Influencer Marketing Hub 2017 molte delle aziende che hanno investito in influencer marketing hanno avuto un ritorno di 7,65 $ per ogni dollaro speso. Ma il ROI (ritorno d’investimento) può essere decisamente più elevato, e arrivare anche a 20 $.
Così, oggi, il 37% delle aziende nel mondo include nei propri budget annuali investimenti per questo tipo di marketing. E i dati dimostrano che il trend continuerà a crescere: nel 2016 l’investimento su Instagram era stato di 700 milioni di dollari, nel 2017 è stato di 1,2 miliardi e quest’anno si prevede che raggiungerà la cifra di 1,8 miliardi di $.
E non pensate che servano centinaia di migliaia o addirittura milioni di follower. In questo campo, less is more. Vuol dire che al crescere dei follower si abbassa l’engagement rate. Meglio pochi, ma selezionati (o fidati) follower che condividono i tuoi gusti e le tue abitudini.
Come diventare Influencer? Per iniziare la propria carriera di influencer si può usare una piattaforma come Brandorbi, che vi mette in diretto contatto con i brand che cercano influencer e che hanno deciso di applicare questa strategia di marketing.
La piattaforma consente alle comunità digitali di creare brand experience concrete attraverso l’utilizzo di algoritmi che permettono di incrociare le necessità di un brand con il perfetto portavoce. Una volta individuato il giusto profilo, l’influencer viene incaricato di organizzare un evento in una location a sua scelta, coinvolgendo il suo network. Il marchio sfrutta quindi questa occasione per coinvolgere una comunità funzionale ai suoi scopi e che genererà pubblicità gratuita, contenuti e agevolerà le pubbliche relazioni.
Sono gli Influencer a stabilire il prezzo per i loro servizi, ma le transazioni sono tutte gestite da Brandorbi, che prende una commissione trasparente del 12%.
Il 30 Maggio 2018 Brandorbi ha lanciato la sua prima campagna di crowdfunding sulla piattaforma Opstart per un target di raccolta di 295.000€ ed equity di 17,40% corrispondente. L’offerta durerà 45 giorni.
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